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martedì 21 marzo 2023

Giusto Simone, PB maratona 2h32’50”: Abbiamo fatto un altro forte passo avanti

 Ho voluto ridere e godermi dal 1° al 42° km questa splendida gara 
Matteo Simone  


Domenica 19 marzo 2023, si è corsa la Maratona di Roma e il vincitore è stato il marocchino Taoufik Allam in 2h07'43", precedendo i keniani Wilfredo
Kigen 2h08’44” e Rogers Keror 2h10’49”.
 

I primi tre italiani al traguardo: 6° Nekagent Crippa (C.S. Esercito) 2h12'10", 8° Stefano La Rosa (C.S. Carabinieri) 2h18'01" e 9° Alessandro Giacobazzi (C.S. Aeronautica) 2h22'13". 
Tra le donne ha vinto la keniana Betty Chepkwony in 2h23'02", precedendo le etiopi Fozya Jemal Amid 2h25’08” e Zinash Debebe Getachew 2h25’58”. 
Le prime tre italiane: 8^ Arianna
Lutteri  2h47’08”; 9^ Paola Salvatori 2h55’41” (1^ SF50) e 11^ Alessandra De Magistris 3h00’33”.
 
Da menzionare anche i seguenti atleti: Venere Sarra 1^ SF 75 in 4h31’14”; Antonio Rao che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere prima della partenza, SM90 in 6h14’43”; Adriano Leidi, carissimo amico della Podistica Solidarietà 1^ SM80 in 4h38’07”; Vito Carignani 2° SM80 in 6h06’36”; Domenico Anzini, uno dei “Senatori” che ha corso tutte le edizioni della maratona di Roma, carissimo amico dell’ASD Magic Runners Tagliacozzo SM80 in 6h09’11”; Ettore Scardecchia, A.S.D. Running Evolution 1° SM50 in 2h28’12”, 18° classifica generale, 14° classifica maschile, 8° europeo, 7° degli italiani; Rita Gabellini 1^ SF65 in 3h36’04”. 
Da menzionare mio nipote Giusto Simone con Personal Best di
2h32’50”, 25° classifica generale, 20° classifica maschile, 14° europeo, 10° degli italiani. 
Di seguito le parole il giorno dopo la maratona: “Sono molto felice. Ieri per la prima volta ho tagliato il traguardo con un sorriso. Mi sono dimenticato della gara, mi sono trovato catapultato in un mare di emozioni. Ero in prima fila con i corridori più forti, un tenore mi ha cantato l'inno di Mameli a qualche metro di distanza, e prima di partire mi sono passate sopra le frecce tricolori. Indescrivibile. Potevo osare di più in gara? Forse sì, ma ero in una delle città più belle del mondo a correre una maratona, con le persone che volevo ad aspettarmi al traguardo, mi sono sentito un privilegiato e ho voluto ridere e godermi dal 1° al 42° km questa splendida gara, dimenticando un po' il crono finale. Ma sono felice, in qualche modo secondo me abbiamo fatto un altro forte passo avanti”. 

Giusto, ex calciatore, ravennate e originario di Manfredonia (FG
), ha iniziato a correre l’estate del 2021 con l’Atletica La Sbarra, il 2022 è passato con il G.S. Lamone (UISP) e il 2023 ha confermato con il G.S. Lamone e corre anche con l’Atletica AVIS Castel San Pietro (FIDAL).
 
Per Giusto il 2022 è stato un anno della scoperta e della grande consapevolezza del suo talento, capacità, possibilità, ambizioni. Ottimi risultati gradualmente con allenamenti mirati e modulati per ottenere sempre più prestazioni eccellenti e successi. Con un fine anno con vittoria in maratona e un inizio anno con buone sensazioni in allenamento e gare a iniziare dalla staffetta 4x2000 a pochi giorni della maratona e sembra che per Giusto il meglio debba ancora venire continuando ad allenarsi bene con impegno, grinta, determinazione, entusiasmo, resilienza trovando tempo e spazi al di là degli impegni lavorativi e familiari. 
Di seguito, approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande un po’ di tempo fa. 
Com'è stato atleticamente il 2022 e cosa ti aspetti dal 2023? Il 2022 dal punto di vista sportivo per me è stato l'anno della consapevolezza, e dal 2023 mi aspetto l'anno della crescita e del miglioramento.
Quali sono i tuoi progetti, ambizioni, mete, sogni? I miei progetti sono continuare a migliorarmi, per vedere dove posso arrivare. Per me questo sport è una novità, ho iniziato a fine 2021 a praticarlo a questi livelli. Ambisco a vincere qualche gara nazionale master, la mia meta è fare del mio meglio, divertirmi e magari vincere qualche gara! Sogni? Vincere qualcosa di importante. 

Sempre meglio per Giusto, miglioramenti giorno dopo giorno, assimilando allenamenti duri e non evitando la fatica per essere più sicuri e confidenti in gara. 
Ci pensi al Passatore? Penso che ogni runner che si cimenti in questo sport pensi al Passatore. Ci penso, so che un giorno la farò, per adesso voglio continuare questo adattamento del mio corpo al chilometraggio lungo. Il mio obiettivo non è farla, ma farla al meglio delle mie potenzialità, e per questo ci vuole tempo…ma non ancora così tanto! 

Una bella sfida il Passatore ma si può fare con allenamenti mirati ma soprattutto con l’inserimento di alcune gare di chilometraggio superiore alla maratona come una 50-60km e una sei ore e poi si tratta di puntare alla gara con coraggio e fiducia.
 
Come stai cambiando attraverso lo sport? Lo sport migliora la qualità della vita, migliora il benessere psico-fisico, la consapevolezza, l'autostima. Per me lo sport è una palestra di vita: tutto ciò che succede in una gara o in un allenamento è quello che accade nella vita di tutti i giorni. Arrivano momenti bui, momenti belli, gioie, delusioni...e la gestione di queste emozioni poi aiuta nella quotidianità. Lo sport è vita! 

Sembra essere un ottimo ausilio per andare avanti nonostante eventuali difficoltà, un’opportunità per prendersi del tempo proprio e scaricare pensieri ed eventuali stress e tensioni, un’opportunità per conoscersi meglio e mettersi in gioco in allenamenti e gare, confrontandosi con altri e apprendendo sempre dall’esperienza e dagli altri. 
Prossimi test e/o gare importanti? Gare importanti il 19/03 a Roma la maratona per fare un nuovo personal best. 

L’aveva preannunciato, ci credeva, si è preparato con cura e dedizione senza evitare la fatica. Diverse gare test per misurarsi con altri atleti locali ma non perdendo di vista la maratona; pertanto, anche le settimane pre-gara erano previsti allenamenti intensi per arrivare pronti alla maratona per un Personal Best sempre più vicino alle 2h30 possibilmente e comunque under 2h39’. 
Cosa dice di te la tua squadra, famiglia, colleghi, amici? Hanno tutti un pensiero positivo per me. Gli amici, colleghi, che non sono dentro questo mondo un po' pensano che sia folle, mi stimano per la costanza e la caparbietà, in generale ricevo attestati di stima per l'impegno che vedono. 
Quali abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare?
Penso più mentali che fisiche. Io lavoro più sulla testa che sul fisico. Il fisico si adatta sempre a quello che dice la testa, ovviamente è fondamentale avere una preparazione fisica adeguata. 

Una bella testa che porta avanti progetti di crescita personale attraverso lo sport impegnandosi e puntando ad alzare sempre più l’asticella senza farsi intimidire da nessun limite e quindi osare sempre un po’ di più. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato a 6 anni a giocare a calcio e ho sempre praticato questo sport fino al 2021, ma sono sempre stato un curioso di podismo, e quando ho capito che le motivazioni calcistiche erano terminate, mi sono lanciato in questa nuova avventura. Sono iscritto anche a una società di Triathlon e ho fatto quattro gare nel 2022. Ho voglia di nuove sfide, di imparare, misurarmi in qualcosa di nuovo e stimolante! 
Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Determinazione, costanza, resilienza. 
Che significato ha per te una vittoria o sconfitta? Una vittoria significa il riconoscimento del sacrificio fatto in allenamento e quindi è molto appagante. La sconfitta per me ha un significato positivo: mi fa ripartire più determinato e motivato a fare meglio. Poi bisogna vedere da sconfitta e sconfitta, ci sono delle gare in cui si perde perché gli altri sono migliori; in quel caso bisogna accettarlo riconoscendo il merito altrui, e non necessariamente un demerito proprio. 

Le vittorie si possono ottenere e confermano lo stato di forma e ricaricano l’atleta di entusiasmo per continuare a impegnarsi, le sconfitte si mettono in conto e aiutano ad apprendere dall’altro e a focalizzarsi per nuovi obiettivi.
 
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Prima della gara adrenalina, pura! Durante sono molto concentrato e focalizzato su quello che devo fare! Dopo dipende da come è andata! Si spera soddisfazione, ma può esserci anche delusione amarezza! 

Non si può vincere sempre e l’amarezza si può trasformare in impegno, metodo, costanza per non far peggio la prossima volta. 
Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi?
Le difficoltà sono la costanza. Per prepararsi al meglio bisogna rispettare le tabelle di marcia conciliando tempo tra lavoro, famiglia e sport; talvolta può essere difficile trovare sempre il tempo di allenarsi. I rischi? mi viene da pensare al rischio di sovrallenamento o infortuni senza dubbio, quando si preparano gara importanti si è portati ad alzare l'asticella e magari quando si rischia troppo può diventare controproducente! 

Bisogna trovare un giusto equilibrio tra allenamenti e impegnativi e faticosi e altre sfere della vita dell’atleta, con la consapevolezza che ogni piano di allenamento si può riformulare giorno dopo giorno in base allo stato di forma dell’atleta, degli impegni, degli obiettivi, dei test e risultati in gara.
 
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport?
Ritengo utile lo psicologo in generale, non solo nello sport, perché aiuta a vedere le situazioni da una prospettiva diversa. Nello sport è uguale, quindi per me è fondamentale. 
La tua gara più difficile? Ultramaratona della pace sul Lamone 2021: la mia prima gara oltre i 30 km, fatta in condizioni climatiche proibitive sotto la neve e il gelo, ma mi ha insegnato tantissimo. 

Una gara difficile, organizzata da un grande ed esperto atleta, Enrico Vedilei. Una gara che può lasciare il segno ma può insegnare tanto a gestire la lunga distanza. 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Accettandole. Quando arriva una crisi, un infortunio, lo accetto, e penso che passerà e che quando passerà io tornerò più forte. Mi sfido quasi internamente per vedere se ce la farò, e molte volte è successo così! 
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?
Lo sport è vita, socialità, benessere, e permette di porsi tanti obiettivi e sentirsi vivi.

Lo sport permette di sfidare se stessi e mettersi in gioco con altri compagni di gara o avversari per capire fin dove si può arrivare credendoci e lavorando sodo. 
C'è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso? Mai corso il rischio. Odio il doping, Odio la strada più breve, mentre amo la competizione leale, la vittoria o sconfitta ma ottenuta esclusivamente con il sacrificio e contando unicamente sulle mie forze. Un messaggio: il doping fa male, uccide lo sport e non vi permette di scoprire i vostri veri limiti. 
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno?
Non ho un modello di riferimento, mi ispiro agli atleti che arrivano prima di me, perché sono fonte di miglioramento e voglia di provare ad arrivare al loro livello! 

Ottimo guardare e osservare chi è più avanti per apprendere e imparare a far meglio cercando di avvicinarsi sempre di più e possibilmente cercare di superarlo. 
Una parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Tutto passa, non si molla mai. Solo da un grande sacrificio può arrivare un grande risultato. 

Giusto è abituato a fare grandi sacrifici non solo nell'ambito sportivo ma anche in ambito scolastico riuscendo a laurearsi sia in triennale che in specialistica studiando nelle prime ore del mattino prima di affrontare giornate intense di lavoro, famiglia e sport. Ogni successo in una sfera della vita si ripercuote negli altri ambiti sperimentando più sicurezza e solidità. 
Sogni realizzati e da realizzare?
Sogni da realizzare: vincere una gara nazionale master, o comunque qualcosa di importante! 

Ci siamo quasi, il crono dice che si può fare nelle diverse distanze, bisogna continuare ad allenarsi e aspettare il momento opportuno per gareggiare e andare a segno. 
In che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? Non penso di sentirmi un riferimento per gli altri atleti, ma se così dovesse essere per la passione e l'impegno che ci metto. 
Cosa c’è dietro un successo? Sudore, sacrificio, costanza e perseveranza. Non ho mai vinto senza questi quattro ingredienti! 

Ottima consapevolezza e se non arriva la vittoria va bene comunque l’esperienza arricchisce comunque nel cuore e nella testa.
 
Cosa toglie e cosa dà lo sport? Lo sport non toglie nulla, dona consapevolezza, benessere e socialità e voglia di migliorarsi. 
Quali sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? Ehehehe, lo sai bene quali sono: il lungo variato in preparazione della maratona; allenamento durissimo ma fondamentale per il ritmo gara. Grazie, un ringraziamento speciale a chi condivide con me questo percorso, e che gioisce con me per i piccoli passi in avanti che facciamo! Grazie Matteo Simone, allenatore, maestro di vita, psicologo e grandissimo Zio! 

Troppo buono, sono davvero contento e ringrazio tutti i miei amici che lo hanno tifato e sostenuto lungo il percorso, in particolare Massimo Castellano al 35°km e Franco Mezzabarba al ristoro del 40° km. C’ero anch'io: Matteo SIMONE,
ASD Atletica La Sbarra, SM60 che ho corso la Maratona di Roma per contribuire a raccogliere fondi per i progetti di Sport Senza Frontiere, favore dei minori in condizioni svantaggiate. È stata la mia 72^ maratona/ultramaratona, 18^ maratona di Roma, 5^ per i progetti di Sport Senza Frontiere. 

Psicologo, Psicoterapeuta  
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

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