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giovedì 16 agosto 2018

Alberto Busnari, ginnasta: Sogni realizzati la partecipazione a 4 giochi olimpici

Sogni da realizzare magari farne anche un’altra e perché no, vincere anche una medaglia!
Matteo SIMONE 

Alberto Busnari è un ginnasta e la sua specialità è il cavallo con maniglie. Nel 2004 entra a far parte del gruppo dell'aeronautica militare. 

Ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012.
Detiene, con Louis Smith, il Guinness World Record del maggior numero di movimenti Thomas realizzati in un minuto (durante la trasmissione di Canale 5 “Lo Show dei Record”, ha realizzato 50 movimenti Thomas (mulinelli a gambe divaricate) al cavallo con maniglie in un solo minuto di tempo). 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alberto attraverso risposte ad alcune mie domande di un paio di anni fa.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?Mi ha dato la consapevolezza del mio corpo e mi ha insegnato i giusti valori da riportare anche nella vita di tutti i giorni al di fuori dello sport.”

A volte lo sport permette di conoscersi approfonditamente sia a livello corporeo sia a livello mentale nella pratica di movimenti sempre più complessi.
Come hai scelto il tuo sport?Per caso, avevo una sorella più grande di me di quattro anni che già praticava il mio sport e i miei genitori mi hanno iscritto anche a me in palestra.” Cosa ti fa continuare a fare sport? “Mi fa continuare a fare il mio sport la passione e l'amore che provo per lo stesso mentre lo faccio.” Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “No credo che anche quando non sarò più atleta mi piacerebbe rimanere comunque all'interno del mondo dello sport.

Nello sport non bisogna curare solo l’aspetto corporeo, la forza, la resistenza, ma anche l’approccio mentale all'allenamento, alla gara, saper gestire momenti e periodi che vanno dagli allenamenti al momento della gara carico di aspettative, pensieri, preoccupazioni.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare?La difficoltà è che la nostra preparazione che magari è fatta da mesi e mesi di allenamento è finalizzata per una prestazione unica e secca che dura neanche un minuto magari, perciò è fondamentale essere pronti in quel momento sotto l'aspetto fisico ma anche e soprattutto sotto l'aspetto mentale. Le abilità perciò sono sia di carattere fisico (forza, scioltezza, coordinazione) che a livello di concentrazione. Per ciò che riguardano i rischi invece, facendo dei salti o dei movimenti rischiosi il pericolo è di cadere male o sbagliare un esercizio e rischiare cosi di farsi anche seriamente male.”

Certi sport richiedono non solo un’accurata preparazione fisica per sviluppare forza, resistenza, elasticità muscolare, coordinazione ma anche tanta focalizzazione sull'esercizio da svolgere, attivazione ottimale volta a essere allo stesso tempo sereni e attivati sufficientemente per non trascurare nessun aspetto che può essere importante e fondamentale per la riuscita della prestazione.
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara?Nulla in particolare, cerco di mantenere una dieta sana e equilibrata sia prima che dopo la gara.” 
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale?Di solito se sbaglio una gara è perché non sono nella giusta condizione mentale e di concentrazione, basta una piccola distrazione mentre eseguo l'esercizio e posso incappare subito in un errore.” 
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica?A volte di avere delle riserve interiori che non avrei mai pensato di avere dentro.” 
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare?In gara di solito la condizione fisica è abbastanza buona, anzi a volte hai più energia del solito e quindi devi imparare a gestirla bene e indirizzarla nel verso giusto.” 
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento o gara? Di solito cerco sempre di pensare solo a quello che sto facendo o a come devo usare il mio corpo per far sì che un esercizio riesca al meglio.”

Dietro l’atleta c’è sempre un mondo di persone fatto di famiglia, amici, staff, squadra che supportano, sostengono, fanno il team. Nella mente dell’atleta ci sono sempre competizioni da preparare, viaggi da fare, allenamenti, trasferte, gare più o meno importanti.
Cosa e quali persone hanno contribuito nello sport al tuo benessere  o performance?La mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutto sin dall'inizio della mia carriera e qualche amico stretto che ha fatto lo stesso nel mio percorso. Poi chiaramente ci sono le strutture, intese come palestre attrezzate che ti permettono di prepararti al meglio e la stessa Aeronautica Militare che con il suo continuo supporto ci permette di fare la vita che facciamo, fatta di allenamenti, trasferte e gare.” 
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport?Fortunatamente mi hanno sempre aiutato e supportato nello sport che faccio.” 
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con pazienza e con l 'aiuto di persone care che mi sono state vicine.”

Lo sport permette di sperimentare prima di tutto benessere e apprendimento e poi se c’è talento, passione, impegno, motivazione, determinazione anche performance cercando di prendere direzioni che portano a raggiungere mete e obiettivi sfidanti e anche trasformare sogni in realtà come la partecipazione a una olimpiade se poi le partecipazioni sono 4 significa che il talento è elevato la fiducia in  anche e quindi si tratta di spingere ancora un po’ per andare a medaglia.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?La finale olimpica al cavallo con maniglie fatta il 5 agosto 2012, indubbiamente la gara più bella della mia vita.” 
Un’esperienza che ti da la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita?
Fortunatamente ci sono stati diversi momenti all'interno della mia carriera sportiva che mi hanno fatto capire di avercela fatta a fare lo sport che faccio, per esempio in occasione delle mie quattro partecipazioni olimpiche.” 
Sogni realizzati e da realizzare?Sogni realizzati la partecipazione a quattro giochi olimpici, sogni da realizzare magari farne anche un’altra e perché no, vincere anche una medaglia!

Molte volte la componente mentale diventa una marcia in più sia per il benessere che per la performance nell'atleta, una figura di supporto e di allenamento mentale può aiutare a sviluppare consapevolezza di capacità, possibilità e risorse nascoste; può aiutare a essere più sereni e focalizzati sia in allenamento che in gara, può sviluppare più fiducia in sé; può aiutare ad accettare, gestire, affrontare cambiamenti e a essere più resilienti.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport?Lavoro da qualche anno con una mental coach e di sicuro è un esperienza che mi ha aiutato molto nella prestazione sportiva. Il metodo di lavoro che utilizziamo si chiama metodo SFERA.”

Se c’è impegno costante, se c'è passione, se c’è talento, ci si può presentare al momento della gara abbastanza sicuri di sé con la consapevolezza di aver fatto i compiti a casa, di possedere le caratteristiche, capacità, risorse per far bene come si è sempre dimostrato in passato anche se ci sono imprevisti che potrebbero mettere a rischio la prestazione.
Un episodio curioso della tua attività sportiva?Una volta in una gara di coppa del mondo in Scozia, causa problemi tecnici l'aereo che ci doveva portare ha fatto uno scalo tecnico ad Amsterdam e da lì non è più ripartito fino alla mattina dopo. In pratica dovevamo arrivare il pomeriggio prima della gara invece siamo arrivati a Glasgow il giorno stesso della gara, e in pratica dall'aeroporto siamo andati direttamente al palazzetto per gareggiare...fortunatamente la gara poi è andata bene!” 
La tua gara più difficile?La finale al campionato del mondo al cavallo con maniglie del 2013. Arrivavo da un primo posto nelle qualificazioni, quindi l'avvicinamento alla finale è stato difficile, poi però fortunatamente la gara è andata bene.”

E’ importante essere integri, presentarsi agli allenamenti e alle gare in salute e corretti e tornare sempre a casa con la coscienza a posto portando dietro di sé sempre un’esperienza che arricchisce qualsiasi risultato si abbia ottenuto per non inquinare se stessi, corpo e mente.
Hai rischiato di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliare il doping?
No, mai avuto casi di doping in carriera. Consiglio semplicemente di provare a dare il meglio di se stessi tutti i giorni, dagli allenamenti alle gare, per quello che si ha dentro, e che si diventi un campione o meno l'importante è sapere e essere consapevoli di aver dato tutto quello che si ha, così qualsiasi risultato positivo o negativo che si ottiene lo si prende e lo si porta a casa senza che ci siano mai dei rimpianti.”

E’ importante essere sempre pronti a cavalcare l’onda del cambiamento con le risorse residue, rimodulando i propri obiettivi momentaneamente, con fiducia e riprendendo un passo alla volta senza fretta.
Hai mai rischiato per infortuni o altro di smettere di essere atleta?Sì, due anni fa quando mi sono strappato un adduttore in gara ai Campionati del Mondo. E’ stato un brutto infortunio e arrivato comunque già a 36 anni, all'inizio non è stato facile poi fortunatamente mi sono rimesso in piedi e sono andato avanti nella mia attività.” 
Potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In quali fasi?Sono seguito da una mental coach e la trovo una esperienza utile. Ogni fase è diversa e importante allo stesso tempo.”

Lo sport è un’opportunità per tutti, grandi e piccoli, soprattutto per i ragazzi è un
addestramento alla vita, una possibilità per apprendere la conoscenza del proprio corpo, un modo per aggregarsi agli altri, per condividere movimento, fatica, gioie e soddisfazioni, per apprendere dall’esperienza.
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport?In generale fare sport fa bene, ti aiuta a crescere meglio e con dei valori importanti che poi ti puoi ritrovare anche nella vita normale. E in più si possono fare esperienze bellissime come girare il mondo o conoscere persone nuove e magari crearsi delle amicizie che possono durare anche tutta una vita.”

Un’intervista ad Alberto è riportata nel mio libro “Sogni olimpici Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione di: Sonia De Leonardis. 

Matteo SIMONE 

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