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lunedì 16 agosto 2021

Giampiera Farre: Prossimo obiettivo Chicago Maratona, medaglia Major

 Lo sport se fatto con equilibrio penso che porti solo benessere
Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Nella mente degli atleti ci sono sempre gare da partecipare, sfide da portare a termine, competizioni allettanti.

Di seguito, Giampiera Farre (C.B.A. Cinisello Balsamo Atl.) racconta la sua esperienza rispondendo un po’ di temo fa ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Arrivo dal nuoto, un giorno decido di provare a correre, amore a prima vista e da lì non ho più smesso”.

E’ l’esperienza di tanti corridori provare a correre e continuare a vita questa passione finché si può sperimentando benessere e possibilmente anche performance con la ricerca de migliori metodi per cercare di migliorare prestazioni o partecipare e portare a termine gare sempre più impegnative.
Come sei cambiata attraverso lo sport?Sono molto più socievole”.

La pratica di uno sport rende sempre più felici e socievoli, scarica la mente, libera da negatività, ci si sente più ottimisti e propositivi.
Nello sport chi e cosa hanno contribuito al tuo benessere o performance?Il mio primo allenatore e la tanta lettura inerente all’argomento”.

Questa risposta mi piace, avendo scritto diversi libri sulla psicologia, lo sport, la corsa, maratone e ultramaratone.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?La mia 1^ maratona di Milano e la Monza-Resegone, esperienza quasi spirituale in notturna e rientro all’alba”.

La maratona risulta essere per tanti una gara molto emozionale, ci arriva a step con tanta preparazione e voglia di portarla a termine nonostante l’eventuale muro del maratoneta che si può incontrare verso il 30°-35° km, inoltre gare in notturna sono molto mistiche e spirituali, esperienze ricche, uniche e intense.
Giampiera ha corso la maratona di Milano tre volte: la prima volta il 3 aprile 2016 in 3h55’50”, bell’obiettivo la prima maratona sotto le 4 ore; il 2 aprile 2017 in 3h43’11” e l’8 aprile 2018, ancora meglio, in 3h38’44”. Inoltre ha corso la Maratona di Berlino nel 2019 in 3h31'14", quindi sembra che per Giampiera il meglio debba ancora venire e possibilmente scendere sotto le 3h30’ in maratona.
     
Giampiera, con la squadra “Negrini Ceramiche – Villasanta”, ha partecipato anche alla 58a Monza – Resegone 42,195km, con partenza la sera del 23 giugno 2018, correndo la terza frazione, la più difficile con arrivo all’alba in cima a Capanna Monza a 1173 metri di altitudine, mentre i primi due frazionisti erano Daniele Rotunno e Antonio Adigrat.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Si sono rassegnati, mio marito non mi fa pesare ma dice che ormai siamo una setta”.
Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport?Che riesco ad arrivare agli obiettivi che mi fisso, tanta testa e resistenza”.
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare?
Il limite l’ho sperimentato all’interno di una gara, ho deciso di staccare il pettorale, non avevo più voglia di correre”.

In effetti gli atleti in genere cercano sempre di spingersi oltre, di fare meglio, e pertanto ci vuole tanta passione, motivazione, allenamento mirato ma soprattutto tanta testa per non mollare e continuare con impegno e costanza nel raggiungere mete e obiettivi, cercando di trasformare sogni in realtà.
Cosa sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara? In allenamento spesso cerco di non guardare il ‘Garmin’ per tutto l’allenamento cercando di mantenere il passo costante. Portare il fisico a fare cose impensabili”.
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara?Dipende, ma la corsa ha la capacità di svuotarmi la mente, regalandomi una concentrazione pazzesca”.

Ricche e intense le sensazioni che si sperimentano attraverso lo sport in contatto con se stessi senza badare troppo al cronometro, focalizzandosi su se stessi e il gesto sportivo, allontanando problemi e difficoltà, sperimentando pace e serenità.
La tua gara più estrema o più difficile?
In pista, gara sui 5000 mt con caldo pazzesco, portata a termine con Personal Best”.

In genere si pensa alle gare estreme quelle di ultramaratona come le 100km, ma a volta le più estreme possono essere anche quelle di fondo o mezzofondo, dove la pressione del cronometro è elevata così come l’intensità è elevatissima e a volte si soffre tanto.
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Mollare mai, lo sport se fatto con equilibrio penso che porti solo benessere”.

E’ importante trovare un giusto compromesso nello sport, allenarsi duramente per migliorare ma senza esagerare, osare ma con attenzione, si può fare tutto ma con accortezza a se stessi, tutelandosi e volendosi bene.
Ritieni utile lo psicologo nello sport?Penso che praticare sport aiuti già tantissimo a livello psicologico a superare tante difficoltà”.
Per quali aspetti e in quali fasi?
Forse durante gli allenamenti e per affrontare le gare”.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Continuando a correre, cambiando la metodologia e cercando di leggere libri che motivano, applicando poi il tutto alla quotidianità”.

Questo sembra essere un ottimo approccio, se qualcosa non va bene, si può continuare in modo diverso, ci si può documentare, ci si documenta, informa, si chiede a persone più esperte o professionisti che possono dare consigli utili e preziosi.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? È bello in tutte le sue forme”.
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? Prossimi obiettivi?Conoscere nuove città, prossimo obiettivo Chicago Maratona, medaglia Major”.

Le sei maratone più importanti del mondo sono considerate: Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York. Chi termina le sei major ha diritto a un certificato speciale e a una medaglia che raccoglie le sue imprese.
Un messaggio alle donne del mondo?Ritagliatevi anche 10’ di sport tutto per voi”.
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà?Corri facile, la fatica è mia amica”.

In effetti bisogna amicarsi la fatica che sembra essere utile per ottenere grandi risultati e sperimentare tantissime soddisfazioni.
Ti ispiri a qualcuno?Il grande Mennea”.
Come ti vedi a 50 anni?Manca solo 1 anno, mi vedo come oggi, gareggiare in un’altra categoria, magari un po’ meno forte”.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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