Votre
course la plus extrême ou la plus dure? Tor
des Géants
Matteo Simone
Il Tor des Géants è una gara di endurance trail di 330 km e 24.000 m D+. Tempo massimo: 150 ore. Partenza e arrivo: Courmayeur - Valle d’Aosta.
Tra l’11 e il 18 settembre 2016, Grégoire ha portato a termine il Tor
des Géants in 6 giorni 3h19’09”. Il vincitore fu Oliviero Bosatelli 3 giorni 3h10’22”,
precedendo i due spagnoli Oscar Perez Lopez
3 giorni 9h14’50” e Pablo Criado Toca 3 giorni 11h40’10”. Tra le donne
vinse Lisa Borzani (settima assoluta) 3
giorni 19h09’44”, precedendo la canadese Stephaine Case 4 giorni 2h15’27” e la francese Maria
Semerjian 4 giorni 4h18’42”.
Come ti definisci nello sport? Amatore senza illusioni sul suo
livello (finisher, concorrente non serio).
La
gara in cui hai vissuto le emozioni più belle? Tor des Géants.
Hai
sperimentato il limite nelle tue gare? Ho scoperto limiti fisiologici che nessun'altra attività mi
aveva permesso di toccare. Esempio, le allucinazioni legate alla privazione del
sonno.
Certe gare sono davvero dure e
impegnative, della durata di più giorni con poche ore di sonno e a volte
entrano in gioco le allucinazioni che fanno immaginare di vedere, sentire ciò
di cui si ha bisogno e bisogna essere molto attenti a essere focalizzati sul
percorso, cercando di non perdersi, continuando ad andare sulla retta via,
nutrendosi e utilizzando attrezzatura adeguata.
Pensi
che lo psicologo sia utile nello sport? Sì, per qualcuno che si definisce almeno in parte per i suoi
risultati sportivi e che è psicologicamente coinvolto nelle sue prestazioni.
Non per un amatore che ha un approccio più sport-tempo libero.
Sogni
realizzati e da realizzare? Da
realizzare: attraversare a nuoto la Manica; attraversare l'Atlantico a remi.
La disciplina di endurance mette a
dura prova l’atleta che diventa sempre più consapevole, auto efficace e
resiliente al punto di cercare sfide sempre più difficili e sfidanti ma non
impossibili da portare a termine.
Prossimi
obiettivi a breve, medio e lungo termine? Campionati mondiali di corsa di 6 giorni a medio termine
(maggio 2025).
Ti
ispiri a qualcuno? Sempre
meno.
Cosa
dicono la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi colleghi di lavoro, i tuoi fan? Che la mia pratica sportiva è
straordinaria. Poi li chiedo su quale sia la norma: la media delle pratiche
della popolazione o un ideale di comportamento. E poi di collocare la mia e la
loro pratica sportiva su ciascuna delle due scale ‘normali’.
Gli ultramaratoneti fanno davvero
cose straordinarie al di là anche dell’immaginazione , ore e ore di corsa ma
anche giorni e giorni da percorrere a piedi partecipando a gare molto bizzarre.
Cosa
offre e cosa toglie lo sport? Porta
serenità. Toglie tempo da trascorrere con gli altri.
Quali
sono gli ingredienti per il successo? Disponibilità psicologica per poter praticare sport.
Segui
un piano di allenamento, programmi gli allenamenti? A volte.
Gli
allenamenti più importanti?
I miei preferiti: le uscite lunghe e a bassa intensità.
Per preparare gare di ultramaratona
bisogna abituarsi e adattarsi a correre per tanti chilometri a un’andatura
costante ma non veloce, importante è che si avanza sempre fino alla fine, fino
all’arrivo, fino al termine di una competizione.
Cosa
hai scoperto del tuo personaggio praticando sport? Che mi è possibile smettere di
pensare e coltivare una certa serenità.
Segnalo
due link Amazon a libri che Grégoire Chevignard ha scritto sulla corsa
(di cui uno sul Tor):
Tor
des Géants: Trail Ultime – 1 febbraio 2017.
De
mon canapé à la course la plus dure au monde (Dal mio divano alla corsa più
dura del mondo), 28 marzo 2018.
Matteo SIMONE
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Grégoire Chevignard: Votre course la
plus extrême? Tor des Géants
La
tua gara più estrema o più dura? Tor des
Géants
Matteo Simone
Comment
vous définissez-vous sportivement? Amateur
sans illusion sur son niveau (finisher, pas concurrent sérieux).
La
course où vous avez vécu les plus belles émotions?
Tor des Géants.
Avez-vous
connu la limite dans vos courses? J’ai
découvert des limites physiologiques qu’aucune autre activité ne m’avait permis
de toucher. Par exemple les hallucinations liées à la privation de sommeil.
Votre
course la plus extrême ou la plus dure? Tor des Géants.
Pensez-vous
que le psychologue est utile dans le sport? Oui pour quelqu’un qui se définit au moins
en partie par ses réalisations sportives et qui s’investit psychologiquement
dans ses performances. Non pour un amateur qui a plus une approche sport
loisir.
Des
rêves réalisés et à réaliser? À
réaliser: traversée de la Manche à la nage; traversée de l’Atlantique à la
rame.
Quels
sont les prochains objectifs à court, moyen, long terme?
À moyen terme championnats du monde de 6 jours
de course à pied (mai 2025).
Que
disent votre famille, vos amis, vos collègues de travail, vos fans?
Que ma pratique sportive est hors norme.
Je les interroge alors sur ce qu’est la norme: la moyenne des pratiques de la
population ou un idéal de comportement. Et ensuite de placer ma pratique
sportive et la leur sur chacune des deux échelles «normales».
Qu’est-ce
que le sport apporte et qu’est-ce qu’il enlève?
Il apporte de la sérénité. Il enlève du
temps à consacrer aux autres.
Quels
sont les ingrédients du succès? La
disponibilité psychologique pour pouvoir s’adonner au sport.
Suivez-vous
un plan d’entraînement, planifiez-vous des entraînements?
Parfois.
Les
entraînements les plus importants? Ceux
que je préfère: les sorties longues à faible intensité.
Qu’avez-vous
découvert sur votre personnage en faisant du sport?
Qu’il m’est possible de cesser de penser
et de cultiver une certaine sérénité.
Je
partage deux liens Amazon vers des livres que Grégoire Chevignard a écrit sur
la course à pied (dont un sur le Tor):
Tor
des Géants: Trail Ultime – 1 février 2017.
De
mon canapé à la course la plus dure au monde, 28 mars
2018.
Matteo SIMONE
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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