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venerdì 10 novembre 2017

Domenico Valenzano: Molta testa, autocontrollo e amore del proprio corpo

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it


Si fa tutto con cautela e attenzione, fidandosi e affidandosi iniziando a piccoli passi lenti con minimi obiettivi e poi ognuno prende la sua strada più o meno lunga, più o meno difficile.

Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà, rispettando gli altri e vivendo sempre l'esperienza che da frutti importanti da portare a casa serenamente, fidarsi e affidarsi, questo è lo sport che vogliamo.
Di seguito Domenico racconta la sua esperienza di atleta di corsa di lunghe distanze, rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì lo sento ogni qualvolta porto a termine una gara, e la volta che ho vinto il titolo di campione italiano di categoria.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?E’ stato un percorso iniziato per gioco e poi tramutato in passione, sacrificio e anche divertimento.”
Quali sono i fattori che contribuiscono al benessere e performance nello sport?Essere sereni con sé stessi.”
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello sport?Ho tante bellissime persone che contribuiscono: la mia famiglia in primis, il mio allenatore, il mio dottore.”
Lo dico sempre io che “Together is much better (insieme è molto meglio)”, si perché da soli si possono fare grandi cose ma con l’aiuto di altri, con il sostegno della famiglia e il supporto di persone di riferimento si fa molto meglio.
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva?Loro sono contentissimi e stupiti dopo i km fatti in ogni gara.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Sì, non mi dimenticherò mai che quando ho iniziato a fare gare di 10 km c'erano super signori over settantenni che mi superavano. Io ero morto e loro scioltezza.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Molta testa, autocontrollo e amore del proprio corpo.”
Quali sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano nel praticare il tuo sport?
Essere molto molto pazienti , saper attendere.”
Partecipando a gare di lunghe distanze con tante ore di sport si diventa più pazienti, si è più disposti a rallentare, a fermarsi ad aspettare, si diventa più meditativi non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, sia in famiglia che al lavoro.
Che significato ha per te praticare il tuo sport? Essere corretto con il prossimo.”
Quali sono le sensazioni che sperimenti nello sport?Sensazione di superare se stessi.”

Nelle gare di endurance, di sport di lunghe distanze, l’avversario diventa se stessi, una vera sfida con se stessi, superare eventuali sabotatori interni che remano contro, che ti ostacolano lungo il lungo cammino, lungo le tante ore di sport, sabotatori interni che ti fano cedere, ti sconsigliano di continuare, che ti bloccano la strada.
Quali sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport?Le condizioni atmosferiche per me sono delle difficoltà soprattutto in estate e indispensabile ascoltare il tuo corpo e pian piano conoscerlo.”
Importante sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità e risorse ma anche dei propri limiti, sapere fino a quando si può spingere.
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che ti ostacolano nella pratica del tuo sport?Il caldo.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica, hai rischiato di mollare di fare sport? Mi fa continuare l'amore che io ho per questo sport. Mai mollato.”
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi al tuo sport?Che lo sport è condivisione,  confrontarsi,  crescere insieme.”
Vero lo sport che vogliamo è condivisione della fatica e degli allenamenti, ma anche condivisione di successi, di buone prestazioni, di gioie e soddisfazioni.
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi?Beh direi che in alcuni casi sì. Intendo casi dove lo sport sia ragione di vita dove la figura dello psicologo può aiutare i momenti di crisi.”
Quali sono i prossimi obiettivi, sogni che hai realizzato e da realizzare?Da quando ho iniziato a correre nel mondo delle ultra maratone (da appena un anno), mi sono fissato subito degli obiettivi tra cui il titolo di Campione Italiano di categoria conquistato lo scorso agosto, ora i miei obiettivi sono gara dopo gara migliorare sempre più. Ma come tutti anch'io ho un sogno: quello di far parte della nazionale italiana di ultra.
In effetti diversi atleti hanno questo sogno e proprio nei prossimi giorni alcuni si cimentano in gare per fare ottimi risultati, per farsi notare, per cercare di essere selezionati.
Sei consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti?Sì ne sono consapevole, a volte mi meraviglio di me stesso ma sono anche consapevole e cosciente dei miei limiti.”
Quanto ti senti sicuro, quanto credi in te stesso?Credere in se stesso per me è il fattore più importante, per me è la mia carica migliore!”
Qual è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare?Vedere campioni arrendersi e non stringere i denti.”
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo?Avere tanta fiducia e la consapevolezza che i sacrifici fatti non sono mai inutili.
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?Beh in tanti anni che corro ho conosciuto tanti amici tanti campioni. Il mio idolo nelle ultra è Stefano Velatta.“

In effetti soprattutto l’anno corrente Stefano sta dimostrando di valere nelle ultra distanze, di essere un papabile erede del Re Giorgio Calcaterra e diventa un esempio per tanti ultrarunnner, silenziosamente si presenta alle gare e porta a casa sempre qualcosa di importante, a parte titoli, podi, coppe, medagli, anche tanti incontri, abbracci, sorrisi.
C’è una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci ed impegnarti?
Mi bastano le parole dei miei figli.”

E’ una caratteristica di diversi ultrarunner portare moglie e figli alle gare e farsi aiutare da loro che diventano dei supporter specializzati nelle parole da dire, nelle pietanze da fornirgli al momento più opportuno.
Come hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà?La crisi arriva sempre basta essere forti con sé stessi, le sconfitte a me servono a migliorare sempre più. Grazie mille per questa bellissima opportunità!

Anche questa è una caratteristica di diversi ultrarunner, mettere in conto le crisi e considerare che come arrivano così se ne vanno, basta saperle accogliere, notarle, aggirarle, affrontarle, gestirle, superarle, così come le sconfitte sono relative perché se da una parte non hai raggiunto il tuo obiettivo, dall’altra hai appreso tanto dall’esperienza sportiva di gara e torni a casa più ricco dentro.

Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

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