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sabato 13 ottobre 2018

Intervista doppia a due maratonete, Eleonora Bazzoni e Fabiola Desideri

Fabiola: “Sono seguita da anni dalla fortissima atleta Eleonora Bazzoni.”
Matteo Simone Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it

Lo sport permette di conoscere, approfondire, apprezzare, accettare la ciclicità della vita come le salite e le discese, la tristezza e la felicità, il pianto e il sorriso, la vittoria e la sconfitta.

Tutto ha un senso, tutto come arriva così passa, importante è l’esperienza che si fa e dalla quale si apprende sempre. Di seguito Eleonora e Fabiola raccontano la loro esperienza di maratonete rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre una comune sportiva? Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?
Eleonora:Si un giorno mi son sentita nel mio piccolo una campionessa, quando ho vinto il titolo italiano di mezza maratona categoria promessa nel 2009Sin da piccola seguivo mio fratello alle gare e già a sei anni avrei voluto iniziare a correre ma il campo era distante e per varie problematiche ho iniziato a frequentare il campo di atletica all’età di 10 anni…nel frattempo mi bastava trovare davanti a me un rettilineo per correre e improvvisare delle gare con mia madre, ex velocista e saltatrice, e con mio fratello orientato invece al mezzofondo/fondo.”
Fabiola:Mi sento una comune sportiva, ho iniziato dalle scuole medie con l’atletica, praticavo gli 800 e 1500 in pista con ottimi risultati a livello regionale, poi ho smesso al terzo anno di ragioneria perché rimandata ad una materia, mio madre pensava che per correre trascuravo la scuola. Ho ripreso all'età di 38 anni facendo già da subito ottimo risultati, la mia vita ora è dedicata oltre che alla mia famiglia anche a questo sport che amo.”

Se frequenti talenti la strada per diventare campione è più facile, gli insegnamenti di chi ti sta vicino vengono assorbiti come spugne, poi maturando tocca a te decidere cosa è bene per te e come esprimersi al meglio e raggiungere obiettivi ambiti.
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci, integratori?
Eleonora:Non seguo una dieta particolare, evito solo i fritti e le bibite gassate i giorni prima delle gare, per il resto la mattina della gara faccio una normale colazione a base di latte di soia con orzo, biscotti o fette biscottate con marmellata fatta in casa e dopo la gara generalmente mi concedo un bel pranzetto e perché no anche una buona coca cola.”
Fabiola: Seguo un alimentazione normale facendo a meno di fritti e grassi, non uso ne farmaci e ne integratori, non ne sento la necessità.”
Quali persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?
Eleonora:Sicuramente in primis i miei genitori che mi hanno sempre invogliata e son stati sempre disponibili a sostenermi in questo sport e ovviamente un ruolo fondamentale l’hanno svolto i miei allenatori Patrizia Mossa, una mia allenatrice sarda che mi ha fatta appassionare a questo sport e ora Fabrizio Adamo sempre pronto ad aiutarmi nei lavori e sostenermi.”
Fabiola: Sono seguita da anni dalla fortissima atleta Eleonora Bazzoni, con lei sono riuscita a portare a termine la maratona di Ravenna in 2.58 e vincere per due volte la costiera Amalfitana ultramaraton. I miei famigliari sono felici per me e mio marito mi sostiene molto, insieme ai miei figli.”

Importantissimo avere figure di riferimento che ti sostengono che ti danno dritte ed insegnamenti fondamentali ed essenziali, che intuiscono capacità e risorse.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
Eleonora:Di diverse gare ho un bellissimo ricordo, sicuramente quando ho vestito la maglia della nazionale in Francia facendo anche il mio personale sulla mezza, per di più senza una preparazione mirata per la mezza ma quella maglia mi diede una grande carica.”
Fabiola:Ho sperimentato una ultramaratona, la 100km del Passatore, seguita dal grande atleta marco Boffo dove sono riuscita a compiere l'impresa in 9 ore 11 minuti classificandomi al 5° posto assoluto e 2^ italiana, questa è stata la mia più bella gara fatta.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale?
Eleonora:Raramente mi succede di ritirarmi, non è mai successo  in seguito a condizioni ambientali, forse qualche volta da piccola perché ero tanto ansiosa e mi capitava spesso di stare male in gara, invece diverse son state le prestazioni non ottimali, quelle nelle quali non riesco a dar il massimo.
Spesso mi faccio influenzare dagli allenamenti svolti  e magari se qualcosa non va alla perfezione parto per la gara senza convinzione e si sa che già associando la gara a qualcosa di negativo non potrà andar benissimo.”
Fabiola:Non soffro particolarmente le condizioni climatiche, quando gareggio mi concentro solo su me stessa e dimentico se fa caldo o freddo.”

La competizione non è solo forza e resistenza ma anche tanta testa, tanta sensibilità tanti pensieri e preoccupazioni, tante pressioni, tante aspettative, dubbi e certezze. C’è un mondo dietro la facciata dell’atleta, dietro le prestazioni, dietro le vittorie, un mondo fatto di esperienza e di crescita personale anche attraverso lo sport.
Quale può essere un tuo messaggio per avvicinare i ragazzi a questo sport fatto di fatica, impegno, sudore, sofferenze?
Eleonora:L’atletica è come una seme, se lo annaffi, lo curi la pianta sorgerà, se hai buona volontà, costanza è uno sport che ti darà tante soddisfazioni e ti aiuterà a superare i tuoi limiti anche nella vita!”
Fabiola:Ho due figli maschi e o cercato di indicargli la strada della corsa ma purtroppo è durato poco perché hanno scelto il calcio.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Qual è un tuo messaggio per sconsigliarne l’uso?
Eleonora:La vita vale molto di più di una performance.”
Fabiola: “Non ho mai usato doping e odio chi lo fa.”
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti dell’attività sportiva?
Eleonora:Si penso sia utile, specialmente per chi pratica uno sport a livello professionistico in quanto spesso si hanno pressioni che sicuramente non son facili da gestire e superare da soli.”
Fabiola:Ritengo utile la figura dello psicologo per chi non affronta con serenità questo sport. A chi pensa di doparsi per portare a casa un prosciutto, a queste persone ci vorrebbe davvero un aiuto.”
Prossimi obiettivi? Quali sogni che hai realizzato e quali sono da realizzare?
Eleonora:Ho realizzato il sogno di vincere un titolo italiano e di vestire la maglia della nazionale, è stata una grossa emozione. Sogni? Spero di migliorarmi ancora, non dico altro!”
Fabiola:Spero di continuare ancora a correre e programmare altre gare a piccoli passi, per continuare nel mio sogno ancora a lungo. I miei sogni sono stati quello di aver vinto tante gare, due ultramaratone di 6 ore, finire la 100km con un ottimo crono e continuare ad allenarmi per vincere ancora.

Nella mente degli atleti ci sono tanti sogni da trasformare in realtà, tanti obiettivi più o meno prossimi da raggiungere per cercare di fare sempre di più e meglio. Se alzi gradualmente l’asticella e fai le cose con criterio affiancata da persone esperte e competenti non può che accrescere l’autoefficacia, ti senti sempre più sicura di far bene e meglio la volta successiva.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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