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venerdì 10 novembre 2017

Francesca Innocenti, 2017: Non pensavo potessi vincere in un Campionato Italiano

Matteo SIMONE 

Il 14/10/2017 si è disputata a Reggio Emilia la 7° Kohler Ultramarathon CUP e in tale occasione Francesca Innocenti, dell’ASD Bergamo Stars Atletica, ha conquistato il titolo di Campionessa Italiana 50 miglia di corsa a piedi.

La gara è stata vinta da LUPO Francesco dell’Atletica Melito che ha impiegato 06h17’48” per percorrere le 50 miglia che corrispondono a 80km e 467m mentre Francesca INNOCENTI si è classificata seconda nella classifica generale e prima delle donne impiegando 07h22’26”.
Di seguito, Francesca racconta le sue impressioni, sensazioni ed emozioni rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai deciso di fare questa gara?Ciao Matteo, innanzitutto grazie per le domande, sono sempre molto introspettive ed interessanti. Ho deciso di fare la 50 miglia a Reggio Emilia in quanto volevo provare a correre una distanza intermedia tra la 6h, che come tipologia di gara posso dire di conoscere abbastanza bene (dal 2015 ne ho disputate 12) e la 12 ore (di queste ne ho corse due).
Che sapore ti lascia?Sono contenta del tempo con cui ho concluso la distanza da percorrere, sono arrivata prima donna e seconda assoluta, è la prima volta che mi sono classificata a podio con gli uomini, una bella sorpresa! La 50 miglia è una tipologia di gara molto diversa rispetto alla 6 ore o alla 24 ore, con il mio allenatore Luca Sala ho deciso di partire a un ritmo un po’ più sostenuto per le prime 4 ore per poi rallentare di qualche secondo a km fino al termine della gara. 
Sono contenta di essermi alimentata bene in gara e di non aver avuto nessun problema né fisico né troppa stanchezza mentale durante la competizione. Quando non si finisce completamente privi di energia una gara, credo che l’organismo metabolizzi meglio la fatica affrontata e si possa recuperare anche più in fretta.
Sempre più donne si avvicinano alle prestazioni degli uomini nelle gare di sport di endurance, soprattutto nelle ultramaratone dove a volte sono proprie le donne a vincere sugli uomini.
Cosa hai raccontato a casa e agli amici?Ho raccontato di aver passato una bella giornata di sport, grazie anche al fatto che al termine della mia gara mi sono fermata per fare tifo a Marcello, il mio fidanzato, e ai miei amici iscritti alla 12 ore. E’ stato molto bello accompagnarli nelle ultime ore della loro fatica e festeggiare con loro alle premiazioni!”
Prossimi obiettivi?La prossima gara sarà la 24 ore durante organizzata dalla IUTA a Reggio Emilia.”

L’11 e il 12 novembre 2017 si svolgerà a Reggio Emilia una 24 ore di gara di corsa a piedi su un circuito di circa 1km e in tale occasione l’Università di Urbino farà una ricerca sugli ultrarunner, considerati persone al di fuori dell’ordinario, capaci di correre per 24 ore senza fermarsi. 
I ricercatori dell’Università hanno previsto dei prelievi del sangue la mattina prima della partenza e poi a fine gara per esaminare come vengono modificati i valori. Anch’io ho saputo della gara ma mi ero già organizzando per partecipare alla maratona di Ravenna.
Sogni da realizzare? “Per quanto riguarda il mio sogno… l’ho realizzato il 1°/2 Luglio partecipando al Mondiale 24 ore di Belfast con la Maglia Azzurra, questo 2017 mi ha fatto un grandissimo regalo e rimarrà nel cuore per essere stato un anno particolarmente speciale!”

Vero, ho seguito le performance atletiche di Francesca nel corso dell’anno notando i suoi miglioramenti progressivi fino alla selezione per la partecipazione ai Mondiali e alla ottima prestazione in tale occasione.
Hai avuto particolari problemi o criticità?Sono contenta di essermi alimentata bene in gara, non ho avuto né cali di energia, né nausea che spesso nelle competizioni lunghe mi insorge dopo diverse ore di gara. Per il ritmo piuttosto sostenuto ho sentito la stanchezza dopo aver superato la distanza della maratona, così ho rallentato di qualche secondo a km e mi sono assestata su un’andatura che sentivo essere alla mia portata e ho potuto concludere la gara senza criticità.”

Nelle gare della durata di diverse ore diventa importante assumere alimenti che ti danno energia sia immediata che a rilascio prolungato nel tempo, bisogna conoscersi bene, sapere come si digeriscono determinati alimenti, importante diventa saper gestire le proprie forze fino alla fine.
Hai fatto incontri particolari?Ho ritrovato i nostri cari amici delle ultra, che sono sempre tantissimi, ogni gara è sempre una festa! Troppo bello incrociarsi e salutarsi lungo il percorso di gara!”
E' andato tutto come previsto?Anche oltre le aspettative. Speravo infatti di arrivare a podio ma non pensavo che potessi vincere la gara femminile e addirittura arrivare seconda assoluta in un Campionato Italiano. Credo che ogni competizione sia unica, sia per lo stato mentale in cui ci si arriva ma anche per la forma fisica del momento. Anche se sto bene credo che possano sempre insorgere problemi o magari avere crisi di stanchezza mentale che temo diventino insuperabili… per adesso non mi è mai successo una simile cosa ma prima di una gara ho sempre paura che accada… credo che sia una paura legittima, conoscendo la stanchezza e lo stress a cui si sottopone il nostro organismo, non bisogna sottovalutare nessuna possibile reazione a questi stimoli.”
Come trasformi questa esperienza in insegnamenti per te e per gli altri?Durante questa gara ho imparato ad usare alimenti un po’ diversi dai soliti (gallette, parmigiano, frutta secca) e ho provato i gel che fino a prima del Mondiale usavo pochissimo. Ho utilizzato questa gara per provare una distanza diversa da quelle percorse fino ad oggi e per fare queste prove di accorgimenti alimentari che in allenamento non è sempre possibile fare. Ogni gara mi insegna sempre qualcosa.”

Si apprende sempre dalle esperienze, soprattutto dalle esperienze sportive, a maggior ragione dalle esperienze di sport prolungato nel tempo dove l’organismo, il fisico, la mente sono messi sotto stress, sotto pressione, e bisogna tirar fuori tutte le risorse, le capacità, le competenze per proseguire, gestire, superare momenti e periodi difficili.
Cosa racconterai a te stesso?Che con la costanza e una buona guida durante gli allenamenti si possono realizzare tanti sogni e avere tante soddisfazioni, sempre divertendosi! Di questo devo ringraziare il mio prezioso allenatore Luca Sala, che mi guida ogni giorno nelle mie uscite e il mio fidanzato, Marcello Spreafico, che mi accompagna nel fine settimana in giro per Arezzo negli allenamenti. In due il tempo passa più in fretta!”

Vero, in due è meglio, together is much better, soprattutto per gli allenamenti prolungati per diverse ore, meglio condividere la strada, la fatica, confrontarsi.
Le sensazioni e le emozioni che più ti restano addosso?Sicuramente la felicità di aver vinto la gara femminile! Poi l’emozione di vedere la fatica, la gioia impressi negli occhi dei miei amici durante l’ultima ora della 12 ore e infine la felicità di festeggiare la vittoria insieme alla mia amica Valeria Empoli, così giovane e forte, vincitrice femminile della 12 ore.”
Cosa hai respirato? Sentito? Percepito?Come in tutte le ultra-maratone un grande clima di solidarietà e amicizia, la cosa più bella delle nostre gare!”

Nelle ultramaratone c’è sempre aria di festa, di incontri, di abbracci, di sorrisi prima, durante e dopo la gara.
Interviste a Francesca sono riportate nei libri: 
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”,
Matteo Simone, pubblicato da Progetto Cultura.
“Il piacere di correre oltre”. Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it

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