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venerdì 9 settembre 2022

Gabriele Turroni, Personal Best 7h04'36" ai Mondiali 100km 2022

 Prima esperienza ricca di emozioni positive, un onore vestire la maglia azzurra 
Matteo Simone 
 

Foto di Sandro Marconi

Il 27 agosto 2022, si sono svolti i Campionati Mondiali 100 km di corsa su strada e il vincitore è stato il giapponese Haruki Okayama (1994) in 6h12'10" a 3’44” al km, precedendo il connazionale Jumpei Yamaguchi (1997) 6h17'19" a 3’47” e l'olandese Piet Wiersma (1997) 6h18'47" a 3’48”, a seguire il norvegese Sebastian Conrad Hakannson 6h19'01" e il francese Guillaume Ruel 6h19'51". 

Tra le donne, la vincitrice è stata la francese Floriane Hot in 7h04'03", precedendo la connazionale Camille Chaigneau 7h06'32" e l'irlandese Caitrona Jennins 7h07'16". 
Gli atleti italiani convocati hanno avuto le seguenti prestazioni:  

Foto di Sandro Marconi
Marco Menegardi 6h58’43”, Gabriele Turroni 7h04'36", Silvano Beatrici 7h14'25", Silvia Luna 7h29'01", Federica Moroni 7h31'45", Ilaria Bergaglio 8h02'51", Lorena Brusamento 8h04'42", Denise Tappatà 8h27'16". 
Di seguito, approfondiamo l’esperienza di Gabriele Turroni attraverso risposte ad alcune mie domande. 

Complimenti per la prestazione, è andato tutto come previsto? Grazie a te della possibilità che mi dai. Si l'obbiettivo era fare il personale andando più vicino possibile al sub 7h e cercare di fare un risultato utile per la squadra. 


Un gran bel risultato individuale e utile anche per la squadra Italia. Da ex calciatore, nel giro di qualche anno avvicinarsi alle 7 ore è davvero una grande impresa, un grande progresso graduale e veloce, gara dopo gara con l’aiuto di un grande allenatore che prende a cuore persone che vogliono impegnarsi per ottenere grandi risultati. 

Quali erano le sensazioni prima, durante e dopo la gara? Un po' di ansia i giorni prima di partire per la Germania, però una volta arrivato a Berlino è prevalsa la concentrazione e la felicità di essere presente. Dopo la gara mi sono rilassato e goduto famiglia e amici. 

Anche se si è con la coscienza apposto per sentirsi pronti e preparati per affrontare una grande impresa facendo l’esordio in nazionale infossando la maglia azzurra. Un po’ d’ansia c’è sempre perché sono tante le variabili nelle tante ore di corsa, dal punto fisico, alimentare, mentale. Una volta finito tutto e soprattutto se si è stati in grado di fare una prestazione soddisfacente tutto fluisce e si respira un’aria festosa, soprattutto dopo un paio di anni di pandemia e di criticità collegate. 

Come è stata questa prima esperienza in maglia azzurra? Come prima esperienza è stata ricca di emozioni positive, più o meno come la sognavo e desideravo, un onore vestire la maglia azzurra. 


Davvero un bel battesimo con un ottimo personal Best che lascia presagire che il meglio deve ancora venire per Gabriele continuando ad allenarsi scrupolosamente e meticolosamente con la guida del grande tecnico, ex nazionale 100km, Enrico Vedilei che sembra sapere il fatto suo in ambito ultramaratone. 

Eri sereno? Ci sono stati momenti difficili? Durante la gara ci sono stati 2 momenti critici dove la testa e le gambe mi dicevano di mollare, ho rallentato un po' per poi fortunatamente riprendere il mio passo. 


Succede ed è bene non preoccuparsi ma riorganizzarsi, accettando il momento, rallentando con la fiducia di poter riprendere i ritmi prefissati. 

Come è stato il clima di squadra e del mondiale in generale? Il clima della squadra è stato sereno, dagli altri ragazzi ho potuto imparare molto e li ringrazio. 


Una grande esperienza di gruppo Italia fuori dai confini nazionali, e il gruppo sembra essere affiatato grazie al grande lavoro dei due ex atleti nazionali, tecnici e coordinatori Paolo Bravi e Monica Casiraghi che coinvolgono, consigliano, sostengono i ragazzi e le ragazze giovani e meno giovani. 

A chi consiglieresti le ultra per provare queste esperienze? Le ultra le consiglio a chi ha la passione per la corsa e vuole trovare nuovi stimoli. 

Il livello si sta alzando, come avvicinarti alle 7 ore? Il livello si è alzato molto...io penso da dove sono partito qualche anno fa e quindi provo a migliorarmi un poco alla volta. 


Questo mondiale ha cambiato un po’ le aspettative di tutti, siamo abituati a vedere atleti maturi fare prestazioni eccellenti in gare di ultramaratona, ma in quest’ultimo mondiale ragazzi classe 1996-1997 hanno fatto tempi da record, significa che anche gli allenatori ora sono disposti a considerare gare di 100km come atletica e quindi si dedicano con competenza, passione e professionalità ad allenare anche i più giovani facendo sì che la 100km diventi una maratona prolungata con ritmi veloci da preparare come le altre gare. Posso anche immaginare che c’è da aspettarsi che si abbassino anche i tempi per essere convocati in nazionale italiana per incentivare forti atleti maratoneti a passare alle ultramaratone. 

Prossimi test e/o eventi importanti? Spero di potermi migliorare ancora sulla distanza Maratona nei prossimi mesi. 


Preparata benissimo una 100km, poi passare alle maratone diventa quasi una passeggiata con la voglia di abbassare i tempi. 

Che ne pensano Vedilei e Bravi di questa tua prestazione? Vedilei e Bravi, li ho sentiti tutti e due al mio fianco e quindi questo mi ha aiutato molto. Li ho visti contenti per il percorso fatto👍. Grazie Simone. 


Davvero una scommessa vinta su Gabriele e sarebbe ora di cercare altre leve da coinvolgere e allenare per costituire un buon vivaio in grado di contrastare gli altri atleti di altre nazioni. 


Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it   

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/ 

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo 

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