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giovedì 20 luglio 2017

Roberto Brunori, Campione Italiano nuoto: Arrivo “dopo” ma non mi “dopo”!

Ho realizzato il sogno di vincere un Campionato Italiano con record 
Matteo SIMONE

Nel 2015, in preparazione al full Elbaman (3,8 nuoto, 180km bici, 42,195 km corsa), ho partecipato alla mia prima gara di nuoto scegliendo la più lunga di 1.500 metri.

Per molti era considerata una gara lunghissima, ma per me, abituato alle ultramaratone, si trattava solamente di nuotare per 60 vasche da 25 metri. Non avevo fretta, gli altri sì, e ci ho impiegato 40’ mentre Roberto Brunori l’ha vinta in 18’, è stato in quell’occasione che l’ho conosciuto e ho scoperto che era un fenomeno di fama Mondiale. 

Leggiamo cosa ci racconta rispondendo a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? Mi sono sentito un campione ogni volta che ho stabilito un record Italiano, anche se di categoria, sensazione bellissima e indispensabile per continuare ad allenarsi con voglia e metodo.”

Di seguito alcuni record di Roberto Brunori:  
25-26 gennaio 2014, Record Italiano categoria M50 nei 200 Stile Libero in 2’03″97 al 18° Trofeo Città di Gussago, organizzato dall'AICS Master Brescia presso la piscina del “Franciacorta Sport Village” di Gussago (BS) vasca corta ad 8 corsie, Roberto Brunori, categoria M50 (Circolo Canottieri Aniene), il precedente record italiano era di Mauro Rodella in 2’05”06 nel 2013. 
24-28 giugno 2014, tre titoli italiani categoria M50 e 2 record ai Campionati Italiani Estivi Master Skoda di Nuoto a Riccione: 100 m Stile Libero, Record Italiano in 58”13 precedendo Gianluca Giglietti (Centro Nuoto Bastia ASD) 58”78 e Mauro Rodella (Aquatica Torino SSD) 59”60; 200 m Stile Libero, Record Italiano in 2'07”41 precedendo Mauro Rodella 2'14”32 e Riccardo Tarricone (ASD Master AICS Brescia) 2'16”00; 400 m Stile Libero in 4'41.72 precedendo Massimo Cacciamani (Centro Nuoto Bastia ASD) 4'42”93 e Maurizio Aimone 4'56”00. 

15 e 16 novembre 2014, due record italiani categoria M50 nei 100 sl e 200 sl rispettivamente in 56"06 e 2'03"04 al 7° Trofeo master nuoto Vicenza organizzato dalla Nuoto Vicenza libertas, presso il Palazzetto del nuoto di Vicenza (25 mt, 10 corsie), manifestazione, valida per il Circuito Supermaster FIN e per il Grand Prix Veneto Master. Nei 200 stile ferma il crono a 2’03”04 battendo il suo precedente di 2’03”97 mentre nei 100 stile 56”06 e 977.35 battendo il precedente record detenuto da Giovanni Franceschi stabilito nel febbraio 2013. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Figlio di un padre sportivo e amante del nuoto ho iniziato a praticare sport fin da piccolissimo: sci, judo e nuoto. A circa 7 anni ho iniziato con le prime garette di nuoto e Judo, mentre lo sci solo per divertimento domenicale quando non ero impegnato. Non ho fatto passaggi particolari dato che i 2 sport praticati agonisticamente li facevo contemporaneamente, poi a 14 anni mi dedicai solo al nuoto.
Hai dovuto scegliere nella tua vita di abbandonare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa?
Lasciai lo judo scegliendo il nuoto, poi a 16/17 anni lasciai anche il nuoto per intraprendere la carriera militare in Aeronautica Militare”.
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport?Non mollare mai, non credere che lasciando uno sport si riesca ad avere più risultati nello studio o nel lavoro, anzi, organizzandosi bene, lo sport aiuta moltissimo a essere migliori anche sui banchi di scuola.”

Bello questo slogan, è vero lo sport aiuta ad essere migliori nei banchi di scuola, ti da una Marcia in più, l’esperienza che spesso è carente a scuola.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e quali fattori hanno contribuito alla tua performance?Dallo sport ho avuto esclusivamente benefici fisici e mentali, non certo economici praticando sport ‘poveri’. Il nuoto è un'ottima attività motoria preparatoria per qualsiasi altra attività, ne traevo benefici anche nel judo.”
Riesci ad immaginare una vita senza lo sport?La mia no! Quella di altri sì, dato che lo vedo tutti i giorni da colleghi e amici non praticanti sport.”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori?Non seguo nessuna dieta in particolare, sto attento a non alzare la glicemia prima di qualche sessione importante di allenamento, e prima delle gare uso integratori salini per limitare crampi e pappa reale la mattina, una settimana al mese, per la stanchezza.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance ?Esclusivamente mio padre, con le sue conoscenze tecniche e di allenamento.”
Qual è stata la gara della tua vita?Della mia vita, fino a ora, sicuramente il 200 stile libero ai Campionati Italiani Master di 2 anni fa dove vinsi e stabilii il record italiano di categoria abbassandolo di 2”, e la traversata del lago di Garda da Torri del Benaco a Toscolano Maderno dello scorso anno, 7km in linea d’aria...traversata vinta insieme ad altri 2 compagni di squadra ma spero di viverne anche altre.”

Che dire Roberto veloce e resistente record nei 200 metri e vincitore nuotata 7km.
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare nello sport e/o nella vita?Allenarsi con la convinzione di arrivare e farcela non è sempre utile, forse suona male, ma credo che essere convinti di farcela amplifica certe delusioni e fa splendere i successi inattesi.”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Com’è cambiata la tua vita familiare e lavorativa?Lavorativamente non è cambiato nulla, anzi credo che addirittura mi abbia penalizzato la carriera militare. In famiglia poco, cerco di allenarmi senza togliere ulteriore tempo a loro. Mi gratifica sapere che a volte i miei figli raccontano a scuola di qualche mio successo o attraversata.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta? Ho scoperto di essere tenace più di quanto pensassi e dimostrassi.
Quali meccanismi psicologici ti  aiutano nello sport? “Mi ha aiutato l’essere un po’ ‘somaro’, testa bassa e avanti sempre e comunque. Saper esultare per un piccolo miglioramento e analizzare e far tesoro di un peggioramento senza drammi, rielaborare e procedere, rielaborare e procedere a scalini.”

Bello questo andare in progressione elaborando e procedendo, volta per volta senza scoraggiarsi ed esultando nelle migliori occasioni.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Dedizione, costanza spirito di sacrificio, rispettare l’avversario ma ‘se lo può fare lui allora lo posso fare anche io’.”
Che significa per te partecipare a una gara?  “Significa adrenalina pre-gara, significa ‘urlo’ in gara, sorriso fine gara sempre e comunque magari sforzato se non contento della performance.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? Il mio limite l‘ho scoperto l’ultimo km della traversata del lago di Garda, nuotato solo grazie all’aiuto psicologico dei miei compagni di squadra più titolati di me, con crampi alle braccia e gambe.”

La forza del gruppo supera qualsiasi imprevisto.
Quali sono i tuoi pensieri in gara? Pensare al traguardo, a quello che si è investito per la gara in termini di allenamenti, preparazione atletica e/o mentale?Quando sono in acqua e devo andare forte, non penso a molto se non alle sensazioni che il mio corpo mi da se sto nuotando bene in assetto, e mi esorto ripetutamente! Non penso ne dove fosse l’arrivo ne a quello che ho fatto per essere lì anche perché sono lì in gara per darmi un motivo nell’allenarmi è il contrario insomma gareggio per aver voglia di allenarmi e quindi tenermi in forma.”

Certo è vero se ti dai un obiettivo è giustificato qualsiasi allenamento.
Quale gara ritieni non poter mai riuscire a portare a termine?Credo che con una adeguata e specifica preparazione non esistano gare impossibili da portare a termine.”
A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina?Devo stare attento a non esagerare con le sedute allenanti e non recuperare adeguatamente, caricando troppo e cadendo nell’over-training, malattie stagionali (otiti, raffreddori, sinusiti).
Quali condizioni fisiche e/o ambientali ti hanno indotto a non concludere la gara? Fino ad ora non mi sono mai ritirato pur avendo gareggiato sul lago di Scanno per 3km con acqua a 19 gradi senza muta perché era un campionato Italiano e quindi non permesso.”
Cosa ti fa continuare a fare sport?Mi fa continuare la voglia di vivere in un corpo che sia allenato e divertente da condurre, l’amicizia con persone che hanno i miei stessi interessi e modi di vedere le cose della vita. A volte provo sconforto nel vedere persone che come funghi compiono performance incredibili e poi spariscono per poi ritornare dopo tempo e ripetersi, doping? Non lo so, ma io di certo non ci riuscirei!
Hai mai rischiato per infortuni o altri problemi di smettere di essere atleta?No, mai e spero che mai accada.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a uno sport di fatica, impegno, sofferenze? Ragazzi noi viviamo in uno scafo chiamato corpo e ne vorremmo uscire il più tardi possibile, quindi più lo teniamo in forma e più ci possiamo divertire e affermare anche intellettualmente. Sofferenze in uno sport? Forse, ma ripagate sempre con gli interessi, con risultati o con una fisicità fuori dall’ordinario.”

Bel messaggio quello di Roberto, siamo ospiti del nostro corpo e cerchiamo di tenerlo integro e il più efficiente possibile, lo sport diventa un investimento per il nostro benessere e per il nostro ottimo funzionamento nella vita quotidiana.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva?No, mai! Come credo si sia capito il mio primo motivo è il benessere, il doping porta solo danni fisici e mentali! Arrivo dopo ma non mi dopo!
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping?Già la vita ci porta un sacco di problemi cercarsene altri è da stupidi veri. Guardarsi negli occhi quando ci si parla, a se stessi darsi del Lei se la fai così difficile che incappi nel doping! Questo direi ad un ragazzo invogliato a cercare risultati dopandosi.

E’ vero, è importante rispettare tanto se stessi, il proprio corpo, il proprio organismo, non pretendere a tutti i costi, non inquinarlo con sostanze tossiche, non può essere nostro schiavo senza considerare le conseguenze più nefaste ed è importante il rispetto delle regole e del valore proprio ed altrui.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Sono assolutamente convinto che l’aspetto psicologico sia fondamentale in un atleta, più è evoluto e più è basilare. 
Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva? Sia per le sedute di allenamento, per sopportare fatica e allontanamento dalla vita sociale esterna (amicizie d’infanzia, di scuola, ecc.) sia per organizzarsi la vita; per saper perdere, ma soprattutto per saper vincere, per dare tutto e di più quando serve il turbo, quando solo la testa lo può innescare.”

Ha le idee chiare Roberto, ha tanta esperienza e sa che l’aspetto mentale fa tanto, se vuole la testa si può andare ovunque, ma se la mente si ostina, si convince che non va, ti pianti, ti cala la motivazione, non credi in te stesso, non ti va più di faticare, diventa un problema lo sport ed allora è meglio mollare e passare a fare altro per non rischiare eventuali strade alternative più facili.
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare?Ho realizzato il sogno di vincere un campionato italiano con tanto di record, vorrei vincere qualcosa a livello internazionale!”

Un'intervista a Roberto è riportata nel libro Un'intervista a Roberto è riportata nel mio libro “Sport, benessere e performance” di Matteo Simone (Autore).  
Formato: Formato Kindle.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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