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sabato 27 febbraio 2021

Rosanna Sarno, runner: Non smetterò mai di essere competitiva

 È proprio nel competere che si riescono a superare gli ostacoli della vita 
Matteo SIMONE

3804337230- 21163@tiscali.it

Praticando uno sport si scopre il proprio carattere e le proprie capacità, qualità, caratteristiche. 

Si impara a essere competitivi, a voler raggiungere risultati, a migliorare, a non mollare. 
Di seguito Rosanna racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune domande di un po’ di tempo fa. 
In che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? “Mi sento un riferimento per gli altri soprattutto per la mia età, far capire a tutti che si può iniziare a fare sport a qualsiasi età”. 
Cosa c'è dietro un successo? “Dietro un successo c’è tanta passione e determinazione”.  


In effetti lo sport è per tutti, per ogni età e per ogni modalità, si fa sempre in tempo ad aderire a uno sport allenandosi e migliorando giorno dopo giorno con passione, impegno, determinazione.  
Cosa toglie e cosa dà lo sport?Lo sport non mi ha tolto assolutamente niente anzi mi ha dato molto più di quello che mi aspettavo”.
Quali sono sati i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? “Tutti i miei allenamenti sono importanti altrimenti non sarebbero allenamenti”. 
Ti definisci ancora competitiva? Ora quali sono i tuoi obiettivi? “Malgrado la mia età non smetterò mai di essere competitiva, naturalmente rispettando il mio corpo nel cambiamento fisiologico”. 

E’ sempre importante partire da se stessi, osservarsi, notarsi, capirsi come si è, cosa si vuole, cosa si può ottenere e come e poi è importante impegnarsi e prendere la propria strada per fare del proprio meglio, mettendosi in gioco. 
Cosa consigli a chi predilige ancora il divano? “A chi predilige ancora il divano il consiglio che posso dare è che bastano 30 minuti di attività motoria per cambiare il nostro stile di vita, dalla salute all’aspetto fisico”. 
 

Molti fanno questo passaggio provvisorio e temporaneo dal divano al movimento apprezzando i miglioramenti e il benessere che si percepisce. Altri attendono il momento migliore o una situazione peggiore che costringe a fare qualcosa per star meglio semplicemente cambiando stile di vita. 

Come stai affrontando, gestendo, superando il periodo covid? “Fino a circa un mese fa ho gestito abbastanza bene il periodo covid-19 allenandomi con il mio gruppetto di ragazzi sempre adottando tutte le misure per salvaguardare la nostra salute, fino a che il virus non ha deciso di farmi visita. Adesso è un po’ più complicato ma con un po’ di pazienza bisogna rialzarsi e rimettersi al lavoro”.  

E’ importante fare le cose insieme, coinvolgere ed essere coinvolti, motivare ed essere motivati, ma questo lungo periodo di covid sta mettendo in difficoltà tante persone in vari contesti di vita dalle famiglie allo sport, al lavoro. Bisogna essere tantissimo pazienti, fiduciosi e resilienti anche quando il covid viene a fare visita. 

Quali sono le tue consapevolezze ora? La mia consapevolezza in questo momento è che avendo vissuto questa esperienza di persona, mi accontento di correre per stare bene e in salute senza guardare il futuro, perché adesso abbiamo altre gare da affrontare e speriamo di uscirne tutti vincitori”. 

E’ importante essere consapevoli ogni momento di quello che si può fare mettendo da parte il resto per futuri momenti migliori. 
Cosa consigli alle bambine e alle istruttrici in questo periodo di pandemia? “Quello che mi sento di dire alle bambine e alle istruttrici è di non mollare mai, continuare a lavorare. Lo so che non è un periodo facile e con le restrizioni è tutto più complicato ma se si è riusciti a seguire scuola da casa allora possiamo fare dei programmi online anche per l’attività sportiva”. 

 

Si può fare tutto, bisogna per forza riorganizzarsi e cambiare modalità ogni periodo, variare sempre finché si riesce ad avere la voglia di vivere e sopravvivere. 
Cosa diresti ad atleti e allenatori per non mollare e continuare a crederci? “Ad atleti e allenatori il mio consiglio è di affrontare questo periodo difficile come fanno gli atleti d’élite, continuare a lavorare per futuri obiettivi per arrivare ben preparati”. 
Quali sensazioni ti mancano dello sport? “Sono tante le sensazioni che mi mancano in questo periodo, più di tutte è l’emozione che si prova quando sei allo start di una gara”.

E’ difficile stare lontano dalle gare, da sensazioni ed emozioni intense e uniche, mettere da parte obiettivi  sogni. Ma si può, anzi si deve per il benessere di tutti. 
Riesci a sentirti ancora positiva nonostante il COVID 19? “Io sono una persona positiva di carattere, sono convinta che tutto tornerà come prima, anzi avremmo imparato ad apprezzare anche le cose più futili della vita”. 
Cosa consigli ad atleti e istruttrici per affrontare le competizioni serenamente?
 Ad atleti e allenatori voglio dire che tutti noi sportivi siamo untori sani e che dobbiamo essere da esempio per tutti, affrontare le gare con serenità ma non smettere mai di essere competitivi, è proprio nel competere che si riescono a superare gli ostacoli della vita e cercare di dare sempre il meglio di noi”. 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR


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