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giovedì 15 settembre 2016

Partecipazione alla Corri per il Vrde di atleti con disabilità visiva

Matteo SIMONE

Da alcuni anni, si è potuto notare la partecipazione alla Corri per il Verde anche di atleti con disabilità visiva, tra i quali l’atleta non vedente Ada Ammirata che nonostante le difficoltà tecniche del percorso, con il supporto della sua guida, si lancia nella sua corsa libera superando concorrenti e riuscendo ad evitare radici e buche e seguendo stretti solchi lungo il percorso.
Ho guidato Ada standole accanto e correndogli vicino uniti con un laccetto, è successo anche di cadere un paio di volte ma prontamente si è rialzata ed è ripartita per la sua corsa, nello stretto sentiero scivoloso c’erano anche un paio di atlete che correvano lentamente ma appena avuta l’occasione propizia abbiamo prontamente superato le concorrenti e volati verso il traguardo.
Ho sperimentato la sensazione del flow, uno stato di trance, non mi sembrava di poter correre in quelle condizioni di difficoltà del terreno pieno di radici, buche, saliscendi scivolosi ed erbosi con stretti sentieri dove bisognava correre in fila indiana. 
Ma se ci credi e sei determinato tutto è possibile, ci siamo affidati e fidati l’uno dell’altro, eravamo un tutt’uno. Sembrava una cosa impossibile.
L’esperienza del flow corrisponde ad uno stato psicofisico ottimale: uno “stato di grazia” che rappresenta un elemento predisponente importante per il verificarsi delle cosiddette “peak performances” (prestazioni eccellenti).
Mihaly Csikszentmihalyi è stato il primo ad occuparsi di flow, professore presso il dipartimento di psicologia dell’Università di Boston, osserva come alcuni individui in certe particolari condizioni vengano completamente assorbiti dalla pratica di un’attività fino ad entrare in uno stato di leggera trance, ovvero in flow.
Chi è nel flow sente di essere completamente coinvolto, focalizzato, concentrato; sa che l’attività è fattibile e che le abilità che possiede sono adeguate allo scopo e saranno utilizzate al massimo; è assolutamente focalizzato sul presente; avverte un senso di “serenità”; ha la sensazione di muoversi in armonia con l’attività intrapresa, come dentro una corrente, un flusso.
Achilles International, sorto negli Stati Uniti, è il programma che in tutto il mondo consente di correre e camminare insieme, guida e non vedente/ipovedente.  Tali atleti ‒ per poter partecipare a diverse attività agonistiche e amatoriali ‒ necessitano di allenarsi e quindi essere accompagnati in queste attività da “guide sportive” ossia persone, disponibili a indicargli il percorso, a porgergli un braccio, a fargli evitare buche e ostacoli. La promotrice è stata Ada Nardin, la presidente romana è Ada Ammirata. Per info: achillesinternationalroma@gmail.com – ada.ammirata@gmail.com o 393/1053915.

Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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