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venerdì 28 aprile 2017

Angelo Marullo, basket: Dopo i primi allenamenti mi innamorai di questo sport

Matteo Simone 
 

A volte i genitori affidano i propri figli a una squadra, a un allenatore, ai dirigenti di una società che diventa una seconda famiglia, vengono presi in carico ed educati non solo dal punto di vista del gioco sportivo, ma come piccoli uomini che devono iniziare a imparare regole di gioco e di convivenza. 

Diventa importante l’allenatore che diventa una figura adulta di riferimento a cui il ragazzo deve sentire di potersi rivolgere senza timori.
Di seguito Angelo racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, grazie alle persone che ruotavano attorno alla squadra ho avuto la possibilità di sentirmi sempre gratificato e in certi casi un campione che vedeva la fatica giornaliera prendere forma attraverso il risultato.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato a praticare sport fin da subito, con l'inizio della scuola elementare iniziai a giocare a calcio ma dopo 2 anni ero stanco di questo sport, non mi gratificava, mi sentivo come un pesce fuor d'acqua, così a 8 anni il dottore mi consigliò di praticare il nuoto o il basket dicendo che poteva essere d'aiuto per la postura data l'altezza e la conseguente tendenza a stare con le spalle avanti. Decisi di provare con il basket e dopo i primi allenamenti mi innamorai di questo sport a tal punto da praticarlo ancora oggi e di provare le stesse emozioni come se non avessi messo mai i piedi su quel parquet.”
Nello sport quali fattori e persone hanno contribuito al tuo benessere e performance ?A Farmi amare questo sport sono stati i vari allenatori che con la loro passione sono riusciti a trasmetterci la voglia di fare, lo spirito di sacrificio ma soprattutto la voglia di lottare perché poteva andare bene anche una sconfitta ma non veniva tollerata senza un'ottima performance. 
Ma i vari coach non sono stati i soli a contribuire al benessere all'interno della società, i vari dirigenti che ci trattavano come i propri figli sono stati fondamentali poiché è anche grazie a loro se noi ragazzi ci ritrovavamo a mangiare tutti insieme con le rispettive famiglie. Abbiamo iniziato da ragazzini e per 8 anni siamo scesi in campo con la stessa voglia e lo stesso stupore nel vedere la gente che ci guardava giocare. Abbiamo cominciato un percorso da bambini e siamo cresciuti insieme, credo che non avrei potuto chiedere di meglio come team e come società.”
Quale esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare nello sport e nella vita?Francamente non credo ci sia una singola esperienza capace di poterti dare la consapevolezza di farcela ma sono le piccole conquiste giornaliere che ti conferiscono la sicurezza in ciò che fai.”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Sono sempre stato seguito dalla mia famiglia a cui devo questa continuità nello sport dato che erano loro che mi accompagnavano ad ogni orario ai vari appuntamenti, per quanto riguarda i miei amici erano i primi che venivano a vedersi le partite.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Credo che uno degli episodi più belli sia stata la cena successiva alla vittoria della partita contro la capolista, non eravamo mai stati così soddisfatti di una vittoria e quella serata la tengo tra i ricordi più cari.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità possiedi nella pratica del tuo sport?Il mio modo di giocare si è sempre basato sulla mia velocità e sulla capacità nel tiro da 3 punti.”
Che significa per te praticare attività fisica?Praticare sport non è solo il recarsi in palestra o al palazzetto ma anche mangiare bene, esser sempre ben riposato. Un vero e proprio stile di vita.”

Vero, lo sport ti dà l’opportunità di organizzare la propria vita in modo sano, facendo attenzione al cibo, alla cura del corpo, alle relazioni, all’affrontare situazioni. A crescere nel mondo.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport?Facendo sport mi sento bene con me stesso perché mi metto alla prova.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare?No, pur di non lasciare la squadra studiavo la sera tardi così non saltavo gli allenamenti.”
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e in quali fasi?
Credo che possa essere utile nelle fasi iniziali e agli alti livelli per la formazione della mentalità sportiva e nel secondo caso come punto di sfogo per lo stress.
La gara della tua vita, dove sperimentato le emozioni più belle?La gara più bella è stata quella dove ho fatto la mia prima schiacciata.
La tua gara più difficile? La rimonta contro la prima in classifica.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Per mia fortuna non ho mai avuto crisi o infortuni. Le sconfitte le abbiamo superate sempre come team e mai da soli.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?Lo sport è coesione, creare nuove amicizie ma soprattutto è la possibilità di cooperare con qualcuno per un fine comune.”

Lo sport di squadra aiuta a organizzarsi insieme come persone, a trovare le risorse in ognuno, a decidere obiettivi comuni da raggiungere sfidanti ma raggiungibili, a superare insieme momenti e periodi difficili, a gestire e superare situazioni. Insomma insieme è molto meglio.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva?No, mai.”
Un messaggio per sconsigliare l'uso del doping? “Se si entra nel giro del doping, quello che stai facendo non è più sport.”

Vero, il gioco dello sport non contempla regole sleali con se stessi e con gli altri, non contempla l’uso di metodi e sostanze nocive al proprio organismo.
Per approfondimenti è possibile leggere il libro dal titolo Doping. Il cancro dello sport” di Matteo Simone (Autore), FerrariSinibaldi, 2014. 
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica?Durante gli anni ho scoperto la mia capacità di cooperare con gli altri raggiungendo un obbiettivo comune prendendo talvolta le decisioni in prima persona.”

Lo sport aiuta a crescere, a diventare adulti e responsabili, a partecipare alle sorti della squadra, a prendere iniziativa a essere presenti per se stessi e per gli altri. Cooperare e condividere.

Matteo SIMONE
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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