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venerdì 21 giugno 2024

Cristian Chiapperino, ultramaratoneta: Ogni giorno lotto come un leone

 La gara più importante la Spartathon portata a termine nel 2016 
Matteo Simone 
 

Purtroppo, la vita è anche un terno al lotto, ci sono fasi e cicli, si inseguono sogni, mete, obiettivi, sfidanti, difficili ma non impossibili.  

Si mobilitano energie per soddisfare propri bisogni ed esigenze e a volte arrivano malattie, incidenti, crisi inaspettate, improvvise che debilitano, deprimono, traumatizzano. 
Di seguito, la testimonianza di Cristian, attraverso risposte ad alcune mie domande. 
L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? La gara più importante la Spartathon portata a termine nel 2016 con fisico provato da leucemia; 9 Colli, 24h e l'inserimento nella lista degli atleti di interesse nazionale 24h, tante 6h quasi sempre piazzato nei primi 3 posti.  

Un grande
ultramaratoneta Cristian, tante gare difficili completate, con podi e vittorie, qualificazioni a gare ritenute più dure del mondo.
 
Tra le tante gare di 6 ore a cui ha partecipato Cristian, da menzionare il 7 settembre 2013, la “2° 6 ore Lavellese”, dove si è classificato 2°, totalizzando 70,906 km, preceduto dal vincitore Nicolangelo D’Avanzo 71,969 km, terza posizione per Giuseppe Carciero 67,717 km. Tra le donne vinse Marianna Sollazzo 62,402 km, precedendo Vita Leonarda Passalacqua 60,276 km e Marcella Delfine 53,898 km. 
Il 16-17 novembre 2013, Cristian si è classificato 2° al “1° 24H Run&Go Festival” totalizzando 209,565 km, preceduto dal vincitore Vito Intini 212,665 km, in terza posizione Luca Aiudi 202,257 km. La gara femminile fu vinta da Karen Toffi 119,062 km. 
Il 25 maggio 2015, Cristian portò a termine la Nove Colli Running 202,4km in 25h16’.  
Il 1° ottobre 2016, Cristian ha portato a termine la
Spartathlon (GRE) 246km in 34h30’52”. Il vincitore fu il polacco Andrzej Radzikowski in 23h02’23”. La vincitrice fu la statunitense Katalin Nagy (quarta assoluta) 25h23’52”. 
Hai sperimentato il limite nello sport? Nel 2017 costretto ad abbandonare la carriera agonistica per la leucemia, una forma rara che modifica l'emocromo (globuli rossi, ematocrito, emoglobina valori bassissimi) quindi niente energia per attività sportiva e neutropenia grave, necessario fare chemioterapia per 6 mesi. Correre durante chemio diventa dura, 4km a 10min al km, di più il fisico non può. Leucemia cronica, quindi interrotta carriera agonistica perché medico sport non rilascia certificato. 

A volte i limiti non sono mentali ma causati da malattie e patologie aggressive, inaspettate, improvvise che debilitano, affaticano, consumano la persona, rendendole più fragili, meno performanti, impossibilitati a praticare non solo sport di endurance come la maratona ma anche attività fisica di routine per il solo
benessere psicofisico.
 
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Non riconosco la figura dello psicologo, preferisco rivolgermi dalla psichiatria perché ho sviluppato neuropatia periferiche e spondiloartrite psoriasica. 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? All’inizio della malattia tanti amici ma con il passare degli anni in pochi mi sono da supporto. Malattia nascosta alla famiglia, chemio fatta sempre andando da solo, tranne prima seduta accompagnato da amico. Ogni giorno che passa fa da decremento all’aspettativa di vita. Non so quanto tempo vivrò ma ogni giorno lotto come un leone. Continuo a fare visite di controllo all’insaputa di tutti e, anche se non è vero, quando mi chiedono: ‘come stai’, io rispondo: ‘bene’, tanto agli altri non interessa veramente come stai. 

Trattasi di malattie difficili da accettare, metabolizzare, comprendere, affrontare. A volte la si tiene per sé come un segreto da custodire, altre volte si condivide con le persone più care che possono comprendere, sostenere, supportare, aiutare.
Altre volte è importante sentire altri come hanno affrontato malattie simili per capire cosa e come fare per andare avanti giorno dopo giorno. Insomma, un vero problema da affrontare come fosse un’ultramaratona ma senza forze fisiche ma solo con la consapevolezza che bisogna andare avanti anche questa volta giorno dopo giorno, passo dopo passo fin dove si può arrivare, senza pretesa ma cercando di fare il possibile per sperimentare ancora un po’ di benessere nonostante tutto. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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