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giovedì 22 marzo 2018

Valeria Empoli: Finora non mi sono mai spinta oltre il mio limite

Matteo SIMONE 

Per i prossimi Campionati Europei di 24 ore che si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018, la FIDAL ha convocato le seguenti atlete: 

Lorena Brusamento (Gs Gabbi), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Elena Fabiani (Woman Triathlon Italia ASD), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Sara Lavarini (Atl. Leone San Marco Pordenone), Serena Natolini (ASD Valli di Lanzo). Approfondiamo la conoscenza di Valeria attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato ad avvicinarmi a questo sport praticando le gare di corsa campestre con la scuola, ed è proprio li che ho scoperto la mia passione per la corsa.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle?La gara che mi ha trasmesso una grande emozione è stata vincere il Trail del Vesuvio.”

Il 5 giugno 2016. Valeria, con il pettorale n. 1, ha vinto l’Eco Trail del Vesuvio km 30 a San Giuseppe Vesuviano (Na) in 3h34’26”, precedendo Lucia Avolio 3h45’30” e Daniela De Feo (pettorale n. 3) 3h49’09”. Tra gli uomini ha vinto Michele Volpe 2h48’01, precedendo Lionel Melinard 2h54’30” e Giovanni Giordano 2h55’12”. 
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare?L’esperienza che mi ha dato la convinzione che ce la potevo fare  è stata sicuramente riuscire a portare a termine (anche positivamente) la mia prima 'sei ore' di corsa partecipando senza aver mai corso una distanza superiore alla mezza maratona.”

Il 2 luglio 2016, Valeria corre la ‘Sei ore de Conti’, corsa su strada, classificandosi terza donna con 57,130 km, preceduta da Paola Strizzi 59,269 km e la vincitrice Paola Birolo 60,476 km. Tra gli uomini vinse Luca Passamonti 72,103 km, precedendo Alessandro Bruzzi 69,849 km e Nicola Leonelli 69,606 km.  
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Durante una gara Trail sono caduta accidentalmente dentro un fiume e mi sono completamente fatta un bagno in acqua gelata!”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?
Sicuramente praticare questo sport è stato molto utile per scoprire dei lati che finora non conoscevo come quello di essere molto testarda e determinata nel portare a termine ogni competizione o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti di difficoltà o di crisi dove le gambe ti dicono di fermarti.”

Sono importanti scoperte quelle che si fanno attraverso la pratica dell’ultramaratona, ti accorgi di riuscire in imprese e sfide considerate razionalmente impossibili,  ma con l’impegno, convinzione, determinazione riesci a portare a termine e superare eventuali crisi o difficoltà durante il percorso approfondendo la ricchezza delle tue risorse personali ma rispettando sempre i tuoi limiti.
Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Gareggiando ho sicuramente scoperto di possedere tanta forza di volontà e tanta determinazione queste sono le due caratteristiche che posso dire mi contraddistinguono.”
Che significa per te partecipare a una gara sportiva?Partecipare a una competizione sportiva è molto importante per due motivi : ti permette di misurarti e confrontarti con altri atleti di diverso livello (e questo credo che sia fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni); infatti è fin troppo facile non mettersi  mai a confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro motivo è che la gara è il 'banco” di prova per mettere in pratica tutti i sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione. Senza sottovalutare tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.

Importante è l’esperienza che si fa in gara, accanto ad altri atleti che portano in gara i loro pensieri, sensazioni, emozioni, preoccupazioni, gioia e tutti insieme per un momento di fatica, forza, resistenza per avanzare metro dopo metro, chilometro dopo chilometro con leggerezza o pesantezza sempre avanti fino al traguardo per misurarsi con se stessi e con gli altri non solo con il cronometro ma anche con tanto cuore e tanta passione.
Hai sperimentato il limite nelle tue gare?Credo che finora non mi sono mai spinta oltre il mio limite perché credo che sia controproducente per il proprio fisico.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post gara?Mi ritengo una persona molto emotiva ma soprattutto una persona che sente molto la gara soprattutto il pre-gara (non riesco a star ferma, mi allaccio di continuo le scarpe, studio gli avversari) poi una volta partita a correre tutto ciò sparisce e mi diverto!
La gara più estrema o più difficile?Sicuramente le competizioni che ritengo più difficili sono le gare Trail e le Ultra Maratone, perché sottopongono il proprio corpo a uno sforzo prolungato.”
Cosa ti fa continuare a fare sport?Ciò che mi spinge a continuare è vedere la soddisfazione delle persone che mi circondano nel vedermi gareggiare.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?E’ difficile far passare un messaggio per i giovani; infatti io mi rendo conto (essendo anch’io giovane) che ci sono sempre meno giovani che si avvicinano allo sport in generale e questo perché sport significa sacrificio quindi rinuncia. Io credo invece che non è così certo, è vero si deve rinunciare a qualcosa se si vuole far sport però le emozioni e le sensazioni forti che ti trasmette non ha eguali.

L’eventuale sacrificio viene ripagato con le soddisfazioni, l’entusiasmo, l’esperienza che ti permette di fare lo sport da soli o in compagnia e con il sostegno di chi ti sta vicino.
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping?Credo che abusando di queste sostanze vietate ci si fa del male solo a se stessi; migliorando scorrettamente le proprie prestazioni e ottenendo falsi risultati.
Ritieni utile la figura dello psicologo nello sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva?Credo che la figura dello psicologo sportivo  (anche se non ne sono mai fin ora venuta a conoscenza) sia una figura molto importante e utile per uno sportivo; soprattutto nella fase di preparazione alle gare o in alcune fasi di ‘calo’ psicologico che ogni atleta incorre durante la propria carriera sportiva. La figura dello psicologo si può sicuramente inserire positivamente per aiutare l’atleta a migliorare le proprie prestazioni sportive e superare le difficoltà.
Sogni realizzati e da realizzare?
Il sogno più bello che ho realizzato sicuramente è riuscire a correre perché dopo il brutto infortunio al piede i medici mi avevano detto che sicuramente non tornavo più a correre ed invece la mia testardaggine mi ha fatto continuare e non arrendermi! Per il futuro spero di continuare a correre e togliermi delle soddisfazioni soprattutto nell’ambito delle lunghe distanze  che mi stanno veramente piacendo.”

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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