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mercoledì 20 marzo 2024

Marzia Saracino, runner: Lo sport mi rende libera di volare come le farfalle

 Quando pensi di non farcela è il momento che le mie gambe volano  
Matteo Simone 
 

La pratica di una disciplina sportiva fa star bene e sperimentare sensazioni ed emozioni uniche ed eccezionali. 

Di seguito l’esperienza di Marzia (Running Club Latina) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport?  Nasco ciclista, non agonistica, grazie allo zio (da ragazzo ciclista agonistico) che mi dedica il suo tempo insegnandomi ad andare in bici costantemente dall'età di 15 anni. Circa 8 anni fa, in un incidente, sono caduta in bici e ho subìto un intervento al menisco. La mia amata bici l’ho dovuta mettere a riposo. Non mi sono arresa poiché in inverno correvo a piccoli passi, ho continuato a correre, lungo il percorso un amico mi ha portata in squadra con lui 

C’è spesso qualcuno in famiglia che è un buon esempio da seguire per praticare uno sport e salire su un treno dello sport.
Ci sono sempre piani B se qualcosa va male in uno sport si può scegliere un altro con fiducia, passione e resilienza.
 
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? Campionessa? Penso che ogni gara che sì vive, dentro me stessa sono Campionessa, non lo urlo al mondo.  
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? La mia prima squadra era IntesAtletica e venivo seguita da Ivano Caronti, ora sono in squadra Running Club Latina, presidente Mirko Montin, mi allena coach Cristian Falcone. 
Quale tua esperienza passata ti rende più sicura di potercela fare? Maratona di Firenze, come 2^ Maratona avevo consumato tutte le energie i primi 15km, al 28km sono andata in crisi ma non ho mollato per un solo motivo, mi ero allenata sei mesi e allora il coach era Ivano Caronti, per me non mollare anche perché in tutto quel tempo sì era impegnato a permettermi di finirla, fu la prima persona che ho chiamato fine Maratona. 
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Maratona di Firenze. 

Cambiano gli sport da praticare, cambiano le squadre di cui far parte, ma resta la passione di praticare sport, di volersi bene, di migliorare, raggiungere obiettivi. 
Conosco Ivano Caronti e ho condiviso con lui alcune gare ma soprattutto la transumanza di corsa a piedi da Anzio a Jenne da lui organizzata con altri amici. 
Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva? I miei familiari non sono sportivi come me, accettano quello che faccio E sì, incitano a ogni gara. Gli amici e colleghi, soprattutto chi mi conosce da una vita o il conoscente che incontri lungo il percorso di allenamento e gara, beh ti invoglia a non mollare, in alcuni momenti è molto importante.  
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? Marathon Malta, il pettorale mi è stato regalato da una carissima amica di squadra, correvo per lei anche se è un atleta, ma in quel periodo aveva un problemino, purtroppo non sono riuscita a finirla, mi sono persa su una rotatoria gli ultimi 5km, mancava la segnaletica, al 37km ero in 4h30’ circa. 
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? La mia testardaggine 
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A volte le difficoltà o rischi per me sono legati alla paura di non farcela ma non mi arrendo mai 
Per quali aspetti e fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Penso che abbia un ruolo importantissimo, un po’ come il Nutrizionista. Giusta alimentazione e scarico mentale prima di ogni gara o allenamento.  
La tua situazione sportiva più difficile? La mia prima Maratona di Roma, non stavo in forma, comunque, l’ho voluta correre impegnando tutto il tempo a disposizione 7h. 
Come hai affrontato, gestito, superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Le crisi sì superano con il tempo di capire dove a volte si sbaglia, gli infortuni per fortuna a oggi nulla d'importante ogni 15gg circa faccio un massaggio massoterapistico per ristabilire le piccole contratture che le gambe possono avere. 
Cosa hai scoperto di te stessa e degli altri nella pratica dello sport? Lo sport mi rende libera di volare come le farfalle, in allenamento è il momento che la mia mente dimentica i problemi che la vita ci regala, esisto solo io e le mie gambe perché quando pensi di non farcela è il momento che le mie gambe volano.  

La pratica di uno sport è un’ottima opportunità per prendersi cura di sé, per avere uno spazio e un tempo per , per cercare di migliorare da un punto di vista fisico e di performance sortivo e relazionale. 
Quali allenamenti mentali utilizzi?
Penso che non utilizzo nessun allenamento mentale, mi fa compagnia la musica.  
Come vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? Pre-gara adrenalina a 1000; post-gara, non tutte, ci vuole qualche ora perché la mia adrenalina si plachi, poi riesco a scrivere le migliori emozioni 
Quali sono gli ingredienti del successo?  Ingredienti: allenamento; stretching prima e post; testa, cuore, gambe perché tutte e 3 le parole sono legate tra loro.  

Per migliorare e raggiungere sogni, mete e obiettivi è opportuno seguire un ottimo programma di allenamento affiancato da esercizi di stretching, potenziamento, e inoltre è importante che ci sia la passione e la cura del corpo con l’aiuto della mente che decide, aiuta, sostiene, supporta. 
Cosa diresti a te stessa quando eri più giovane? Va bene la vita che ho vissuto e che vivrò, non rimpiango nulla 
A quale personaggio ti ispiri?
Non ho nessun ideale a cui mi ispiro, osservo e prendo il meglio in ogni persona facendone un mio bagaglio soprattutto portando a me miglioramento.   

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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