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domenica 3 febbraio 2019

L’8 marzo presso “Caffettiamo?” è stato presentato il libro "Lo sport delle donne"

Donne sempre più determinate, competitive e resilienti

L’8 marzo ore 18.30 a Roma via Olevano Romano 35-37, presso il bar Caffettiamo, è stato presentato il libro "Lo sport delle donne" dedicato a tutte le donne. 

Un libro che tratta di donne che scoprono lo sport e che sono o lo diventano grazie anche allo sport sempre più determinate e resilienti fino a sfidare uomini, alcune vincono gare arrivando prima degli uomini, un grazie a tutte le donne che hanno collaborato alla stesura di questo libro con le loro testimonianza e racconti.
Moderatrice dell'evento sarà l'ingegnere e atleta Alessandra Penna, inoltre saranno presenti, per testimoniare le loro esperienze descritte nel libro, le atlete Francesca Boldrini, Elisa Tempestini, Anna Giunchi, Cecilia Polci.
Tanti i concetti che esprime Alessandra, l’importanza dello stabilire obiettivi da raggiungere che permette di allenarsi bene e seriamente, la passione nel fare le cose, se una cosa piace veramente il tempo si trova: Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua performance?Lo sport mi fa sentire sempre bene, dopo una giornata stressante, un allenamento mi rende sempre felice e mi da una bellissima sensazione di benessere. Lo stesso quando gareggio, la stessa preparazione della gara mi rende entusiasta e tutte le emozioni che ogni volta provo e il divertimento con gli amici mi spingono a voler raggiungere sempre nuovi piccoli traguardi personali.”

Sempre più le donne stanno dimostrando di essere fortissime atlete e nelle gare di endurance competono anche con gli uomini con tanta grinta e forza. Lo sport permette di sperimentare la resilienza, non mollare mai, andare avanti e continuare per portare a termine la propria impresa, la propria sfida personale; per alzare gradualmente l’asticella e affrontare gradualmente situazioni sportive o della vita quotidiana sempre più difficili.
Si apprende dalle esperienze, superare momenti difficili aiuta ad andare avanti, se ce l’hai fatta una volta, ce la farai anche una seconda volta. Interessanti le parole di Elisa Tempestini: Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport?Lo sport è lo strumento per il benessere sia fisico e mentale, e che ti aiuta a superare ogni ostacolo!Cosa pensano i familiari e gli amici della tua attività sportiva?I miei familiari mi hanno sempre sostenuto a raggiungere i miei traguardi.” Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Sono tanti gli episodi, specie quando si corre in gruppo, si sviluppano molte idee, una di queste, è stata la nascita del Trofeo città di Nettuno, la corsa che io organizzo ormai da 10 anni, e ne sono orgogliosa, perchè autofinanzio la mia associazione sportiva per disabili SPIRAGLI DI LUCE!”
https://www.youtube.com/watch?v=ao98gMQKhNk


Dalle tante testimonianze emerge che lo sport allena non solo il fisico ma anche la mente, interessante la testimonianza di Marianna Romano: Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua performance?Lo sport è la mia fonte di felicità pura, mi ha reso una persona migliore, capace di portare a termine imprese importanti, capace di sopportare il dolore e il sacrificio, meno paurosa di tutto.”

Quello che affiora da tante interviste è che lo sort influisce posivitamente sull’umore e sulla salute fisica e mentale, interessanti le parole di Francesca Boldrini.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi approccio sempre con grande umiltà al podismo, tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente gratificanti da farmi sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei occhi!” Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua performance?Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi  sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”

I benefici dello sport sono tanti in termini di autoefficacia, di sensazioni fisiche, di stile di vita salutare. Interessante è la testimonianza di Desiré: Quali sono le capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere?Non pensavo di essere così determinata. Tutt’ora faccio fatica a farci caso, perché ho sempre pensato di essere la classica ragazza che si accontenta di quello che ha sotto il naso e non fa nulla per cambiare la situazione. Invece un anno fa ho deciso di iniziare a correre, seguire un percorso, iniziare una dieta per liberarmi dei kg di troppo che mi facevano stare male psicologicamente, iniziare a lavorare per dimostrare che posso farcela da sola e continuare a studiare cinese cercando di portare a termine i miei obiettivi.”

Desirè ora sa che se vuole può, lo ha sperimentato con la corsa, con lo studio, sa che se ci sono periodi bui si può sempre uscire, non ci sono tunnel infiniti.

La pratica dello sport permette di superare barriere e limiti fisici e mentali, a tal proposito sono interessanti le parole di Antonietta Giambuzzi: Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “La squadra è fondamentale. Sapere che altri stanno messi come te, che escono con la pioggia o con il caldo torrido per fare i tuoi stessi lavori è sicuramente un grande stimolo a non mollare.”

Un volume che tratta anche di donne che iniziano a correre e poi vengono catturate dalla corsa, sempre più gare e più lunghe, la mezza maratona, la maratona, come ciliegie, una tira l’altra. Interessante la testimonianza di Matilde Staffa: Qual è stato il tuo percorso per diventare un’atleta?Non c’è stato un vero percorso, tutto è iniziato per gioco! Ho sempre frequentato la palestra ma mai con una passione esagerata, poi ho provato anche il nuoto ma non era per me, poi per caso ho iniziato a corricchiare a e piano piano km dopo km ho iniziato ad amare la corsa! Uno sport che mi piacerebbe praticare oltre al fitness e al running è il tennis!”

Lo sport diventa una scuola di vita, la corsa diventa una compagna di esperienze ed è difficile disfarsene, aiuta tanto nei momenti difficili, ti fa sperimentare gioie, ti fa comprendere come superare momenti difficili, diventa un caro alleato. Ciò emerge anche dalle parole di Anna Giunchi: Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per farli avvicinare a uno sport?Sport è filosofia di vita, educazione. La fatica ripaga sempre anche se, al momento, è difficile da sopportare. Se ci si abitua a questo genere di ‘sofferenza’, tutto il resto appare come solo un gioco, e riesce con estrema facilità.”

Raggiungere traguardi importanti diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo ambito, la ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere qualcosa che si desidera.
E’ interessante l’intervista doppia a due amiche atlete: Maria Chiara Parigi e Cecilia Polci: Hai un sogno nel cassetto? Maria Chiara: “Il mio sogno è di vedere più possibile il mondo con tutti i suoi angoli, anche i più remoti, camminando e correndo!” Cecilia: “Beh, credo che ognuno di noi ce lo abbia, diciamo che mi piacerebbe moltissimo fare il Tor de Géants, ma se devo dire veramente quale sia il mio sogno, eh, sarebbe poter indossare la maglia della nazionale con lei, Maria Chiara Parigi. Maria Chiara non è solo un’amica, direi più una sorella del trail, è lei che mi ha insegnato tutto, che mi ha fatto tornare la voglia di correre, nei momenti bui, compagna di mille avventure ma soprattutto disavventure. La sua telefonata di quel famoso venerdì rimarrà nel mio cuore sempre, così come la gara della Maddalena in cui lei mi ha regalato una gara fianco a fianco e un podio assieme. Credo che vestire i colori dell’Italia sia il sogno di tutti, ecco io come sempre ci metto il carico da novanta, come si dice dalle mie parti, e vorrei poterla indossare fianco a fianco a lei e magari arrivare anche lì mano nella mano. Sono esagerata eh?? Ma in fondo un sogno è un sogno e mi piace viverlo così, sulla scia dei momenti magici che questo sport in sua compagnia mi regala!”

Interessante è la testimonianza di Eleonora Bazzoni: In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?Credo che lo sport abbia contribuito al mio benessere sia fisico che psichico, fisico perché dopo la fatica si ha sempre una sensazione di benessere e psichico perché mi aiuta a sfogarmi, un ottimo antistress, la corsa se in solitudine mi permette di riflettere sulle varie problematiche da affrontare. Penso che l’arma vincente delle performance sia tanta buona volontà, costanza e amore per ciò che si pratica.”


Nel volume sono riportate storie di atlete della Nazionale Italiana quale Francesca Canepa, sempre pronta a gareggiare e a rappresentare l’Italia in gare considerate estreme per lunghezza chilometrica e difficoltà di percorso: Hai ancora sogni o progetti? I miei progetti in verità prendono forma in maniera del tutto casuale, in base alle situazioni in cui mi imbatto e alle opportunità che di volta in volta vedo dischiudersi. Non ho un piano preciso. Non ho gare iconiche che voglio fare per forza. Decido più o meno giorno per giorno. Quello che so per certo è che sarò un’atleta per sempre.”

Interessante anche la testimonianza dell’atleta della Nazionale Italiana Elisa Cusma: Quali sono i sogni realizzati?Ho realizzato tanti sogni nel mio sport! E come ogni atleta il più grande è stato quello di vestire la maglia azzurra tante volte e soprattutto alle olimpiadi!”

Tanti sogni realizzati e tanti obiettivi ancora davanti a tante atlete della Nazionale Italiana come Antonella Confortola: Quali sono i tuoi prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine? Quali sono i sogni realizzati e da realizzare?Sportivi, il mondiale lunghe distanze in Slovenia a giugno…a lungo termine trovare un lavoro che mi emozioni (almeno qualche volta) come lo sport. Per i sogni penso che siano una cosa personale, non ne parlo mai con nessuno… però sono importanti, ci fanno andare avanti.”
Pochi giorni dopo questa intervista, Antonella ha vinto la medaglia di argento ai mondiali di corsa in montagna di lunga distanza ed assieme alle altre atlete hanno conquistato il titolo Mondiale a squadra.

Interessanti anche i sogni realizzati di Lorena Brussamento: Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare?Ogni sogno realizzato apre la strada ad altri sogni, basta seguire la scia. Indossare la maglia azzurra era un sogno, l’ho realizzato e questo mi dà la possibilità di sognare altro! La vita senza sogni, che vita è?

Interessanti i consigli dell’atleta Nazionale Valeria Roffino: Che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si trovano a dover fare scelte importanti nello sport?Penso che lo sport sia di fondamentale importanza nella vita di ogni persona: innanzitutto e in primis per la salute ed il benessere personale; e poi perché permette di staccare, di sfogarsi e rilassarsi un po’. Lo sport non è solo quello che si fa a livello agonistico quindi secondo me, anche quando gli impegni e i doveri sono molti, bisognerebbe cercare di ritagliarsi comunque un po’ di tempo per praticare attività fisica. Ad ogni livello.”

Alcune atlete parlano di esperienze al limite anche con deprivazione di sonno per alcuni giorni, ne è un esempio l’atleta della Nazionale Italiana Ultratrail Lisa Borzani: Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare?Si’ credo di sì. Al Tor des Geants nel 2014 sono arrivata al ‘limite’ non tanto dal punto di vista della gestione della fatica bensì da quello della gestione del sonno. Le prime tre notti di gara ho gestito la carenza di sonno con dei micro sonni ma l’ultima notte (la quarta) è stata dura e credo di essere arrivata proprio al limite delle mie possibilità in tal senso.

Per molte donne lo sport diventa una grande prova da superare che fortifica corpo e mente, ne è un esempio Angela Gargano: Qual è una esperienza che ti può dare la convinzione che ce la puoi fare nello sport o nella vita?La corsa mi ha aiutato a superare tante difficoltà, è riuscita a farmi sentire più forte, più sicura. Nel 1999 ho portato a termine la Marathon de Sables, 224 km in cinque giorni in autosufficienza idrica ed alimentare; pensavo che non sarei stata in grado di arrivare in fondo, e invece ce l’ho fatta. Questa gara mi ha forgiato il carattere e ha contribuito a rafforzare la fiducia nei miei mezzi.

Le donne si dimostrano molto resilienti e determinate, ci riprovano fino a raggiungere il priprio obiettivo, grande esempio è Aurelia Rocchi: Quale è una gara estrema che ritieni di non poter riuscire a portare a termine?Vorrei provare tutte le gare. Se ci sarà una dura che non potrò finirla per qualche motivo, riproverò fino a che ci riuscirò perché non c’è niente più forte del mio cervello, avrò tanta pazienza per riprovare.”

Prefazione di Vincenzo Prunelli
Ha senso continuare a credere la donna fragile, arrendevole, da proteggere, incapace di grosse prestazioni? Leggendo il libro dell’amico Matteo Simone, è il caso di dire di no. Fa parlare grandi atlete, ma il messaggio è rivolto a chiunque nella vita non si accontenti di limiti troppo stretti. Sono grandi atlete, ma lo sono diventate perché lo hanno deciso. Lo sport di cui si parla è benessere, rapporto con la salute, scoperta della misura di sé, momento e mezzo di partecipazione e comunicazione, in cui ognuno scopre ciò che ha di potenziale, gioca con i mezzi che possiede e ottiene il massimo dalle proprie possibilità, tante o poche che siano.

+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta

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