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martedì 22 ottobre 2024

Sebastiano Di Paola: La Spartathlon è magica e ogni cosa ti rimane dentro e ti segna

 Ricordo perfettamente e con gioia ogni km tra Atene e Sparta 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta 
 

Il 28-29 settembre 2024, ha avuto luogo la Spartathlon e il vincitore è stato il greco Fotis Zisimopoulos 20h18'43", precedendo l'uruguaiano Fernando Andres Martinez Roman 23h28'46" e il francese Florian Robin 23h51'31".  

Tra le donne ha vinto la finlandese Noora Katarina Honkaka 24h25'08" (settima assoluta), precedendo la spagnola Carmen Maria Perez Serrano 25h34'13" e la norvegese Line Caliskaner 26h24'51". 
Arrivato al traguardo anche Sebastiano e di seguito approfondiamo la sua esperienza attraverso risposte ad alcune ime domande. 
Ciao Sebastiano, congratulazioni per la Spartathlon, soddisfatto? Tantissimo. Ho deciso prima di partire che mi sarei goduto ogni km del viaggio e così è stato… ricordo perfettamente e con gioia ogni km tra Atene e Sparta. 

Trattasi di un lungo viaggio di fatica ma anche di scoperta e conoscenza di
se stessi e di ciò che circonda da Atene a Sparta.
 
Criticità, problemi, difficoltà? La criticità sicuramente è dettata dalla lunga distanza, dal dislivello e dal clima che quest’anno sembra sia stato il più caldo degli ultimi 10 anni e tra i più caldi di sempre. Nell’arco delle 34 h e 31 minuti ho iniziato con problemi intestinali, quasi uno strappo al polpaccio (passato miracolosamente), 2 crisi superate alla grande, unghie saltate e piaghe ai piedi e in ultimo una congestione dovuta a un bicchiere d’acqua con ghiaccio: ho temuto il peggio ed eravamo a 6 km da Re Leonida (anche questa passata in modo inspiegabile). Sono stato molto fortunato. 

Un lungo viaggio di fatica, gioia e soddisfazione dove accade di tutto, compreso avversità e criticità come il clima che mette a dura prova per il troppo caldo o altri inconvenienti ma si cerca di superare tutto focalizzati verso l’arrivo e considerando che tutto si può gestire, affrontare, risolvere forse anche magicamente. 
Allenamenti importanti? Da gennaio ogni singolo allenamento ha costruito la base per poter affrontare questa gara. Grande merito va al mio coach Antonio Recupero. 
Quali abilità fisiche e mentali bisogna allenare?
Penso bisogna allenarsi tanto e con costanza. Sapere di aver dato il massimo nell’anno di preparazione ti dà anche la giusta serenità mentale. 
Un messaggio per avvicinare atleti a questa gara? Non ci si può avvicinare a queste gare perché indotto da altri… Il richiamo è profondo, intimo e martellante (almeno per me) altrimenti molleresti ogni qual volta ti viene detto: ma sei impazzito? In ogni allenamento fatto negli ultimi mesi non ce n’è stato uno in cui non ho chiuso gli occhi sognando il mio arrivo a Sparta dal Re Leonida. La Spartathlon intesa come gara e soprattutto l’arrivo ai piedi del Re Leonida (non ha prezzo, non è quantificabile) è comunque la punta dell’iceberg…c’è il sommerso che regge il tutto: ‘La preparazione’…li devi arrivare con una preparazione che deve per forza esser costata tantissimi sacrifici. 

Gare da affrontare senza improvvisazione e senza superficialità ma con allenamenti specifici e mirati e con un approccio mentale amico della fatica e disposto ad accogliere
qualsiasi criticità che non può fermare la corsa verso l’arrivo.
 
Bisogna essere altamente ispirati e motivati per allenarsi con costanza, determinazione, metodicità e anche professionalità. 
A chi la dedichi? Alla mia famiglia, al mio coach, all’amico Tony Di mauro che mi segue con attenzione dal punto di vista della medicina sportiva, alla mia fantastica crew (mio figlio Andrea, Maurizio Gugliotta e Dino Margiotta) e a me stesso. 

Dietro l’atleta ci sono sempre tante persone che aiutano, aspettano, si mettono da parte, sostengono, suggeriscono, fanno il tifo e si corre anche per loro, per ringraziarli, per un riconoscimento, per evidenziare il loro importante contributo. 
Cosa pensano familiari e amici della tua impresa? Sono fieri di me. 
Episodio curioso/divertente prima durante e dopo? Sono stato ultimo fino al 45° km perché non avevo minimamente calcolato il tempo chiusura dei cancelli, così correvo ad una andatura da gita… fischiettando. Per mia fortuna poi ho raggiunto Ranieri Luca che vedendomi sereno mi ha prospettato il disastro: il prossimo cancello è a circa 3 km e chiude tra 13 minuti’ …. Piangendo come un bimbo ho iniziato a correre (come se non ci fosse un domani) alla media di 4’10” al km. Superato lo spavento eliminazione, dal 49° km in poi mi sono costantemente informato sui tempi.
Se non fosse stato per Luca sarei arrivato riposato e mi avrebbero detto
‘Fine gara! Non mi sarei mai perdonato un errore cosi banale. Comunque al 92° avevo già accumulato 25 minuti di vantaggio ed è stato sempre un crescendo…. Gli ultimi 30 km (tolto l’imprevisto a -6 km fortunatamente rientrato subito) … da favola, ho corso come se avessi iniziato da pochi km ed è stato bello ricevere anche i complimenti di molti atleti che superavo.
 

Trattasi di una gara durissima e lunghissima da gestire in base alla conoscenza personale dei propri ritmi e proprie possibilità testate in allenamento e in precedenti gare lunghissime, dove bisogna non andare troppo lenti, troppo veloci, ci sono cancelli orari da rispettare e passare nei tempi previsti e nemmeno troppo veloci per non rischiare di consumare troppe energie e le conseguenti crisi dopo decine e decine di chilometri di gara. 
Che significa questa performance?
La realizzazione di un sogno raggiunto con tanti ma tanti sacrifici… e un pizzico di fortuna. 

Tanti obiettivi, mete, sfide e sogni da realizzare considerando proprie caratteristiche risorse, qualità, capacità e con l’aiuto di amici, familiari e professionisti prima, durante e dopo la gara. 
Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato ? Sensazioni sperimentate prima, durante e dopo? Ancora oggi quando esco ad allenarmi è come se sentissi profumi e sensazioni provate in quei due giorni. Non ho portato lasciato nulla e come se fossi con un piede qua e un piede la, non c’è un confine. C’è poco da fare la Spartathlon è magica e ogni cosa ti rimane dentro e ti segna. Mi sento molto legato ai miei compagni del Team Italia… in un modo profondo, e pure con molti di loro abbiamo scambiato solo poche parole. Una cosa che custodirò in cuore è anche la gioia di aver condiviso il tutto con il mio terzogenito… non si può descrivere cosa abbia significato per noi. 
Cosa hai scoperto di te stesso in questa esperienza? La Spartathlon ti regala momenti in compagnia di persone che sono simili a te (nessuno ti dice ‘folle’ … sono tutti folli 😊) e momenti in cui ti ritrovi da solo. Da ciò posso dire che questa esperienza sicuramente mi ha fatto amare ancor più la vita, il desiderio di riuscire a trovare momenti di piena libertà. Ho apprezzato tanto stare con gli altri ma ho anche apprezzato riuscire a stare da solo. È stato importante condividere le difficoltà e le gioie ma è stato altrettanto importante sapermela cavare e/o gioire anche nei momenti in cui ero da solo. 

Esperienze dure, mistiche,
bizzarre, faticose, che lasciano il segno, il ricordo e la consapevolezza a volte viene dopo qualche giorno che si inizia ad assimilare ed elaborare quanto successo, quanto fatto, quanto sperimentato, una grande gioia sportiva di fatica e riuscita, molto intensa.
 
Una parola o una frase che ti ha aiutato a crederci fino al termine della gara? Il mio amico Simone Leo aveva scritto qualche giorno prima della gara che una volta arrivato ai piedi di Re Leonida …da oggi e per sempre sarai uno spartano … mi sono ripetuto questa frase almeno 1000 volte e mi ha dato un costante assaggio della gioia immensa che avrei provato al mio arrivo.  

Importantissimo crederci e rafforzare credenze soprattutto anticipando quanto si vorrebbe fare e raggiungere, attraverso immaginazione, visualizzazione. 
Prossimo obiettivi da realizzare? Ho delegato il mio amico e assistente Maurizio Gugliotta a trovare qualcosa che possa accendere in me il grande desiderio… è difficile dopo aver corso la Spartathlon pensi solo e sempre alla Spartatathlon. La Spartathlon è magia. 

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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