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venerdì 30 giugno 2023

Emilia Kotkowiak, Badwater La mia crew è composta da 3 persone speciali

 Matteo SIMONE
 

La prossima Badwater Ultramarathon si svolgerà in California con partenza il 4 luglio 2023 su un percorso di 135 miglia (circa 217 km).

Si parte dal Bacino di Badwater, nella Valle della Morte, situato 85 metri sotto il livello del mare e si arriva è a quota 2530 metri.
Tra gli atleti selezionati sarà al via anche Emilia A. Kotkowiak e di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Carissima come nasce l’idea della badwater? L'idea nasce nel 2017, edizione in quale partecipò Marco Bonfiglio, caro amico di Abbiategrasso nonché fortissimo ultramaratoneta. Lo seguii con grande passione e quella notte, seguendo la traccia del suo GPS mi è passato per la mente: e se fossi io un giorno? Da lì quella gara non mi è mai uscita dalla testa, tant’è che nel 2019 durante il viaggio di nozze in America, siamo andati al Bacino di Badwater, avevo corso 5km per conto mio, era mezzogiorno e 50°... lì ho avuto la conferma che io questa gara devo fare, non so quando ma devo tornare. Un richiamo inspiegabile, in quel paesaggio così ostile c'è qualcosa che mi ha completamente rapita, togliendo ogni razionalità.

Il 10-12 luglio 2017
, la 31^ Badwater Ultramarathon 135mi corsa su strada fu vinta dal giapponese Wataru Iino in 24h56’19”, precedendo Marco Bonfiglio 25h44’18” e lo statunitense Harvey Lewis 26h45’59”. Tra le donne tre sttunitense hanno occupato le prime tre posizioni del podio: Sandra Villines in 34h34’43”, precedendo Amy Costa 35h30’19” Pamela Chapman-Markle 35h48’31”.
Gli ultramratoneti sono alla ricerca di gare sempre più difficili e bizzarre, considerate anche estreme per condizioni climatiche avverse, lunghezza del percorso, dislivelli importanti.
Chi farà̀ parte della crew? La mia crew è composta da tre persone speciali, non potevo scegliere meglio: Danilo Denaro - mio marito, ma è anche molto di più, un compagno di Vita perfetto, un amico di mille viaggi con il quale ho la fortuna di condividere anche la passione per la corsa. Simone Leo - che non ha bisogno di presentazioni, eccellenza nel mondo dell'ultra running, finischer della Badwater e di tante altre in giro per il mondo, ha appena compiuto un'altra folle gara da 500km Mi Mi Kil in Francia. In fine, ma non per importanza, Claude Birrer, carissimo amico svizzero, che mi ha accompagnato a Spartathlon, fortissimo ultramaratoneta anche lui.

Davvero tre persone speciali ultramaratoneti che hanno passione per la corsa, per la vita, per l’amicizia. Simone Leo ha portato a termine la 32^ Badwater nel 2018 e quell’anno il vincitore fu l’italiano Michele Graglia in 24h51’47” precedendo due statunitensi: Jared Ryan 25h33’42” e Don Reichelt 27h08’30”. Simone Leo Ha portato a termine il 25 a giugno 2023 la Mi MiL’KiL (FRA)
 500km in 5 giorni 1h02’35”.
Tra le ultime gare portate a termine da Claude Birrer il 19-20 maggio 2023 l’Olympian Race - Nemea-Olympia (GRE) 180km in 26h24’45” e il 14-16 aprile 2023 l’UltraMilano-Sanremo 285 km in 46h06’.
Chi ti sponsorizza? Mi sponsorizza soprattutto una ditta di autotrasporti 2D Speed Truck, McDonald's di Binasco grazie alla passione di Paolo Talenti; negozio Pacer di Milano di Francesco Murianni, grande appassionato; il mio massofisioterapista Paolo Noè di Robecco sul Naviglio, se sono "in gamba" e grazie anche a Lui.
Come ti sei preparata? La mia preparazione specifica per questa gara, grazie alla particolare tabella d'allenamento fatta da Simone Leo è iniziata a gennaio, da marzo ho aggiunto le sedute in sauna, gradualmente arrivando di starci dentro anche 1h45 a volta (3-4 volte a settimana), correvo dai 100 ai 170km a settimana.
Gli allenamenti fondamentali? Gli allenamenti fondamentali erano i lunghissimi che ho fatto, in occasione delle gare (da 100, 140km) e quelle in solitaria, di notte intorno al paese dove vivo. Poi ovviamente tempo in sauna mi ha fatto abituare alle temperature elevate.

Per la partecipazione a gare difficilissime e impegnative fuori il territorio nazionale c’è bisogno di allenamento duro e di essere supportati e sostenuti dal punto di vista economico e anche di preparazione atletica per arrivare pronti alla gara senza improvvisare.
Hai studiato il percorso? Il percorso ho studiato ovviamente, ci sono 4000m di dislivello positivi, oltre i 217km da percorrere. Primi 70km sono praticamente piatti, poi ci sono 3 catene montuose da scavalcare, ma tutto su un percorso completamente asfalto.
Ti stai confrontando con altri che l’hanno fatta? Mi sono confrontata ovviamente con altri che hanno fatto questa gara, Simone in primis, ma anche con Marco Bonfiglio e Partycja Bereznowska, fortissima al livello mondiale polacca che nel 2019 vinse la Badwater e tante, tante altre, ho avuto il piacere di conoscerla alla OneHundred di Gran Sasso all'Aquila ottobre scorso, assorbo ogni consiglio, perché non si più sbagliare nella preparazione di questa gara.

E’ importante simulare il più possibile le condizioni di gare sia fisicamente che mentalmente. Importantissimo è confrontarsi con che ha fatto esperienza diretta sia come atleta che come crew.
Partycja Bereznowska è una fortissima ultrarunner polacca capace di arrivare seconda assoluta nel 2019 alla 33^ Badwater Ultramarathon in 24h13’24”, preceduta solamente dal vincitore giapponese Yoshihiko Ishikawa 21h33’01”.
Il 21 ottobre 2022 Partycja arriva seconda assoluta anche alla One Hundred Gran Sasso
100 miles in 19h48’27”, preceduta solamente dal vincitore Cody Reed 18h00’08”. Gara portata a termine anche da Emilia A. Kotkowiak in 31h12’53”.
Le parti più̀ difficili della gara? Le parti più difficili boh, è tutta difficile, più in fondo andrò più le cose si complicheranno. Per il caldo devastante, ma anche per il dislivello, pensando solo a l'ultima salita di circa 20km con 1300 di dislivello insomma. Ma non solo questo, credo che il problema è anche il vento forte che c'è in quelle zone, uno fon caldo in faccia che prosciuga completamente.

Più dura è la lotta più glorioso sarà il trionfo, gli ultramaratoneti non hanno paura di niente, un passo alla volta, affrontano e sanno gestire tutto con fiducia e resilienza.
Ha fatto particolari analisi e visite mediche prima di partire? Le visite mediche particolari non ho fatto, ogni anno faccio quelle del rinnovo di certificato medico per praticare lo sport agonistico e in più faccio sempre esami completi di sangue. Per il resto ascolto sempre il mio corpo, mi conosco bene e se ce qualcosa che non va (per esempio carenza di ferro) mi accorgo subito.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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