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domenica 7 agosto 2022

Alessandra Ciuffa 1^ Donna categoria M3 al Bracciano Triathlon Sprint

 Ho portato a casa la felicità di aver realizzato un sogno 
Matteo SIMONE 
 

Il 31 luglio 2022 ha avuto luogo a Bracciano (RM) la gara di Triathlon Sprint e tra le donne la vincitrice è stata Alessia Righetti (T.D. Rimini) che ha concluso le tre discipline sportive in 1h07’04”89 (nuoto 12’37”, bici 33’56” e corsa 20’31”), precedendo Maria Casciotti S4 (Cesena Triathlon) 1h08’48”88 (13’53”, 34’30”, 20’24”) e Francesca Romana Neri S3 (Ironteam Italia A.S.) 1h11’35” (13’22”, 35’22”, 22’49”).  

Per quanto riguarda la categoria M3, la vincitrice è stata Alessandra Ciuffa (Saroli Triathlon) con il crono di 1h31’01”72 (nuoto 25’01”, bici 41’48” e corsa 24’12”) precedendo Federica Romana (Lucca Triathlon ASD) 1h32’20”73 (22’51”, 44’11”, 25’17”) e Maria Rita Caponi (Castelli Romani TRI) 1h35’36”43 (20’41, 46’02”, 28’52”). 

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Alessandra Ciuffa, attraverso risposte ad alcune mie domande.  

Ciao, complimenti per la vittoria di categoria, te l'aspettavi? Grazie 🙏. No non me lo aspettavo affatto, per vari motivi, il primo è la frazione di nuoto, mi piace nuotare, ma in acque libere è complicato. Le correnti, non ci sono punti di riferimento, e comunque il nuoto non mi viene proprio facile, non è la mia disciplina. 
A fare i 750m ho impiegato troppo, sono uscita ultima delle donne. Mi sentivo goffa e impacciata in acqua, c’erano forti correnti, comunque nonostante volessi tornare indietro ho tenuto duro, mi sono detta ormai ci sei non puoi mollare. Una volta fuori dall’acqua ho dato tutto in bici e nella cosa. 

In effetti Alessandra ha concluso le tre prove classificandosi al 22° posto della classifica femminile con un’ottima progressione. Da ultima donna a nuoto si è rifatta con il 16° tempo in bici e il 7° nella corsa. La corsa risulta essere la disciplina sportiva dove si esprime a livelli altissimi e questo lo sta dimostrando anche in gare di atletica dove indossa la riconoscibile maglia sociale dell’Atletica La Sbarra.  
Da quando ci lavoravi? Ho iniziato ad allenarmi per il triathlon lo scorso anno a fine maggio 2021, questa è stata la mia terza gara. 
Come ti sei allenata? Il triathlon non si improvvisa, è uno sport bellissimo, ma bisogna affidarsi a professionisti. Ho un grande coach Jacopo Lodi che mi accompagna in questo meraviglioso viaggio. Programmi settimanali di allenamento nuoto, corsa, bici… doppi allenamenti, combinati, tanta fatica che mi regala sempre tanta tanta felicità. 

Una bella sfida per Alessandra, non più giovanissima, combinare tre discipline sportive: nuoto, bici e corsa cercando di migliorare in quelle dove risulta essere più carente
con l’aiuto di amici più esperti e allenatori competenti e professionali.
 
Qual è stato il prezzo da pagare? Non c’è stato, tutto quello che ho investito in questo meraviglioso anno alla scoperta del triathlon mi ha regalato tante belle emozioni e felicità. 

Successi e prestazioni importanti bisogna saperseli guadagnare e meritare, non si può improvvisare nel combinare tre discipline sportive in allenamenti mirati per poter esprimersi al meglio in gara e quindi si può faticare tantissimo in allenamenti quotidiani e settimanali ma poi la soddisfazione è grandissima quando si gareggia con risultati soddisfacenti o eccellenti. 
Come hai affrontato, gestito, superato eventuali imprevisti? Ho avuto un periodo di stop dalla corsa, a causa di un problema alla schiena. Ma il triathlon è composto da tre discipline e per fortuna non mi sono dovuta fermare, ho continuato ad allenarmi in bici e in piscina senza mai mollare. 

Tre è meglio di uno, se per qualche motivo non si può praticare uno sport ci sono altri due da potersi dedicare, anzi a volte uno dei tre o due dei tre risulta essere propedeutico e forse risolutivo e riabilitativo per l’altro. 
Quanto eri motivata nel raggiungere questo obiettivo? Moltissimo… ho voluto crederci, volevo diventare una triatleta, ho perseguito il mio obiettivo superando tutte le insicurezze, paure, criticità e ci sono riuscita. 

In effetti la corsa è uno sport dove si può essere più sicuri con i piedi per terra, mentre per il nuoto e la bici se non si è preparati possono suscitare più timore e tensione, l’acqua e la bici possono dare più insicurezze finché non ci si sente a proprio agio. 
Cosa e/o chi ti ha aiutato? Pensieri, immagini, persone? Prima di tutto la volontà di realizzare il mio sogno, ci ho creduto tanto, non avrei accettato una sconfitta…mio marito che è sempre il mio primo sostenitore spesso crede in me più di quanto lo faccia io, i miei allenatori Jacopo Lodi e Lorenzo Valentinotti, amici, e i pensieri belli.
Il mio nuovo team Saroli Triathlon e soprattutto Maurizio Randolfi il coach e leader della squadra. E poi quotidianità degli allenamenti, amo allenarmi è uno stile di vita, la mattina è il mio pensiero felice, e anche se con il lavoro devono incastrare tutto, alla fine della giornata devo aver raggiunto il mio obiettivo. 

Lo sport richiede l’incastro di tante componenti e aspetti, prima di tutto la passione, l’amore, la motivazione, poi familiari e amici che sostengono; una grande forza di volontà che butta giù dal letto e allontana dal divano per andare ad allenarsi; allenatori in gamba che sanno tirare fuori le risorse e le energie all’atleta seguendoli e, sostenendoli e motivandoli; obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili, raggiungibili con duro lavoro e impegno costante.  
Quali sono state le tue qualità e caratteristiche utili? Ma… l’entusiasmo, la curiosità, la voglia di mettermi alla prova, la determinazione, la forza, il coraggio di mettermi in gioco, la voglia di affrontare sfidare me stessa, e dare il meglio. 
Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato lì? Ho portato a casa la felicità di aver realizzato un sogno. La consapevolezza che devo credere in me sempre e comunque. La certezza che sono una persona con una grande forza di volontà. La felicità… che oggi mi voglio bene e credo in me.  

Questo è il vantaggio dello sport mettendosi in gioco, perseguendo piccoli e graduali obiettivi che riescono a incrementare fiducia in sé e coraggio nel continuare. 
A chi dedichi questo traguardo? Lo dedico a mio figlio… spero che lo sport diventi per lui un compagno di viaggio, che faccia sempre parte della sua vita, lo sport educa, aiuta l’autostima, ci fa capire che solo con il duro lavoro possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Io vorrei che lui fosse felice, e che anche lo sport possa contribuire alla sua felicità.  

Bellissima testimonianza di una mamma che fa sport essendo di esempio a suo figlio per un futuro che possa permettergli di sentirsi ragazzo, giovane, uomo anche attraverso il contributo della palestra dello sport, una palestra che porta a essere più consapevoli, fiduciosi e resilienti.
 
Prossimi obiettivi? Vedremo… per ora mi alleno e poi deciderò con calma. Grazie Matteo🙏. 

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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