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sabato 3 giugno 2023

Matteo Anselmi, ultratrail: L'esperienza in nazionale mi ha insegnato tanto

 Il mio sogno realizzato è stato sicuramente la convocazione in nazionale 
Matteo SIMONE 

3804337230- 21163@tiscali.it 
 

Il 5 novembre 2022, ha avuto luogo in Thailandia, il Campionato Mondiale di Corsa in Montagna e Trail (Long Trail World Mountain & Trail Running Championships) 78km (4807 m d+). 

Il vincitore è stato il giovanissimo statunitense, classe 1996, Adam Peterman con il crono di 7h15’53”, precedendo il francese Nicolas Martin 7h28’44” e l’italiano Andreas Reiterer 7h36’50”. Tra gli italiani da menzionare Davide Cheraz 17° (8h03’48”), Riccardo Montani 20° (8h09’11), Francesco Cucco 25° (8h17’39”), Matteo Anselmi 37° (8h35’46”) e Riccardo Borgialli. 
Tra le donne ha vinto la francese Blandine L'hirondel in 8h22’14”, precedendo la svedese Ida Nilsson 8h34’59” e la spagnola Gemma Arenas Alcazar 8h46’27”. 
Tra le italiane sono da menzionare Giuditta Turini 9^ (9h00’05”), Camilla Spagnol 23^ (9h30’52”) e Alessandra Boifava 25^ (9h35’11”). 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Matteo Anselmi attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato a praticare sport all'età di 8 anni con il calcio. Ho praticato altri sport nella mia vita: ciclismo, pallavolo, pugilato, poi nel 2017 per scommessa ho provato a fare una gara di Trail all'Isola d'Elba, dove vivo. Non sapevo ancora cosa volesse dire correre, la mia prima gara la feci senza orologio, neanche uno di quelli che ti segna solo il tempo. Da lì, dato un risultato del tutto inaspettato, ho iniziato a gareggiare in Toscana e vedendo arrivare dei risultati ho iniziato a farmi seguire da Fulvio Massa e Simona Morbelli di ‘Trail Running Coaching’ che mi hanno accompagnato durante la mia crescita sportiva. Adesso sono un atleta del ‘Dinamo Running Team’, mai mi sarei aspettato di arrivare a tanto. 

La vita riserva tante sorprese negative ma anche positive, ognuno di noi è ricco di potenzialità da scoprire mettendosi in gioco e sperimentandosi nelle situazioni più
diverse. Se poi si intravede una passione che piace coltivare tutto diventa più facile e con l’aiuto di persone esperte si possono fare cose eccellenti. 
 
Ho conosciuto di persona Simona Morbelli in un radino premondiale ultratrail della nazionale nel 2015 e ho avuto modo di scrivere più volte su di lei e sulle sue performance vincendo gare di ultratrail. Un'intervista a Simona è riportata nel libro "Ultramaratoneti e gare estreme". Inoltre, Simona è menzionata nei seguenti libri: "Sport, benessere e performance", "Maratoneti e ultrarunner", "Correre con la mente". 
Chi e cosa contribuisce al tuo benessere e performance?
Al mio benessere e alla performance sicuramente contribuisce l'appoggio a dei professionisti per i miei allenamenti ma anche per la nutrizione durante la gara, specialmente nelle lunghe distanze. 
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? La gara dove ho sperimentato le emozioni più belle sicuramente è stata il mondiale in Thailandia, vestire la maglia azzurra rende il tutto più emozionante. 
Sogni realizzati e da realizzare? Il mio sogno realizzato è stato sicuramente la convocazione in nazionale per i mondiali in Thailandia nel 2022 e quello di fare parte di un grande progetto con la Dinamo, la prima squadra professionistica italiana di running. Di sogni da realizzare ce ne sono tanti, gare iconiche come l'UTMB, il Tor de Geants, la Western States, Zegama-Aizkorri 

La maglia azzurra della nazionale è il sogno di tanti atleti che con impegno, talento e volontà riescono a fare prestazioni eccezionali vincendo gare prestigiose e meritandosi un posto in nazionale partecipando a gare internazionali e confrontandosi e apprendendo da atleti e situazioni.
  
Ho sbirciato sul sito del “Dinamo Running Team” https://www.dinamo.it/ambassador/dinamo-running-team descritto come il primo team professionistico italiano di trail running, di cui fanno parte atleti italiani (selezionati e seguiti da professionisti del settore) tra i quali: Camilla Magliano, Julia Kessler, Cristian Minoggio, Andreas Reiterer, Davide Cheraz, Riccardo Montani, Mattia Gianola, Alberto Vender, Matteo Anselmi, Andrea Macchi. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei familiari e amici pensano che sono matto, anche io credevo che i Trail runners erano matti prima che mi lanciassi in questo sport. Non sanno cosa si perdono!  

Si tratta si mettersi in gioco in allenamenti e gare molto dure, attraversando percorsi e sentieri anche ostili, sia in salita che in discese, con attenzione ma a volte lanciandosi per provare a primeggiare. 
Cosa hai scoperto di te stesso praticando trail e ultratrail? Praticando questo sport, ho scoperto il vero contatto con la natura, sono riuscito a ritrovare me stesso anche nei periodi bui ai quali la vita ci mette di fronte. 
Quali sensazioni sperimenti nello sport? Durante i miei allenamenti e le gare provo tante emozioni e sensazioni, può sembrare strano ma ogni volta, percorrendo anche gli stessi sentieri, provo sempre un’emozione nuova…
Un tuo messaggio per avvicinare i ragazzi al trail? Purtroppo, conosco tanti ragazzi che non sanno neanche cosa li circonda, la storia di un luogo, che tipo di flora e di fauna sono presenti in un determinato territorio… il Trail insegna anche questo, credo che avvicinarsi al Trail potrebbe essere anche utile per non smettere di imparare…Sarebbe bello se già dalle scuole elementari introducessero i bambini al Trail, spiegandoli che è uno sport sano a basso impatto ambientale e che rispetta la natura. 
Un messaggio per chi si vuole approcciare al trail e ultratrail? Per chi si vuole approcciare al Trail e all'ultratrail vorrei dire che il Trail é una cosa bella, aiuta a mantenersi in forma e a scacciare via i brutti pensieri… certo non è una cosa da tutti e non è semplice, l'infortunio è sempre dietro l'angolo e il 70% della performance sportiva la fa la testa, ma aiuta anche a scoprire angoli del nostro territorio veramente affascinanti… 

Praticare
trail e ultratrail significa apprezzare la vita a 360°, non solo benessere e performance personali ma anche apprezzare contesti naturali e ciò che ci circonda preservando tutto ciò che si calpesta e che si attraversa, risultando tutto ciò molto prezioso e terapeutico.
 
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? Il mio limite non l'ho ancora raggiunto, ci sono state gare in cui ho dato tutto e sono arrivato completamente vuoto, ma fa parte dello sport… magari quest'anno allungando le distanze potrò andare vicino a raggiungere il mio limite…

Matteo da un paio di anni ha dimostrato di essere fortissimo in gare di ultratrail fino agli 80 km centrando quasi sempre il podio e la maggior parte delle volte vincendo la gara, ci sono gare di ultratrail anche più lunghe, chissà cosa gli riserverà il futuro nell’approcciarsi a queste gare considerate più estreme. 
La tua gara più estrema o più difficile?
La mia gara più difficile (che è stata anche il mio primo DNF) è stata sicuramente il trofeo Kima, non stavo bene psicologicamente e tutto ciò mi ha portato a dovermi arrendere al rifugio allievi... Nonostante ciò non vedo l'ora che arrivi il 2024 per riprovarci!  
Prossimi obiettivi? I prossimi obiettivi sono: la Monterosa Walser Waeg e la CCC per il 2023 e il Trofeo Kima e il Tot Dret per il 2024...  

La seconda edizione della “Monte Rosa Walserwaeg, si svolgerà Venerdì 31 giugno 2023, gara di Trail-running in semi-autosufficienza di 90 km con circa 7000 metri di dislivello nell’alta Valle del Lys.  
La Courmayeur-Champex-Chamonix (CCC) si svolgerà il 1° settembre 2023, 100 km per 6.100 m D+ in regime di semi-autosufficienza, da Courmayeur a Chamonix. 
Il “
Trofeo Kima 52 km è un appuntamento per gli skyrunner in Val Masino, Sondrio, su un percorso estremamente tecnico, che attraversa sette passi per un totale di 8.400m di dislivello complessivi, con creste esposte lungo il percorso dove sono presenti in alcuni tratti corde fisse per la sicurezza dei corridori. Dal 2008, l’evento è a cadenza biennale e l’ultima edizione del 2022 è stata vinta dallo scozzese Finlay Wild in 6h10’14”, al secondo posto ex aequo il norvegese Stian Angermund e il francese Alexis Sevennec in 6h22’33”, giù dal podio l’italiano Nadir Maguet in 6h26’00”.
 
Il Tot Dret è un trail di 130 chilometri e 12 mila metri di dislivello positivo, da Gressoney-St-Jean a Courmayeur.
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Lo psicologo nello sport credo che sia fondamentale, una persona esterna a cui poter "confessare" tutto aiuta sicuramente a concentrarsi meglio sulla prestazione sportiva…
Ti ispiri a qualcuno?
Il mio "idolo" della corsa, come sarà per tanti ragazzi è sicuramente Franco Collé, Re del Tor des Geants... Ma un ragazzo da dove ho preso tanta ispirazione è stato anche Riccardo Montani, è un atleta completo che va forte sulle distanze corte, sulle lunghe, sul tecnico, sul corribile.  

Ho avuto modo di scrivere più volte su Franco Collé e Riccardo Montani. 
Franco vanta il maggior numero di vittorie al Tor des Geants, nel 2014, 2018 e 2021 dove ha stabilito crono record della gara (64h4357”), inoltre tutt’ora continua a vincere gare di ultratrail, tra le ultime il 29 aprile 2023 il Ferriere Trail Festival FCR 55km e il 6-7 maggio 2023 il Corfu Mountain Trail 103km 
Ho conosciuto Franco Collè in un raduno premondiale della nazionale ultratrail nel 2015 e un'intervista è riportata nel libro "Ultramaratoneti e gare estreme", dove è possibile vederlo in azione in copertina. Inoltre, Franco è menzionato nei libri: "Sport, benessere e performance" e "Maratoneti e ultrarunner". 
Cosa dà e cosa toglie lo sport?
Lo sport dà tanto, responsabilità, emozioni, sicurezza, identità, toglie il tempo dalle persone più care, ma considerando che le persone lo praticano per stare bene con se stessi non la considererei una sottrazione, come nella matematica meno x meno da più…
Che significato ha per te la vittoria? La vittoria è sempre bella, è il raggiungimento di un obiettivo per il quale ti sei allenato, per il quale ti sei preparato… è un po' come andare all'interrogazione a scuola, se studiavi andava bene
Quali sono gli ingredienti del successo? Gli ingredienti del successo sono sicuramente la costanza nell'allenamento e l'affidamento totale a dei professionisti, senza Simona e Fulvio non credo che sarei riuscito ad arrivare a questo livello… anche involontariamente un ragazzo che inizia a correre potrebbe fare delle sciocchezze che potrebbero aggravare la situazione fisica. 
Convocazione in nazionale? La convocazione in nazionale è stato un fulmine a ciel sereno, nel 2022 ho fatto una bella stagione ricca di vittorie ma la ciliegina sulla torta è stata sicuramente la vittoria alla Ultra Dolomites a Cortina.  
L'esperienza in nazionale mi ha insegnato tanto, mi ha arricchito sportivamente e sono riuscito a portarmi dietro un bagaglio ricco di emozioni diverse…  Ci sono dei ricordi che mi porterò sempre con me...  

La vita è fatta di obiettivi, mete da raggiungere e sogni da trasformare in realtà seguendo percorsi di allenamento e di formazione possibilmente sostenuti e aiutati da persone esperte. Ogni obiettivo è un test, un risultato, un arrivo e un inizio per nuovi percorsi rimodulando piani e programmi in base al risultato raggiunto. 
Prima della convocazione in nazionale, Matteo ha vinto le seguenti gare: Trail del Cinghiale 63 Km il 20 novembre 2021; Campo dei Fiori Trail 50km il 13 marzo 2022; Ultra Trail del Mugello 60km il 24 aprile 2022; Trail del Monte Soglio - Gir Lung 73km il 28 maggio 2022; il 25-26 giugno 2022, ha vinto la 3^ Ultra Dolomites 80km in 8h42’, precedendo Daniele Calandri 8h4926” e il rumeno Catalin Sorecau 8h5429”.
Quest’anno ha vinto le seguenti gare: Ronda Ghibellina 45km il 29 gennaio 2023; Sanremo Ultra Trail 60km il 26 febbraio 2023; Vibram Max..i Trail Mottarone 48km il 7 maggio 2023. 

Matteo SIMONE 
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