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martedì 27 novembre 2018

Alessandro Giuliani, Trail Running: Posso continuamente superare i miei limiti


Lo sport permette di mettersi in gioco, di scoprire di possedere capacità e risorse, di incontrare persone in carne ed ossa, di raggiungere obiettivi sfidanti con impegno e determinazione. 

Alessandro che pratica Trail Running, appartenente alla squadra Tana dei Lupi, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito campione nello sport? Qual è la gara della tua vita?Mi sono sentito campione quando sono arrivato terzo al Campionato Italiano di Agility Dog, sesto al Mondiale di Agility Dog e ho vinto due argenti ai Dog Olympic Games. La gara della mia vita, ad oggi, rimane La Maratonina dei 3 Comuni (Nepi-Civita Castellana-Castel Sant'Elia) del 2006 dove ottenni un risultato cronometrico che superò le mie migliori previsioni, ma anche la Sora San Casto Sky Trail del 2015 dove mi divertii molto, provando grandi sensazioni.”

lunedì 26 novembre 2018

Campionati Italiani Maratona: Luca Parisi 3° e record personale 02h22’51″


Il keniano Wilfred Kipkosgei Murgor è il vincitore assoluto della XX^ Maratona di Ravenna in 2h12'36" precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.

L’etiope Aberu Ayana Mulisa ha vinto la Maratona Femminile in 02h36’32″ precedendo la croata Nikolina Stepan in 02h48’07” e la lituana Ruta Simkunaite 02h58’38″ e battendo il record della corsa che era di Catherine Bertone in 02h39’19″ nel 2015.

Ipnosi ed E.M.D.R. (Eye movement desensitization and reprocessing) con atleti

Dr. Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
INTRODUZIONE

La mia intenzione è di presentare un modello di intervento in psicologia dello sport che ho definito con l’acronimo O.R.A.: Obiettivi, Risorse ed Autoefficacia utilizzando tecniche di psicoterapia della gestalt, il protocollo EMDR adattato alle prestazioni di picco e l’Ipnosi Eriksoniana.

Essendo io stesso un atleta ed avendo avuto l’opportunità di fare un esperienza/stage di circa 4 mesi presso un Centro Sportivo di atleti professionisti continuando tutt’ora a seguirne alcuni, ho potuto rendermi conto che per loro è importante essenzialmente un lavoro di definizione degli obiettivi dal quale partire per individuare le risorse occorrenti per raggiungerli attraverso l’EMDR. 

Dietro lo sport c’è fatica e impegno, pensieri e dubbi, sfide e sogni da realizzare

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it


Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di riuscire in qualcosa; lo sport incrementa la Resilienza.

Bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, rimodulare gli obiettivi in base alle proprie condizioni fisiche attuali. L’esperienza serve per andare avanti con pazienza, un passo alla volta, con consapevolezza e rispettando i propri limiti.
La passione per uno sport permette di sperimentarsi, condurre un sano stile di vita. Lo sport aiuta a elaborare situazioni e problemi, aiuta a trovare soluzioni, a progettare.

domenica 25 novembre 2018

Trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili


Si può uscire da ogni tunnel con fiducia e gradualità, con piccoli movimenti un passo alla volta, con le risorse residue cavalcando l’onda del cambiamento, continuando ad approfondire la conoscenza del proprio corpo e della propria mente.
Tenacia, determinazione, resilienza accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il percorso. La persona resiliente ricerca strategie creative di fronte alle difficoltà, possiede autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni familiari e amicali.
Lo sport fa sperimentare benessere e anche performance; incrementa fiducia in sé, consapevolezza delle proprie possibilità, capacità e limiti; sviluppa resilienza per attraversare periodi anche molto difficili trovando sempre strade per uscire da gallerie e tunnel, più forti e motivati di prima.

lunedì 19 novembre 2018

Francesca Ciano, pallavolo: Dopo ogni sconfitta sono sempre lì, in palestra ad allenarmi

Mi piacerebbe poter vincere il campionato di Prima Divisione

Lo sport è come un treno che porta sempre più lontani attraverso l’impegno costante e apprendendo sempre dalla palestra dello sport praticato in squadra. Di seguito Francesca Ciano, schiacciatrice, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?Ho iniziato a giocare a pallavolo all’età di 12 anni. Ho iniziato ad allenarmi e a giocare in Under 13 fino ad arrivare ad allenarmi e giocare nella squadra di Prima Divisione della Società della città nella quale sono nata. Nel tempo mi sono stati assegnati diversi ruoli: sono stata palleggiatrice, schiacciatore/opposto fino ad arrivare a giocare come schiacciatore/banda. Durante il mio percorso ho svolto più campionati contemporaneamente e questa esperienza ha contributo molto al mio sviluppo come atleta.”

giovedì 15 novembre 2018

Lorena Brusamento, ultramaratoneta: Non esiste un limite a ciò che si può fare

Matteo SIMONE 

Il 3 novembre 2018 si è svolta la 2^ edizione della 100 Km del Val di Noto da Ragusa a Noto.

L’ultramaratona è stata vinta da Federico Borlenghi in 8h03’50” che ha preceduto Enrico Maggiola 8h30’14” e Rapisarda Carmelo 9h00’03”.
Lorena Brusamento è arrivata prima delle donne in 9h29’52” precedendo Elisa Benvenuti 9h49’31”, Maria Alessandra Galioto 10h 04’00” e Lara La Pera.
Di seguito approfondiamo la conoscenza della vincitrice attraverso risposte ad alcune mie domande.

Luca Parisi, maratoneta e ultrarunner: Ancora non ho fatto la gara della mia vita

Matteo SIMONE 

La XX^ Maratona di Ravenna Città D'arte è stata vinta dal keniano Wilfred Kipkosgei Murgor in 2h12'36" precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.

La gara femminile è stata vinta dall’etiope Aberu Ayana Mulisa in 02h36’32″ precedendo la croata Nikolina Stepan in 02h48’07” e la lituana Ruta Simkunaite 02h58’38″ e battendo il record della corsa che era di Catherine Bertone in 02h39’19″ nel 2015.
Essendo valida quale Campionato Italiano di Maratona, il titolo maschile è arrivato al 4° assoluto, il siciliano Alessio Terrasi in 02h19’14″ che facendo una grande gara in progressione ha battuto in volata Francesco Bona 02’h19’28″ che aveva migliori tempi di accredito. In terza posizione si è classificato Luca Parisi con la sua miglior prestazione in maratona 02h22’51″.

Cosa c'è dietro una maratona? Un fiume di pensieri, sensazioni, emozioni


Cosa c'è dietro una maratona? Un fiume di pensieri, sensazioni, emozioni, allenamenti, preparazione, incertezze. Un obiettivo, una sfida, una pianificazione minuziosa, un'attenzione al minimo dettaglio.

Incontri, confronti, tensioni, pressioni. Esperienze uniche, dense, forti, intense. Paure, insicurezze, consapevolezze.
Lo sport aggrega, rende felici, permette di prendersi cura di se stessi, di sperimentare benessere e di raggiungere gradualmente obiettivi importanti come portare a termine una maratona o vincerla. Lo sport diventa una medicina naturale per il corpo, la mente e per l’anima, si tratta di volersi bene facendo sport e apprezzarsi per quello che si riesce a fare.

Sali sul treno dello Sport, together is much better


E’ sempre il momento per mettersi in moto, per iniziare a fare sport, iniziare a incontrare gente in carne e ossa e allenarsi insieme, incontrarsi, darsi un appuntamento e un ritrovo per partire per un allenamento o per andare insieme ad una gara, questo è lo sport che vogliamo.

Si porta a casa sempre qualcosa, fatica condivisa, abbracci e sorrisi, nuove consapevolezze delle proprie capacità e propri limiti, medaglie di partecipazione, pacchi gara, panni sporchi, podi, vittorie, Best Performance e tanto altro.
Non restare immobile, prova ad abbandonare la tua zona di confort, è sempre il momento giusto per iniziare, non aspettare il momento migliore, sali sul treno dello Sport, entra nei gruppi whatsap, facebook, mailing list, scegli il tuo sport, il tuo allenamento, la tua gara, il tuo evento, partecipa con i tuoi tempi e modalità.

In tanti hanno vinto la Maratona di Ravenna 2018 oltre a Murgor e Mulisa

Matteo SIMONE
 

Grande weekend di sport e relazioni a Ravenna a dimostrazione che la maratona è uno sport di fatica che avvicina persone, culture e mondi. 

Chi ha vinto la XX^ Maratona di Ravenna Città D'arte? In tanti hanno vinto.
Ha vinto il keniano Wilfred Kipkosgei Murgor, vincitore assoluto in 2h12'36" precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.
Ha vinto l’etiope Aberu Ayana Mulysa la Maratona Femminile in 02h36’32″ precedendo la croata Nikolina Stepan in 02h48’07” e la lituana Ruta Simkunaite 02h58’38″ e battendo il record della corsa che era di Catherine Bertone in 02h39’19″ nel 2015.

martedì 13 novembre 2018

La Carta di Toronto per l’Attività Fisica e l'importanza dello stile di vita attivo

Psicologo, Psicoterapeuta

Ringrazio Giuseppe Di Summa per avermi rivolto interessanti e stimolanti domande che riporto di seguito con a seguito le mie risposte.
L’attività fisica promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.
L’attività fisica promuove il benessere, lo sperimento sulla mia persona e sulle persone con le quali mi relaziono. Il benessere significa stare bene, soddisfatti, sentirsi bene, capaci, stare in forma, sapersi relazionare. Si tratta di una salute fisica e mentale, perché fisico e mente sono in relazione, corpo e mente funzionano insieme, sono alleati, se sta bene l’uno l’altro sta meglio, le due parti hanno bisogno di sperimentare benessere insieme, se sei disposto a metterti in movimento sei più propenso ad affrontare problemi, situazioni, persone. Ti senti più sicuro, coraggioso, fiducioso.

mercoledì 7 novembre 2018

Federico Borlenghi e Lorena Brusamento vincono la 100 km del Val di Noto 2018

Matteo SIMONE 

Si è svolta il 3 novembre la 2^ edizione della 100 Km del Val di Noto da Ragusa a Noto, individuale e a staffetta, gara valida come Campionato Nazionale 100 km ACSI. 

L’ultramaratona è stata vinta da Federico Borlenghi in 8h03’50” che ha preceduto Enrico Maggiola 8h30’14” e Rapisarda Carmelo 9h00’03”. 
La gara femminile è stata vinta da Lorena Brusamento in 9h29’52” che ha preceduto Elisa Benvenuti 9h49’31”, Maria Alessandra Galioto 10h 04’00” e Lara La Pera.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei vincitori attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Federico Borlenghi (Triathlon Cremona Stradivari)
Cosa ti motiva ad essere ultramaratoneta?La gioia di correre, conoscere persone nuove e sfidare sempre me stesso.” 

Pamela Guidotti, ultrarunner: La nostra forza di volontà ci può portare ovunque

Cerco di divertirmi senza farmi condizionare troppo dal cronometro

Si fa sempre in tempo per iniziare a praticare uno sport e accorgersi dei benefici che se ne ricavano a livello di sensazioni fisiche e mentali. Di seguito Pamela racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso per diventare un atleta?Ho iniziato correndo per 3-4 Km 2/3 volte a settimana per poi aumentare gradualmente sia nei km, sia nella velocità. Adesso dopo 4 anni mi alleno 5/6 volte a settimana.”

Con il tempo la pratica dello sport permette di sperimentare sia benessere che performance e la pratica di uno sport in compagnia è molto meglio nella condivisione della fatica e delle gioie: Chi contribuisce alla tua performance?Io e mio marito.” Qual è stata la gara più difficile?La maratona del Mugello 2018 che alla fine non ho concluso ma ho deciso di accontentarmi del traguardo dei 30 km. Troppo caldo e troppa sete che non riuscivo più a gestire.”

martedì 6 novembre 2018

La ciclicità dello Sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi

Matteo SIMONE 

Cosa c'è dietro lo sport? 

Tanta passione, allenamenti, incontri, fatica, aggregazione, tante decisioni, presenza, attenzione, focalizzazione.
Squadre, gruppi, associazioni. 
Daje con lo sport! Per assaporare la ciclicità dello Sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e congedi, attivazione e rilassamento, tensione e relax. Importante è essere sempre pronti e sviluppare tanta consapevolezza, fidarsi di se stessi e di qualcun altro e sviluppare tanta resilienza.
Lo sport è una metafora della vita, c’è la crisi e soluzione senza darsi per sconfitti ma accettando e cambiando il corso degli eventi con fiducia e resilienza uscendone fuori sempre più rafforzati.

Passa l'attesa, passa la fatica, rimangono sensazioni ed emozioni intense e significative


La passione per uno sport permette di condurre uno stile di vita fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire. Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in sé, con impegno, motivazione, passione e determinazione.
Lo sport incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di riuscire in qualcosa. E’ importante valutare momento per momento se quello che si sta facendo è in linea con il proprio desiderio e il proprio bisogno. Bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, rimodulare gli obiettivi in base alle proprie condizioni fisiche attuali.

Sono aperte le iscrizioni per il convegno “Movimento, sport e salute”


Psicologo, Psicoterapeuta

Sono aperte le iscrizioni per il convegno “Movimento, sport e salute” che si terrà il prossimo 14 novembre ore 10.30 presso l'Istituto Superiore di Sanità - Aula Pocchiari, con ingresso da Viale Regina Elena 299. Per iscriversi apposito modulo on line https://ebook.iss.it/
Il convegno vuole essere un momento di confronto tra tutti gli attori che a diverso titolo si occupano di promozione dell’attività fisica, del movimento e dello sport, temi di forte impatto sulla salute pubblica e sulla qualità della vita, che richiedono l’impegno congiunto di istituzioni e organizzazioni sanitarie e non sanitarie, secondo un approccio intersettoriale e multistakeholder.

Se si vuole ottenere qualcosa, nella vita o nello sport, bisogna crederci

Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

L’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015 adotta il seguente documento risultante dal vertice delle Nazioni Unite per l’adozione dell’agenda dello sviluppo post 2015: Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.


Tra i vari punti è interessante il numero 37: 
Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità.”

Lo sport permette di mettersi alla prova, di organizzarsi per praticare un’attività sportiva con passione e motivazione, pianificare allenamenti e gare per arrivare pronti e preparati alla partenza, costruire obiettivi e mete difficili, sfidanti ma raggiungibili.

Marco Jannì, trequartista: Spero che la mia squadra di promozione vinca il campionato

Matteo SIMONE

Lo sport permette di individuare direzioni e obiettivi da raggiungere fidandosi di se stessi, credendoci,  impegnandosi, superando imprevisti lungo il percorso. 

Di seguito Marco racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Sì, quando raggiungevo degli obiettivi, anche se poi me ne fissavo altri.”

Bisogna essere sempre resilienti, avere un piano B, rimodulare mete e obiettivi iin base alle risorse residue del momento con motivazione, passione ed entusiasmo.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a 9 anni e ho girato tante squadre, fino ad arrivare in serie d.”

Lo sport, a volte, si incontra per caso da piccoli e poi si decide se continuare o meno, se cambiare sport o squadra.
La gara della tua vita? La gara più difficile?L'ultima di campionato di serie d quando debuttai. Mentre la più difficile è stata quando stavo con i giovanissimi di una squadra regionale e giocai contro una squadra di giovanissimi nazionali.”

domenica 4 novembre 2018

Camminata veloce con Ruggiero Graniero e gli Amici del Cammino


A Barletta si cammina velocemente con Ruggiero Graniero e gli Amici del Cammino, per informazioni asd.amicidelcammino.barletta@gmail.com Ho conosciuto Ruggiero in una camminata da lui organizzata a Barletta, di seguito racconta la sua esperienza di atleta e in particolare di camminatore rispondendo ad alcune mie domande: Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato a giocare a calcio, poi ho smesso causa lavoro e ho iniziato un po’ di anni dopo a correre.” Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi?Lo sport aiuta a relazionarsi con la società.”

Molto solare Ruggiero, si prodiga per gli altri e personalmente ho potuto constatare e apprezzare il suo senso di accoglienza e ospitalità in occasione di una camminata serale: Quali caratteristiche, qualità, risorse hai dimostrato di possedere? Sono una persona che ama vedere gli altri vincere, le mie risorse organizzative si sono rivelate ottime.” Ti va di descrivere un episodio divertente o difficile della tua attività sportiva?Divertente è stato quello di concludere una gara con un amico. Difficile quello di concludere la 6 ore di Curinga.”

Lo sport contagia, confonde, fa perdere il senso del tempo

Psicologo, Psicoterapeuta

Abbiamo una certa età e non molliamo ma ecco che si fanno avanti le nuove leve; tocca lasciare spazio a bimbi e ragazzi, hanno tante energie da spendere e una vita intera da affrontare e con lo sport hanno una marcia in più.  Portatiamoli nei parchi, nei campi, per la strada non teniamoli in zona di troppo confort.
In effetti non c'è un'età per scendere dal treno dello Sport, se si è stanchi si può rallentare, non bisogna dar conto a nessuno se non a se stesso, si può arrivare ultimi ma sarai sempre acclamato, decidi tu quando scendere.

Al cross di Tor Tre Teste 2018 vincono Alexander Ciumacov e Flavia Ferrari

Prova valida quale Campionato Regionale ASI di Cross

Ciumacov Alexander della Running Club Futura è il primo degli atleti a tagliare il traguardo dopo 6 km di cross in 19’35” precedendo l’amico di squadra Nicolas Pavoni 19’40” e Luca Tassarotti della Smacliberty 20’02”, giù dal podio Gabriele Caroli, della Running Club Futura 20’06”.

Flavia Ferrari dell’Atletica Studentensca Rieti è la prima delle donne a tagliare il traguardo in 22’42” precedendo Marta Castelli dell’ACSI Italia Atletica 23’26” e Antonella Faiola della Romatletica Footworks 23’42” mentre Giovanna Ugania dell’Old Stars Ostia si accontenta del 4° posto ma vince il titolo di Campionessa Regionale di Cross ASI 23’57”, in 5^ posizione si classifica Aneta Kazmarek del Lemiesz Team 24’26”, atleta nazionale polacca due volte medaglia d'argento ai Campionati Europei Indoor (2002 e 2007) nella 4x400.

Donatella Cuomo: Mia figlia dice che il mio sorriso è splendente da quando corro!

Matteo SIMONE

Insieme è sempre meglio, Donatella oltre a essere runner e maratoneta è anche una grande guida di atleti con disabilità visiva in allenamenti e in gara.

Donatella di seguito racconta la sua esperienza sportiva attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi sono sentita campionessa in una gara dove sono arrivata 1^ di categoria.

Prima o poi si porta a casa qualcosa oltre a sperimentare tanto benessere attraverso lo sport, a volte si riesce ad andare in premiazioni per sperimentare sensazioni ed emozioni intense e piacevoli che continuano ad alimentare la voglia di impegnarsi e allenarsi.

sabato 3 novembre 2018

Lo sport permette di conoscere se stessi

Matteo SIMONE

E’ importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. E’ necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili.

Quello che si sperimenta nello sport, in genere poi si riesce a trasferire nella vita quotidiana, la determinazione sperimentata diventa un aspetto che può essere utile in altri aspetti della vita.
Lo sport fa apprezzare albe e tramonti, mari e laghi, parchi e strade, partenze e arrivi, solitudine e compagnia. Possiamo scegliere la direzione che vogliamo e mobilitare le energie per andare verso un maggior benessere, verso mete e obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, cercando di trasformare sogni in realtà e se non ci riusciamo sorridiamo e riproviamo in modo diverso apprendendo dall'esperienza e non isolandoci in una zona di troppo confort.