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lunedì 17 giugno 2024

Tiziana Antonucci: Dalla 10km son passata alla 100km nel giro di due anni

 Matteo SIMONE 
 
Foto di Sandro Marconi

A volte lo sport appassiona e diventa un hobby da praticare per sentirsi bene, sperimentarsi, mettersi in gioco. 

Di seguito, l’esperienza di Tiziana (Bergamo Stars Atletica) attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Cosa ti spinge a correre 100km? Ti ispiri a qualcuno? Ciao Simo, eccomi qua a raccontarmi…Sono 9 anni che corro e amo questo sport, dalla 10 km son passata alla 100 km nel giro di due anni e da lì ho capito che le ‘Ultra’ sono il mio mondo e sinceramente non mi sono ispirata a nessun ‘Top’ ma solo a me stessa e alla curiosità di capire dove può arrivare il mio limite e la mia testa…

Nel 2016, Tiziana ha iniziato a correre scegliendo gare sempre più lunghe, da 10km, mezza maratona 21,097km, maratona 42,195km fino a correre la sua prima 100km del Passatore da Firenze a Faenza il 26 maggio 2018 in 14h41’28”. 
Cosa dicono familiari, amici, colleghi? Dedicarsi alle Ultramaratone è perfettamente incompatibile con la razionalità. Per fare questo tipo di gare devi essere un po' irresponsabile, un incostante, incosciente, pazzo, ostinato, egocentrico, umile con te stesso e con gli altri ma spesso permaloso e una testa calda, ma soprattutto devi essere un ‘Sognatore’ cronico. Difficilmente chi usa la razionalità in questo tipo di ‘Ultra’ potrà mai dedicarsi alle Ultramaratone e semmai lo farà, ne uscirà fuori rapidamente… 

Trattasi di gare molto difficili, lunghe, bizzarre, dove se pensi troppo quello che stai facendo ti fermi perché sembra assurdo e impossibile, se ti lasci andare all’esperienza ti accorgi che tutto passa, tutto è possibile, e si può arrivare a qualsiasi destinazione.
 
Gli allenamenti più importanti? La mia preparazione alle ‘Ultra’ è differente rispetto agli altri…mi alleno quasi tutti i giorni ma senza strafare perché prima di tutto voglio divertirmi e poi star bene fisicamente …cerco di seguire una dieta abbastanza corretta anche se non amo stare a tavola, per me è una perdita di tempo…Leggo spesso di amatori che s'improvvisano ‘Ultra’ e poi a metà gara abbandonano tutto......ma non è così che bisogna fare! 

La preparazione alle ultramaratone è molto soggettiva e richiede un impegno costante, un adattamento continuo al gesto atletico della corsa, per abituarsi a correre ore e ore nel corso della giornata per portare a termine gare molto lunghe, anche di 100km e più, per diverse ore, anche più di 10 ore, con la consapevolezza che si può fare, senza stress, ma passo dopo passo, godendosi il viaggio e l’avventura. 
Prossime avventure?
Prossime gare? Una 24 ore che non ho ancora sperimentato e ritornare a fare la 100 km più ‘dura’ e bella d'Italia...Grazie Simo😘. 

Gli ultramaratoneti sono alla ricerca di se stessi attraverso gare difficili ma anche belle per mettersi in gioco, sperimentarsi e godere di momenti preziosi e unici, irripetibili, nonostante la fatica. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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