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giovedì 15 luglio 2021

Francesco Vittorione: 6 ore su pista di Matera, podio percorrendo 68 km

 Lo sport ci fa stare bene sia fisicamente che mentalmente
Matteo SIMONE

Sabato 26 giugno 2021, con partenza alle ore 16, ha avuto luogo la prima edizione della “6 ore di Matera” presso il Campo Scuola di Matera, organizzata da “Be Different Be Ultra” e dal Gruppo Sportivo Athlos di Matera.

La gara maschile è stata vinta da Nicolangelo D’Avanzo (ASD Bisceglie Running) che ha totalizzato 70,944 km, precedendo Filippo Castriotta (ASD Gargano 2000 onlus) 70,495km e Francesco Vittorione (ASD Amatori Putignano) 68,286 km.
La gara femminile è stata vinta da Angela Latorre (ASD Tra le Righe) che ha totalizzato 57,440 km, precedendo Cosima Caramia (ASD Corri Castrovillari) 56,258km e PerezUnice Murillo (ASD Podistica Veio) 55,632 km.
Approfondiamo la conoscenza di Francesco Vittorione, A.S. Amatori Putignano, attraverso risposte ad alcune mie domande post gara.
Quando ti sei sentito campione nello sport? Quando nell'ultima gara fatta, la 6 ore su pista di Matera sono riuscito a correre quasi tutto il tempo, centrando il podio e percorrendo 68 km.

Un bel podio per Francesco che ha occupato il terzo posto del podio correndo silenziosamente e instancabilmente per tutte le 6 ore di gara.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho cominciato giocando a calcio, per poi passare a 29 anni al mio sport attualmente preferito la corsa dove sono uscite fuori le mie caratteristiche di grinta e resistenza.
 
Nella corsa di ultra distanza bisogna essere molto focalizzati, sereni e resistenti per portare a termine gare di lunghissima durata soffrendo ma non mollando.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? La costanza negli allenamenti, il duro lavoro paga sempre alla fine.
 
Per ottenere qualcosa bisogna volerlo, crederci ma soprattutto impegnarsi con costanza negli allenamenti per presentarsi in gara sicuri e consapevoli delle proprie possibilità.
Un'esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare? Penso sia stata la mia prima mezza maratona nel 2019 dove ho centrato l'obiettivo di correre sotto 1h 30 minuti.
 
Centrare gradualmente gli obiettivi aiuta a crederci e a incrementare autoefficacia con la voglia di continuare a stabilire obiettivi sempre più sfidanti.
Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? Mi viene detto: “chi te lo fa fare” ma correre mi piace un sacco, mi fa stare bene perciò ci passo sopra.
 
Quando c’è una forte passione si passa sopra a tante cose, non si pensa ai giudizi altrui ma si cerca di coltivarla per sentirsi bene godendo dei risultati che si raggiungono in termine di benessere e di performance.
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro del tuo sport? La 10 km ad Adelfia nel 2019 a luglio, faceva un caldo da morire e dopo 5 km corsi a buon ritmo, dolori di stomaco, fatica. Arrivare al traguardo è stato arduo.
 
A volte ci possono essere soprese in allenamenti o in gara, ci si può imbattere in brutte avventure come una giornata dove il clima può compromettere una prestazione a causa di malessere percepito.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Grinta, resistenza, tenacia e forza mentale per non mollare.
 
E tutto ciò, Francesco l’ha dimostrato proprio alla 6 ore di Matera dove ha continuato a correre al suo ritmo costante nonostante il forte caldo pomeridiano, fino alla fine, centrando un bel podio.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? I rischi sono gli infortuni, bisogna essere concentrati sia in gara che in allenamento, e soprattutto bisogna ascoltare il proprio corpo per non eccedere con gli allenamenti ed andare in over training. Le difficoltà sono mentali. Non bisogna demoralizzarsi se i risultati non arrivano ma continuare fino a quando i sogni non si avverano. Come dicevo prima la costanza è il maggior rimedio alle difficoltà, alla fine il sudore viene ripagato.
 
Per continuare a star bene e far bene nelle ultramaratone bisogna fare le cose fatte bene allenandosi adeguatamente ma senza troppo strafare e rispettando tempi di riposo, recupero ed eventuali coccole al proprio corpo molto provato. Inoltre bisogna lavorare di testa, con tanta concentrazione e focalizzazione, tanta fiducia positività e ottimismo per portare avanti programmi e progetti di allenamenti e gare.
 
Cosa e chi ti ostacola nello sport? Nello sport gli ostacoli maggiori sono le delusioni in una gara, avversari forti e l'alimentazione. Le delusioni si superano non arrendendosi. Gli avversari, stimolandosi ancora di più ad allenarsi per migliorare. L'alimentazione facendo qualche sacrificio
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Mi ritengo forte mentalmente da non aver bisogno attualmente, diciamo che il mio psicologo è la corsa.
 
La strada verso il successo è lunga e faticosa, bisogna impegnarsi, fare sacrifici, seguire un adeguato stile di vita per far sì che cuore, corpo e mente siano ben pronti di affrontare una gara ritenuta estrema.
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? La prima maratona a Pescara l'anno scorso, arrivare al traguardo (gli ultimi 7 km con i crampi) e riuscire a correrla sotto le 3 ore è stata un'emozione grandissima e unica.
 
La maratona risulta essere sempre una grande impresa, una gara lunga dove c’è il rischio di incontrare il cosiddetto “muro” e dove può succedere di tutto nei tanti 42kn e 195 metri e bisogna utilizzare strategie utili per portarla a termine nel migliore dei modi.
La tua situazione sportiva più difficile? La mezza maratona di Gallipoli nel 2020, i primi tre km velocissimi e poi una difficoltà fisica gli altri 18 km. Il traguardo non arrivava mai. È stato una lezione, utile 15 gg dopo per permettermi di fare il mio personal best nella gara successiva la mezza maratona di Barletta.
 
Le sconfitte servono sempre come lezioni per apprendere dall’esperienza e per cercare di fare molto meglio la volta successiva.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, covid? La situazione del covid è stata dura soprattutto il primo mese marzo 2020 senza correre e uscire. A maggio quando c'è stata la possibilità di correre all'aperto è stata una liberazione. Infortuni: appena intrapresa la carriera da podista, ho avuto un infortunio al ginocchio. Ho affrontato due mesi duri per riprendermi ma avevo in mente di correre e gareggiare, e con determinazione non ho mollato fino a Marzo 2019 quando ho esordito con la mia gara al Corripuglia a Canosa da lì in poi è stato un crescendo 💪.

Un’ottima progressione di carriera dal calcio alle prime gare di corsa passando per la mezza maratona e approdando alle ultra centrando il bel podio a Matera. 
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? Lo sport qualunque esso sia, ci fa stare bene sia fisicamente che mentalmente, praticate sport e non ve ne pentirete. Poi lo sport dà un senso alla nostra vita, con obiettivi e sfide per motivarci ogni giorno, e per realizzare sogni.

Concordo, lo sport aiuta a star bene e a volersi bene, stabilire obiettivi da raggiungere e mobilitare energie per portare a compimento progetti, mete e obiettivi.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? Che ho delle doti da podista di ultra maratone.
Ti ispiri a qualcuno? Mi ispiro attualmente a Sara Dossena, Giorgio Calcaterra e Stefano Baldini. I miei idoli non recenti sono Emil Zatopeck e Gelindo Bordin.
 
E’ importante avere dei riferimenti a cui ispirarsi per cercare di emularli, copiare le loro modalità di allenarsi ed esprimersi in gara.
Una parola o una frase che ti aiuta a nei momenti difficili? Never give up.
 
Nelle ultramaratone si incontrano momenti difficili ed è importante ricordare le parole di Francesco “Non mollare mai” come ha dimostrato nella recente gara di Matera.
Prossimi obiettivi? Prossimi obiettivi: la 50 km del Gargano e la 6 ore a Putignano nel mio paese. 
Sogni realizzati e da realizzare? Sogni realizzati correre la maratona sotto le 3 ore. Da realizzare: sogno di fare 80 km in una 6 ore, una ultramaratona da 12 ore.
 
Ringrazio Francesco per il tempo dedicato nel rispondere alle mie domande che aiutano a comprendere il mondo degli ultramaratoneti, l’ho visto correre a Matera mentre mi doppiava diverse volte.
Un’intervista a Francesco è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre” (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport). 
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022. 
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti. Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.
 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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