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venerdì 23 giugno 2023

Francesca Ghelfi, Mondiali 2023: 14^ Mountain Classic e 18^ Vertical Uphill

 Penso sia andata meglio del previsto
Matteo Simone
 

Il 7 giugno 2023 si è svolta la gara Vertical Uphill della seconda edizione dei Campionati Mondiali di Trail e Corsa in Montagna (WMTRC) a Innsbruck nella valle dello Stubai, su un percorso di 7,1 km 1.020 metri d+.

La campionessa mondiale è stata l’austriaca Andrea Mayr in 48’14”, precedendo la keniana Philaries Jeruto Kisang 48’51” e la statunitense Grayson Murphy 49’22”.
La squadra italiana femminile con 53 punti sfiora il podio (16^ Elisa Sortini 52’43”, 18^ Francesca Ghelfi 52’52”, 19^ Valentina Belotti 52’58”, 32^ Vivien Bonzi 54’53”) classificandosi dopo Gran Bretagna (51), Germania (33) e Kenya (17 punti).
Il campione mondiale è stato il keniano Patrick Kipngeno 40’18”, precedendo l’ugandese Levi Kiprotich 41’51” e il connazionale Josphat Kiprotich 42’04”.           
La squadra italiana maschile si classifica al 6° posto con 56 punti (14° Andrea Rostan 43’53”, 19° Andrea Elia 44’18”, 23° Cesare Maestri 44’40”, 30° Tiziano Moia 45’39”). Vince il Kenya (11), precedendo Uganda (21) e Svizzera (45).
Il 7 giugno 2023 si è svolta la Mountain Classic e la campionessa è stata la statunitense Grayson Murphy in 1h04’29”, precedendo la svedese Tove Alexandersson 1h05’26” e la keniana Joyce Muthoni 1h06’40”.
Le italiane ottengono un 6° posto di squadra con 64 punti (14^ Francesca Ghelfi, 20^ Elisa Sortini 1h11’07”, 30^ Sara Bottarelli 1h13’13”, 41^ Vivien Bonzi 1h14’55”). Ha vinto il Kenya (14), precedendo Gran Bretagan (43) e Francia (46).
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Francesca Ghelfi (Pod. Valle Varaita) attraverso risposte ad alcune mie domande dopo la gara.
Che significato ha per te il mondiale trail 2023?
Non saprei darle un significato particolare. Posso dire che, visto che ho avuto un infortunio, consideravo il 2023 come un anno in cui non avrei corso (questo fino a febbraio quando cercavo ti tornare a correre). Ho corso poco senza allenamenti o lavori, il mondiale è stato una tappa grande e importante rispetto a cosa pensavo e quindi posso continuare senza esagerare e correre senza troppi pensieri.
È andata come previsto? Criticità? Penso sia andata meglio del previsto, mi sentivo bene e non ho avuto problemi fisici.
Cosa lasci a Innsbruck e cosa porti via? Lascio la fatica, l'impegno che ho messo in quelle due gare e le performance, non so se riuscirò a ripeterle anche se sarebbe bello. Mi porto l'affetto e l'emozione di un bel pomeriggio con chi è venuto a vedermi (mamma, zia, l'allenatore Giulio ed Elena) e l'armonia con i tecnici e la squadra italiana. 

Comunque, una grande prestazione per Francesca prima delle italiane e
14^ donna alla prova di Mountain Classic e seconda delle italiane e 18^ donna alla Vertical Uphill, contribuendo ai due importanti piazzamenti della squadra femminile italiana: 4° posto, a soli due punti dal bronzo Vertical Uphill e 6° posto Mountain Classic.
Ogni gara è un test, un punto di arrivo e di ripartenza con nuove consapevolezze puntando a prossimi obiettivi sfidanti preparandosi a dovere.
Cosa hai scoperto degli altri atleti del mondo? Be sinceramente ho solo potuto ammirare che le altre nazioni sono decisamente forti.
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e performance? L'ambiente, allenarmi nei boschi, in alta montagna, alcune volte in silenzio e con solo i cerbiatti. Oltre a questo, anche i miei genitori.
Quali caratteristiche e qualità possiedi come atleta?
Come caratteristica ho sempre pensato al fatto che io non ho un passato agonistico giovanile. Non gareggiavo e non ero in gruppi sportivi prima dei 20 anni e sono sicura che è grazie a questo che vedo e mi approccio allo sport in generale e agli allenamenti e alle gare diversamente. Qualità non lo so.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? Vista l'importanza che ha la testa sì. Ci va testa in allenamento come in gara, poi nella vita tutti abbiamo problemi e difficoltà che hanno conseguenze sullo sport e su questo non saprei dire.
La gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle? Il trofeo Nasego 2021. È quella che considero ancora la mia migliore prestazione. Era una gara che mi piaceva perché mi aveva sempre regalato momenti belli insieme alla squadra.
 
Il 5 settembre 2021, tra le donne vinse il Trofeo Nasego la statunitense Grayson Murphy in 1h45’56”, precedendo l’austriaca Andrea Mayr 1h48’15” e Francesca Ghelfi 1h49’53”.
Tra gli uomini vinse l’eritreo Petro Mam in 1h32’55”, precedendo Cesare Maestri 1h36’02” e il keniano Eric Muthoni Riungu 1h36’27”.
La tua gara più difficile? L'Europeo 2022 a El Paso. Non stavo bene e non ero mai stata in forma nel 2022 ma nessuno ci credeva perché si limitavano a vedere i piazzamenti in classifica anziché guardare bene le mie prestazioni. Così sapevo che si aspettavano qualcosa che non sarei riuscita a dare. Risultato che ho corso le due gare faticando tantissimo e comunque impegnandomi al massimo.
 
Il 1° luglio 2022 si sono svolti gli Europei di corsa in montagna e trail  a El Paso (Canarie) e Francesca comunque ottiene due ottimi prestazioni contribuendo a due podi di squadra femminile italiana: bronzo prova in salita (9^ Gloria Giudici 54’51”, 14^ Francesca Ghelfi 55’38”, 19^ Elisa Sortini 56’42”, 21^ Alessia Scaini 57’21”) e argento prova mountain (4^ Sara Bottarelli 1h20’20”, 6^ Alice Gaggi 1h21’16”, 14^ Francesca Ghelfi 1h23’18”, 24^ Lorenza Beccaria 1h27’02”).
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Non ho mai avuto crisi del genere: ‘non ho più voglia di correre’. Quando non mi vedevano a gare e allenamenti era perché non potevo a causa di acciacchi fisici. Per le sconfitte, in senso di risultati, penso che trovare un avversario più forte non sia una sconfitta. Ho superato l'infortunio prendendo le scarpe e buttandole nel cestino (erano comunque finite come scarpe) e dicendo basta: ‘io non corro più e non ci penso, se mi passerà poi il male vedremo’. Così è passato meglio e senza troppe angosce rispetto a quando cercavo di riprendere il più in fretta possibile e facendo le cose più assurde per paura di perdere l'allenamento.
 
Correre ad altissimi livelli diventando una fortissima atleta di punta della nazionale Italia comporta anche dei costi da pagare in termini di pressioni da saper gestire con la consapevolezza che viene prima il benessere e poi la performance, si può far tutto e bene ma con calma, pazienza, accettazione.
Una parola o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Quando ho iniziato mi dicevo sempre: ‘mai camminare. Nelle corse lunghe e in tratti troppo ripidi, si rallenta controllando fiato, cuore e gambe ma si rimane più concentrati e si tiene un ritmo più facile andando sempre avanti con ritmo. Lo si può riportare in ogni situazione.
 
L’esperienza aiuta ad accettare, affrontare, risolvere, superare qualsiasi difficoltà e crisi, soprattutto in gare difficili dove a volte vi è la sensazione che è finito il carburante o si è sbagliato gara e c’è la tentazione di arrendersi, fermarsi, mollare ma basta concentrarsi sul respiro e sulle sensazioni corporee cercando di ritrovare stimoli e risorse residue che permettano di andare avanti un passo alla volta fino alla fine, a volte basta anche un semplice gel o integratore o anche una parola d’incoraggiamento, o un’immagine di successo del passato per riavviare il motore. 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? Correre senza farmi male e avere il piacere di allenarmi. Avevo il sogno di un ritiro in nazionale insieme a mia sorella, per il piacere di passare una settimana in montagna a correre e per correre senza dover pensare ad altro o avere altri stress, è successo nel 2021. Vorrei tanto avere la possibilità di trasferirmi in montagna.

Bellissimo condividere uno sport con la propria sorella soprattutto un raduno della nazionale italiana dal 19 al 27 giugno 2021 in Valle di Primiero ed erano presenti entrambe le sorelle Erica e Francesca Ghelfi.
Il 19 maggio 2019 Erica Ghelfi (Podistica Valle Varaita) vinse il campionato italiano di lunghe distanze in montagna in 1h54’29”, precedendo Lorenza Beccaria 1h58’01” e sua sorella Francesca Ghelfi 1h59’04”.
Erica Ghelfi vinse il titolo di campionessa italiani Assoluti 2021 di Chilometro Verticale il 31 luglio a Malonno (Brescia), in Valle Camonica.
Agosto 2021 Francesca vinse i campionati italiani corsa in montagna precedendo la sorella Erica. 
Un messaggio per spingere persone a fare sport? Non avrei un messaggio o uno slogan. Mi piace pensare che il modo in cui facciamo sport e siamo atleti sia già un messaggio e che il modo in cui vado a una gara, mi alleno o altro possa già influenzare con semplicità.
 
Verissimo, queste interviste oltre ad approfondire il mondo degli aspetti con i vari aspetti anche mentali, servono anche a trasmettere il messaggio che si può fare a qualsiasi età, si possono inseguire sogni, ci si può allenare bene e cercare di puntare all’eccellenza, documentandosi, confrontandosi con altri atleti più esperti, facendosi aiutare dai professionisti dello sport esperti e competenti.
 
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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