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domenica 1 ottobre 2023

Luigi Prencipe finisher Ironman Cervia 2023 in 13h14’01”

 La mia medaglia la dedico con amore a mia moglie Patrizia 
Matteo SIMONE  


Il 16 settembre 2023 ha avuto luogo la sesta edizione dell'Ironman a Cervia e il vincitore è stato il belga Stenn Goetstouwers in 7h42’29” (nuoto 3,8km 49’57”, bici 180km 4h07’12”, maratona 2h38’30”), precedendo il britannico David McNamee 7h43’15” che ha corso la frazione di maratona più veloce di tutti (47’28”, 4h15’18”, 2h34’50”) e il finlandese Henrik Goesch 7h45’08” (50’, 4h12’34”, 2h36’49”). 

Il primo italiano e 11° assoluto è stato Mattia Ceccarelli che ha fatto la frazione di nuoto più veloce di tutti (47’14”, 4h09’14”, 2h55’). 
La prima italiana e 9^ tra le donne è stata Arianna Valenti in 10h06’34”. 
Tra i finisher anche Luigi Prencipe dell’ASD Triathlon Manfredonia e di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Complimenti per il tuo ironman, soddisfatto? Criticità? Ciao, nessuna criticità, dal primo momento ho espresso la mia tranquillità nel dire a voce alta: ‘andiamo a prendere questa medaglia, me la merito, anzi la pretendo’. 

Quando si mette in cantiere un Ironman da preparare e da portare a termine, significa che per alcuni mesi bisogna prepararsi duramente incastrando allenamenti di tre discipline sportive: nuoto, bici e corsa. E quando arriva il giorno della gara si vuole solamente partire per farla tutta fino alla fine portando a casa la medaglia e tantissima soddisfazione e gioia per avercela fatta. 
Pericoli? Pericolo vero nessuno, forse quello di perdere gli occhialini in un cambio di direzione, o bucare una ruota. 

Trattasi di una prova durissima e lunghissima che prevede la performance di tre discipline sportive e qualsiasi cosa potrebbe compromettere la riuscita di una frazione e di conseguenza dell’intera prova. 
Da solo? In compagnia? Quest'anno, a differenza degli altri anni, eravamo 10 atleti dell’ASD Triathlon Manfredonia, un bel gioco di squadra. 

Manfredonia sempre più sta diventando una città dello sport, crescono atleti e nascono nuove società sportive di atletica e di triathlon, si organizzano allenamenti e gare e ci sono gruppi di allenamento di nuoto, per esempio località “acqua di Cristo” la mattina all’alba prima del lavoro e insieme è sempre molto meglio nella condivisione di allenamenti di fatica e di gare per mettersi in gioco, sperimentarsi e portare a casa medaglie e risultati, festeggiando insieme tutti uniti. 
Quale attrezzatura hai utilizzato?  Ho partecipato sempre con la stessa bici del 2014, cambiando solo le ruote, e delle scarpe nuove Nike per la maratona. 
Gli alimenti prima? Ho seguito una alimentazione da vero sportivo, tanta verdura, pollo, banane, mandorle, miele, the, carne bianca, salmone, e infine ostie ripiene che ho anche portato in gara insieme a due borracce di the caldo con il miele. 

In gare di endurance come l'Ironman dove la durata può anche superare le 10 ore è fondamentale l’alimentazione che sia più variata possibile e sperimentata anche in allenamento, che apporti le energie di pronto utilizzo e che durino fino alla fine. 
Che significato hanno per te queste sfide? Non c'è un vero significato di queste sfide, rimane sempre una grande voglia di sentirsi sempre in forma, e solo attraverso gli allenamenti si percepisce questo benessere. Di recente ho scritto un post: l'età è solo un numero, e non è mai una sfida o gara, ma un grande divertimento. 6000 atleti, 98 nazioni, mi sentivo in cittadino del mondo, circondato da tante bellezze, entusiasmo ovunque, belle sensazioni. 

La pratica di uno sport fa sentirsi bene, sempre giovani, pronti per partecipare a competizioni nazionali e internazionali che diventano opportunità di approfondire la conoscenza di sé e di altre persone con diverse culture. 
Cosa ti rimane di tutto ciò? Di tutto ciò mi rimane tanto benessere e voglia di continuare su questa strada. 
Incontri particolari? Durante il percorso in bici, ho incontrato un ragazzo Sardo che si è ricordato di me, ricordava il mio tamponamento subito in bici lo scorso anno in Sardegna, Ironman di Pula, felice dell'incontro. 
Dedichi questa sfida a qualcuno? La mia medaglia la dedico con amore a mia moglie Patrizia che mi supporta da 25 anni. 

Una bella dichiarazione d’amore dopo 25 anni insieme, entrambi atleti che si supportano a vicenda in allenamenti e gare. 
Prossime avventure? Prossime sfide, bocche di Bonifacio ♥️15 km 🏊‍♂️🙏🔥🔥🔥🔥 Sono felice che oggi l'associazione vanta grande stima e professionalità. 

Finita una gara si pensa a nuove sfide per attivarsi, per avere nuovi stimoli e continuare ad allenarsi sperimentando benessere e performance.
 

Matteo SIMONE 

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