Pagine

Pagine

venerdì 16 luglio 2021

Francesca Setti vince la Reggello-Vallomborosa, corsa in salita di 13,2 km

 Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
 

Domenica 11 luglio 2021 ha avuto luogo la Reggello-Vallomborosa, corsa in salita di 13,2km con 650 metri di dislivello e 3º Memorial Massimo Montaghi, organizzata dal Gruppo Podisti Resco 1909 A.S.D., con partenza da Reggello Piazza Potente e arrivo Abbazia di Vallombrosa.

Il vincitore maschile e assoluto è stato Massimo Mei (Atl. Castello) in 50'45'', precedendo Claudio Algerini (Le Panche Castelquarto) 51'54'' e Nicolò Bandini (Atl. Castello) 52'07''.
Tra le donne la vincitrice è stata Francesca Setti (Orecchiella Garfagnana) in 59'20'' che ha preceduto Enrica Bottoni (Atl. Livorno) 1h01'57'' e Sara Emily Bulukin (Le Panche Castelquarto) 1h02'33''.
Di seguito Francesca, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande post-gara.
Ciao Francesca, complimenti per la vittoria, te l'aspettavi? Ciao Matteo! Ti ringrazio per i complimenti, mi fanno molto piacere. Per quanto riguarda la vittoria non me l'aspettavo, per nulla. Come in ogni gara, alla partenza sono presenti atlete di livello e la competizione per i primi posti è sempre molto accesa. In questo caso specifico sapevo che mi sarei potuta giocare un gradino sul podio, tuttavia conoscendo gran parte delle avversarie non ero fiduciosa di poter vincere.
 
Presentarsi a una gara competitiva significa essere disposti a mettersi in gioco, avere grande coraggio e capire al volo cosa si può fare e come considerando i partecipanti ed eventuali avversari, le caratteristiche del percorso, il clima atmosferico e la condizione personale.
Come hai gestito e controllato la gara con il fisico e con la testa? La consapevolezza delle mie caratteristiche e soprattutto delle mie debolezze in termini atletici mi ha permesso di impostare una "strategia" di gara per ottimizzare le chances di vittoria. Nonostante non avessi particolari problemi fisici, prima della partenza ero abbastanza tesa e nervosa, addirittura già dal giorno precedente. Tuttavia, durante la gara ho trovato il mio "centro", uno spazio solo mio che mi ha permesso di focalizzarmi sulla corsa e su me stessa, dimenticando tutto il resto: gli avversari, il caldo, la fatica. Ricordarsi del lavoro fatto è un buon modo per esorcizzare la paura e motivarsi.
 
Interessantissima e utilissima la testimonianza di Francesca soprattutto quando dice di trovare il proprio “centro”, in effetti è importantissimo centrarsi quando si vuole fare bene e si vogliono ottenere grandi risultati, è importantissimo focalizzarsi per il compito da svolgere proprio in quel momento a cui si tiene tantissimo per cercare di fare del proprio meglio e ottenere n grande risultato.
Ci hai lavorato e come?
 Onestamente non abbiamo costruito la preparazione in funzione di questa manifestazione, che abbiamo valutato come una buona tappa di passaggio, ma sono convinta che il risultato sia frutto di un processo di costruzione di mesi e che è orientato a un miglioramento sul lungo periodo. Per mia personale esperienza, credo infatti che questo sia uno sport di costanza e pazienza in cui non esistono scorciatoie o risultati "facili" che avvengono magicamente dopo qualche allenamento.
 
In effetti per ottenere cose importanti bisogna impegnarsi a dovere, senza scorciatoie, e sapersi esprimere in gara mettendosi in gioco e cercando di far fruttare tutto ciò che si è sperimentato in allenamento portano a casa sempre ricche e intense esperienze che servono anche da lezioni apprese e che permettono di orientarsi per il futuro con scenari di mete e obiettivi da raggiungere accanto a persone che supportano, sostengono e guidano.
Quanto ti hanno aiutato relazioni, famiglia, amici? Fortunatamente, posso contare su un allenatore eccezionale (Maurizio Lorenzetti) e su un gruppo di allenamento molto unito fatto di persone sempre pronte a spronarmi, supportarmi e.…sopportarmi anche! Per non parlare della mia famiglia, senza la quale andrei davvero poco lontano: mi seguono sempre nelle mie trasferte con entusiasmo e sono sempre presenti per aiutarmi e sostenermi nella vita di tutti i giorni.
 

È importante allenarsi costantemente preferibilmente con un gruppo che coinvolge e sprona condividendo insieme fatica e risultati.

Quanto sei fiduciosa ora in te stessa? Per quanto riguarda la fiducia in me stessa, ho molto da imparare! La mia autocritica feroce di certo non aiuta ma queste vittorie rimangono comunque un vero e proprio toccasana per il morale e spero mi insegnino a credere un po' di più nei miei mezzi.
 
Con chi ne parli della tua gara? Non amo molto parlare in giro dei miei "successi" (in nessun ambito) perché ho sempre il timore di sembrare sfacciata, troppo egocentrica o di "vantarmi"...in quanto questo non rispecchierebbe la mia natura. Allo stesso tempo, però ritengo che sia anche giusto gioire dei momenti felici e viverli a pieno...Dunque anche su questo...Ci stiamo lavorando!
 

La vita è fatta di momenti di fatica ma anche di momenti di celebrità, importante è notare ogni cosa e accogliere tutto ciò che può servire a noi stessi per conoscerci meglio, per approfondire la nostra conoscenza personale e continuare a orientarci nel mondo esprimendo il meglio di noi e assaporando il meglio per noi.

 
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta         
380-4337230 - 21163@tiscali.it

Nessun commento:

Posta un commento