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giovedì 4 agosto 2016

Patrizia Ziti: Nello sport non ci si allena solo con il corpo ma anche con la mente ed il cuore

Psicologo, Psicoterapeuta

Belle e significative le parole della mia amica runner e collega psicologa del benessere e dello sport Patrizia Ziti, atleta di corsa, maratone, trail. Ci racconta le sue emozioni attraverso lo sport.

Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “La mia sensazione di sentirmi campionessa non è associata ad una gara in cui sono effettivamente arrivata prima tra le donne ma ad una gara in cui ho raggiunto i miei obiettivi.”

Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Lo sport mi ha permesso di riprendere contatto con il mio corpo aumentando la sensazione di benessere che ne deriva. I fattori che hanno contribuito in tal senso sono la capacità di sopportar la fatica, di tollerare le frustrazione, l’incremento della determinazione, una maggiore capacità di condividere le esperienze.”

Soprattutto per i bambini è importante praticare lo sport per approfondire la conoscenza del loro corpo e delle loro capacità ma anche da tutti un ripasso ed un approfondimento fa sempre bene, capire quanto si può faticare, quanto ci si può divertire attraverso lo sport è importante, come è importante condividere la pratica sportiva con altri, per stare assieme, per confrontarsi, per essere competitivi, per sperimentare benessere psicofisico emotivo e relazionale.
Come hai scelto il tuo sport?Cercavo uno sport che potesse essere praticato senza vincoli di orario e che avesse contatto con la natura.”
Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano? “Le principali difficoltà sono: la gestione della fatica e della noia.”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Per l’alimentazione mi affido ad un nutrizionista sportivo. Prima della gara una colazione ricca di carboidrati, durante la gara integrazione con gel energetici e dopo la gara, miele e idratazione.”
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Le condizioni ambientali, anche quelle più estreme, non hanno mai influito sul ritiro in gara, invece problemi di dolori muscolari mi hanno impedito la conclusione di una o più gare.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Una sorta di dipendenza a star bene con me stessa mi fa continuare a praticare il mio sport.”
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?Le amicizie, l’allenatore e l’ambiente.”
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Una maratona, dedicata ad un mio amico deceduto pochi giorni prima.”
Qual è una tua esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Il raggiungimento degli obiettivi dell’allenamento.”
Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? “Tenacia, determinazione e impegno.”
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport al tuo benessere o alla tua performance?Pensiero positivo, immaginazione, rilassamento.”
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva tesa al benessere o alla performance? “Le opinioni di dividono nettamente: tra chi è favorevole e chi mi dice: ‘ma chi te lo fare’.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Mentre correvo in una zona di campagna, mi richiamò l’attenzione le gesta di un contadino chino su una catasta di legnetti usati per accendere il fuoco. Mi avvicinai e l’uomo mi disse se potevo aiutarlo a tirar fuori dai legni un nido di uccellini caduti dall’albero. Interruppi la mia corsa, scavalcai la recinzione ed aiutai il contadino a tirar fuori il nido recuperando tutti gli uccellini e le uova. Quel giorno tornai a casa con ore di ritardo ma con una soddisfazione grande, mi sentivo salvatrice e con le mani piene di graffi.”

Una salvatrice patrizia ziti, molto sensibile verso gli altri, animali o persone, oltre ad essere psicologa del benessere e dello sport è anche psicologa dell’emergenza pronta ad intervenire in caso di calamità o eventi catastrofici per supportare vittime, famigliari e soccorritori. Quindi sempre pronta sia a correre che a fermarsi quando c’è bisogno.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? “Di essere molto tenace e la capacità di non arrendevolezza.”
Come è cambiata la tua vita famigliare, lavorativa nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante ed impegnativa? “Sicuramente è diminuito il tempo, ma di contro sono migliorati i rapporti lavorativi ed in famiglia mi vedono più serena ed attiva.”
Quali sono o sono state le tue sensazioni pregara, in gara, post gara? “Pre-gara avverto ansia che mi porta a dover usare il bagno molte volte. In gara mi tranquillizzo, forse anche troppo perchè a volte mi rendo conto di non essere molto competitiva. Dopo la gara vorrei subito farne un’altra.”
Hai dovuto scegliere nella tua vita di prendere o lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “Per il momento no. Riesco a gestire.”
A seguito delle tue esperienze che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si trovano a dover fare scelte importanti nello sport? “Di impegnarsi a fondo ed ascoltare i segnali ce derivano dal corpo.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? “No.”
Qual è un messaggio che vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping e per fare uno sport teso al benessere o alla performance? “Ogni essere umano è dotato di risorse e capacità per riuscire ad ottenere risultati e raggiungere i propri obiettivi, non serve e non vale la pena affidarsi a sostanze artificiali, abbiamo dentro di noi tutto ciò di cui abbiamo bisogno.”
Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “Decisamente no.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Considerando tali eventi come momenti per apprendere ed imparare che probabilmente nella mia pratica è necessario un cambiamento, che sto facendo degli errori, e ciò mi da una maggiore carica per ricominciare.”
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi dell’attività sportiva? “Sarò un po’ di parte ma questa figura secondo me è fondamentale perché nello sport non ci si allena solo con il corpo ma anche con la mente ed il cuore, lo psi aiuta ad una integrazione di questi aspetti ed in tutte le fasi dell’attività sportiva.”
Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a questo sport fatto di fatica, impegno, sudore, sofferenze? “Nulla si ottiene facilmente, lo sport come la vita richiede costanza e sacrifici che verranno cmq ripagati e le soddisfazioni arriveranno.”
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “Il mio sogno lo realizzo ogni volta che mi alleno, il mio sogno da realizzare sarebbe quello di partecipare al Tor des Geants.”

Patrizia è menzionata sul mio nuovo libro “Sport, benessere e performance” http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=397&controller=product

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
CONTATTI: 380.4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone

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