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lunedì 21 agosto 2023

Louison Coiffet Campione Europeo 2023 Skyrunning Vertical in Montenegro

La gara della mia vita, al momento, la 90 km del Monte Bianco (giugno 2023) 
Matteo Simone 
 

Il 14 luglio 2023 si è svolta in Montenegro la specialità Vertical (3,9 km e 1.000 m di dislivello) dei Campionati Europei Skyrunning in Montenegro. 

Il vincitore è stato il francese Louison Coiffet in 37’51”, precedendo il connazionale Louis Dumas 38’25” e lo spagnolo Alain Santamaria 38’26”. Tra le donne ha vinto la spagnola Naiara Irigoyen in 44’11”, precedendo le due italiane Corinna Ghirardi 44’39” e Camilla Magliano 45’12”. 
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Louison Coiffet attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Congratulazioni per la tua vittoria ai Campionati Europei, cosa significa per te? Titoli come questo permettono di "ufficializzare" una prestazione, un obiettivo. Hanno il vantaggio di poter parlare a tutti, specialisti del settore o meno. Per me non è necessariamente la mia miglior corsa verticale (anche se sono molto contento della prestazione!) ma è un titolo di Campione Europeo e nessuno può contraddirlo... 
Cosa pensano la tua famiglia e i t
uoi amici di questa vittoria?
Penso che molti di loro ne siano orgogliosi. Un titolo europeo è un vero colpo, come direbbe mio fratello minore. Non sono tutti specialisti, ma credo che questa vittoria significhi più per loro che per altri. 

Un titolo europeo risulta essere una grande conquista, un risultato che rimane nel tempo, fa parte del vissuto e della storia dell’atleta, parte del suo percorso atletico di performance, riconosciuto da tanti. 
A chi lo dedichi? Ci sono stati momenti critici? Lo dedico in particolare alle persone che mi hanno accompagnato in Montenegro per la gara: la mia ragazza, il mio allenatore/manager, 2 amici runner/cameraman. Questa medaglia è una boccata d'aria fresca per tutti perché non sono riuscito a correre più di 15' i 2 giorni prima della gara a causa di un infortunio al ginocchio, mentalmente ero in fondo alla buca. Il contesto ha sicuramente giocato un ruolo ed è finita davvero bene. 

Dietro l’atleta ci sono persone che accompagnano, tifano, aiutano, sostengono l’atleta e quando si riesce a ottenere un risultato prestigioso si condividono le intense sensazioni sperimentate, tornando a casa arricchiti ed entusiasti del risultato ottenuto.
 
Cosa hai imparato in questa gara? Che devi davvero fidarti di te stesso se conosci le tue qualità. L'inizio è stato veloce, ma non è durato per tutti. Ho anche imparato che se vuoi (qualunque sia la motivazione) hai fatto metà del lavoro! 
Cosa e chi ti aiuta nello sport? Il mio amore per lo sforzo e la vita all'aria aperta sono, penso, i miei principali aiuti quotidiani per l'allenamento. Poi sono molto ben circondato, in particolare dalla mia famiglia, amici intimi e partner. Non tutti sono specialisti nel mio sport, ma anche la loro visione esterna è di grande aiuto! Poi ovviamente la struttura del mio team mi aiuta materialmente e logisticamente! 

Bisogna avere tanta passione ed essere tantissimo motivati per impegnarsi con costanza e determinazione in allenamenti che portano a raggiungere obiettivi prestigiosi, difficili ma non impossibili se si ha fiducia in se stessi di poterlo fare. 
Quali caratteristiche e qualità possiede nello sport?
Da un punto di vista fisico e fisiologico, credo che le mie qualità principali siano la forza muscolare e la resistenza che ne deriva. Poi, nel mio sport, sono una persona molto mentale, il che significa che se non ho voglia di fare qualcosa, una gara o un allenamento, non riuscirò a ottenere buoni risultati; al contrario se ho voglia, credo che questo mi renda il compito più facile di quanto non lo sia per altre persone. In secondo luogo, non separo mai il mio sport di prestazione da quello di piacere: per me le uscite in montagna condivise con gli amici o una buona sessione di gruppo sono la vera forza motrice del mio allenamento. 

La pratica di una disciplina sportiva non è solo tesa alla performance ma prima di tutto al benessere percepito, più si sperimenta piacere e più si è intenzionati ad allenarsi duramente facendo bene in allenamento e soprattutto in gara. 
Pens
i che uno psicologo sia utile nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi?
Certamente è utile: nella preparazione preventiva, per avere le chiavi di lettura che servono per superare gli imprevisti o semplicemente le difficoltà fisiche che si possono incontrare. Credo che sia fondamentale anche per capire come funzionano il nostro cervello e il nostro pensiero, in modo da poterli gestire meglio (spesso nei momenti difficili, ma anche in quelli di euforia!). Quando si entra nell'aspetto agonistico, penso che lo psicologo abbia un ruolo da svolgere, sia per preparare il grande giorno sia per mantenere la motivazione durante l'allenamento. Infine, non sono uno specialista di psicologia, quindi probabilmente ci sono molti altri momenti/situazioni in cui lo psicologo ha un ruolo da svolgere. 

In effetti sono tante le componenti che entrano in gioco sia in allenamento che in gara, importantissime sono le componenti fisiche da allenare, la preparazione all’alimentazione durante gli allenamenti e in gara, pre, durante e post. Grande importanza hanno le attrezzature da utilizzare ma non bisogna sottovalutare l’aspetto mentale a iniziare dalla consapevolezza nelle proprie risorse e capacità, nella definizione egli obiettivi che siano sfidanti, stimolanti, difficili ma non impossibili. Altri aspetti importanti risultano essere l’autoefficacia, la fiducia di potercela fare, di poter riuscire a eseguire allenamenti impegnativi e gare considerate anche difficili e a volte estreme. Importante sviluppare la resilienza, affrontando, accettando, gestendo, superando diversi imprevisti lungo il percorso pianificato di allenamenti e anche in gare. Tutto conta e tutto è allenabile. 
Qual è stata la gara della sua vita?
La gara della mia vita, al momento, sarebbe probabilmente la 90 km del Monte Bianco (giugno 2023) in termini di piacere e di prestazioni. Citerei anche la Tromso Skyrace 2022, che credo sia stata un punto di svolta per me, perché era un obiettivo che sognavo da due anni e sono riuscito a raggiungerlo il giorno stesso. 

Il 23 giugno 2023 si è svolta la “90km du Mont-Blanc (FRA)” e i primi tre arrivati sono stati i francesi: Germain Grangier 10h3606”, Louison Coiffet 10h3744” e Hugo Deck 10h4759”.  
Il 6 agosto 2022 Louison ha vinto la “Tromsø Skyrace Hamperokken (NOR) 57km” in 7h1036”, precedendo il Raul Butaci 7h3218” e il norvegese Erland Eldrup 7h3642”. 
Qual è stata la tua gara più difficile? La più difficile, credo che la lista potrebbe essere lunga, ma credo di dover dire Limone Skyrace 2021. Mentalmente difficile e forse la gara più impegnativa dal punto di vista fisico che abbia mai corso. 
Come hai superato le crisi, le sconfitte e gli infortuni?
Grazie alle persone che mi circondano, che sanno ascoltarmi e tirarmi fuori dai pensieri negativi! E grazie alle passioni secondarie credo, che siano altri sport o altri interessi: il mio lavoro di fisioterapista, gli amici, altre attività... E proiettandomi sempre su nuovi obiettivi, prepararsi per questi aiuta a passare ad altro. 

L’atleta non è solo ma è circondato da tante persone che remano a favore, sostengono, aiutano, consigliano, supportano che siano familiari, amici, professionisti. Bisogna essere sempre focalizzati e centrati per l’obiettivo da centrare e in caso di bisogno si può chiedere aiuto, ci si può riorganizzare, ci si può distogliere facendo altro di diverso per far sì che ritorni la motivazione rimodulando piani e programmi. 
Un messaggio per incoraggiare le persone a fare trail? È divertente! Si può scoprire qualsiasi regione, si può fare trail ovunque! E l'atmosfera tra i trailer è generalmente fantastica. 
Ha un modello di riferimento o qualcuno che la ispira? Ovviamente, come molti corridori della mia età, Kilian Jornet è un semidio! Poi, avendo seguito molti corridori, potrei citarne alcuni che mi impressionano per il modo in cui gestiscono la loro vita quotidiana e poi si comportano molto bene in diversi tipi di gare: Petter Enghdal, Luis Alberto, Jon Albon, Stian Angermund... 
Quali sono i suoi allenamenti più importanti e fondamentali?
La corsa lunga, che adoro e che ritengo molto importante per il mio sport. Per il resto, le tipiche simulazioni di gara: salite di soglia e discese (molto) veloci. 

Importantissime le simulazioni di gara o di parti di essa per far sì che il fisico e la mente si prepari alle condizioni fisiche ed emotive di gara per arrivare più preparati il giorno della gara, avendo sperimentato in parte condizioni in simili in gara. 
Una parola o una frase che ti aiuta a perseguire i tuoi sogni? Lentamente ma inesorabilmente...? Credo che questa filosofia mi piaccia. 

Negli sport di endurance funziona così, fino alla fine, senza fretta ma avanzando sempre. 
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Sogni realizzati o da realizzare? Ci sono troppi sogni da menzionare. I miei prossimi obiettivi saranno le gare di skyrunning e la finale alla fine della stagione 2023, cercando di finire bene ciò che è iniziato bene... 
 
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 
 
Louison Coiffet Campione Europeo 2023 Skyrunning Vertical in Montenegro 
Matteo Simone 
 
Félicitations
pour votre victoire aux Championnats d'Europe, qu'est-ce que cela signifie pour vous?
Les titres comme celui-ci permettent "d'officialiser" une performance, un objectif. Ils ont l'avantage de parler à tout le monde, spécialiste du milieu ou non. Pour moi ce n'est pas forcément ma meilleure course verticale (bien que je suis très content de la performance!) mais c'est un titre de champion d'europe et ça personne peut le contredire... 
A qui le dédiez-vous ? Y a-t-il eu des moments critiques? Je le dédie particulièrement aux personnes qui m'ont accompagnées au Monténégro pour la course: ma copine, mon entraineur/manager, 2 amis coureurs/cameraman. Cette médaille c'est la bouffée d'air pour tous car j'étais incapable de courir plus de 15' 2 jours avant la course à cause d'une blessure au genou, j'étais au fond du trou mentalement. Le contexte a sûrement joué et ça s'est super bien fini. 
Qu'avez-vous appris dans cette course Qu'il fallait vraiment se faire confiance à soi si on connaît ses qualités. C'est parti très vite mais ça n'a pas tenu pour tout le monde. J'ai aussi appris que si l'on a envie (quelque soit la motivation) on a fait la moitié du job! 
Quoi
et qui vous aide dans le sport
Mon amour de l'effort et de l'extérieur sont je pense mes principales aides au quotidien pour aller m'entrainer. Ensuite je suis très bien entouré, particulièrement par ma famille, amis proches et compagne. Tous ne sont pas des spécialistes de mon sport mais leur vision extérieure est aussi un énorme soutien ! Ensuite bien entendu la structure de mon team m'aide matériellement et logistiquement! 
Que pensent la famille et les amis de cette victoire? Je pense que beaucoup en sont fière justement car elle parle à la majorité, un titre européen ça "claque" comme dirait mon petit frère. Encore une fois ce ne sont pas tous des spécialistes dont là au moins ça leur parle donc cette victoire a plus de sens pour eux je pense que d'autres. 
Quelles caractéristiques et qualités possèdes-tu dans le sport? D'un point de vue physique et physiologique, je pense que mes principales qualités sont ma résistance musculaire et l'endurance qui peut en découler. Ensuite dans mon sport je marche énormément au mental, c'est à dire que si un effort, une course, un entraînement ne me fait pas envie je ne serais pas performant et inversement si j'en ai envie je pense que cela me rend la tâche peut être plus facile qu'à certains. Ensuite je ne dissocie jamais mon sport performance et mon sport plaisir, pour moi les sorties en montagne partagée avec des copains ou une bonne séance à plusieurs sont le moteur même de mes entrainements. 
Pensez-vous
que le psychologue est utile dans votre sport? Pour quels aspects et quelles étapes?
C'est certains qu'il est utile: dans la préparation en amont pour avoir les clés si besoin pour surmonter des évènements pas prévu ou bien simplement des difficultés physiques que l'on traversera nécessairement. Je pense qu'il est indispensable également pour comprendre comment notre cerveau, notre réflexion fonctionnent et mieux composer avec (souvent dans les moments difficiles mais également dans les moments d'euphories !). Dès que l'on touche à l'aspect de compétition, je pense que le psychologue a sa place que ce soit pour préparer le jour J ou bien pour garder la motivation en amont à l'entraînement. Enfin je ne suis pas spécialiste de la psychologie donc il y a surement plein d'autres moments/situations le psychologue a sa place... 
Quelle a été la course de votre vie? La course de ma vie pour le moment ce serait surement le 90km du Mont-Blanc (Juin 2023) en terme de plaisir et de performance. Je citerai aussi la Tromso Skyrace 2022 qui a été un déclic pour moi je pense car c'était un objectif dont je rêvais depuis 2 ans et j'ai réussi à être au rendez-vous le jour J. 
Quelle a
été ta course la plus difficile?
La plus dure je pense que la liste pourrait être longue mais je pense que je citerai Limone Skyrace 2021. Difficile mentalement et peut-être la plus exigeante physiquement que j'ai pu courir. 
Comment avez-vous surmonté les crises, les défaites, les blessures? Grâce à mon entourage qui sait à la fois m'écouter et à la fois me sortir de mes pensées négatives ! Et puis grâce à des passions secondaires je pense, que ce soit d'autres sports ou bien d'autres centres d'intérêt : mon métier de kiné, des amis, autres activités...Et en se projetant toujours sur de nouveaux objectifs, les préparer aide à passer à autre chose. 
Un message pour inciter les gens à trailer? C'est ludique ! ça permet de découvrir n'importe quelle région, on peut trailer n'importe ! Et l'ambiance entre trailers est globalement géniale. 
Avez-vous un modèle à suivre, quelqu'un vous inspire-t-il? Forcément, comme beaucoup de coureurs de mon âge, Kilian Jornet est un demi-dieux ! Après pour suivre énormément de coureurs je pourrais en citer pas mal qui m'impressionne dans leur manière de gérer leur quotidien et d'être très performant ensuite sur plusieurs types de courses : Petter Enghdal, Luis Alberto, Jon Albon, Stian Angermund... 
Vos
entraînements les plus importants et les plus fondamentaux?
La sortie longue !!J'adore et je pense que c'est ultra important pour mon sport. Sinon les simulation de course type : montée au seuil et descente (très) rapide. 
Un mot ou une phrase qui vous aide à poursuivre vos rêves? Doucement mais sûrement ...? Je pense que j'apprécie cette phylosophie. 
Prochains objectifs ? Des rêves réalisés et à réaliser? Des rêves, beaucoup trop pour les citer ici. Les prochains objectifs ce sera des manches de skyrunning et la finale pour cette fin de saison 2023, essayer de bien finir ce qui a bien commencer...Merci pour vos question!  

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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