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domenica 10 marzo 2024

La maratona, un obiettivo che va maturando nel corso degli anni

 Matteo SIMONE 
 

La maratona un grande viaggio di preparazione, gara, pensieri, dubbi, calcoli, numeri, lunghi e lunghissimi, ripetute corte, medie e lunghe; variazioni, potenziamento, recupero, scarichi, integrazione, scarpe, infortuni, proiezioni. 

Ci si arriva a step, è importante la gradualità, l’impegno, l’adattamento progressivo. Bisogna sapersi monitorare nel corso del tempo, sapersi testare o farsi testare.
E’ importante considerare la preparazione fisica, la preparazione nutrizionale, la preparazione mentale. Piano piano si fa tutto, basta trovare le giuste motivazione, segnarsi gli obiettivi mentalmente e per iscritto, prendere la direzione giusta del percorso verso il raggiungimento degli obiettivi. 
Lo sport aggrega, rende felici, permette di prendersi cura di se stessi, sperimentare benessere, raggiungere gradualmente obiettivi importanti come portare a termine una maratona. Lo sport diventa una medicina naturale per il corpo e per l’anima, si tratta di volersi bene facendo sport e apprezzarsi per quello che si riesce a fare. La prima sfida è iniziare il processo di cambiamento.
Lo sport forma e trasforma le persone, insegna a superare ostacoli, crisi e difficoltà, non si tratta solo di allenare il muscolo, ma attraverso lo sport si forgia il carattere, si struttura la personalità. 
 
Lo sport permette di scoprire capacità inusuali, la maratona rimane una gara importante che comprende il superamento del muro dopo il 30° km.  
Cosa c’è dopo una maratona?  
Un misto di stanchezza e contentezza; un fiume di emozioni dopo tanti allenamenti per la preparazione; dopo tante incertezze se fare questa o un’altra, se seguire un pacer o un altro, ma l’importanza è l’esperienza che si porta a casa, tanti incontri, abbracci, sorrisi. Incontri, confronti, tensioni, pressioni. 
Una parte importante di vita, esperienze uniche, dense, forti, intense. Paure, insicurezze, nuove consapevolezze. 
Interessante l’esperienza di Emanuele
Mellina: “Buongiorno ti avevo promesso che se avessi fatto la maratona ti avrei raccontato le sensazioni che provavo.... la mia maratona nasce per caso durante una cena tra amici. L'amico Marco parlava della maratona e io senza pensarci ho detto la faccio pure io. Suscitando anche qualche presa in giro, le solite cose tra amici. Felice come un bimbo …tempo 5h06’, il rammarico è che sono arrivato che potevo fare altri 10 km, i crampi hanno tentato di fermarmi ma non ho mollato. Adesso posso andare al lavoro e quando finirò verso le 24, se tutto va bene, arriverà il mio relax”.   

Questo è lo sport che vogliamo, non solo campioni e record ma anche storie di piccoli e grandi eroi. 
Questo è il fantastico mondo dello sport, si fatica, ci si impegna, rinunce, sacrifici, ma trattasi di un investimento molto redditizio, quando riesci a fare la gara della tua vita le sensazioni e le emozioni ti rimangono attaccate sulla pelle a vita e servono poi nei momenti più bui per ricordarti che sei stato in grado di fare qualcosa di importante, di sperimentare la performance e tutto ciò aiuta ad andare avanti serenamente e fiduciosamente.
 
Lo sport forma e trasforma le persone, insegna a superare ostacoli, crisi e difficoltà, non si tratta solo di allenare il muscolo, ma attraverso lo sport si forgia il carattere, si struttura la personalità. 
Marco Marchei: La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?La maratona di Boston 1980, dove sono stato protagonista per metà gara, in fuga con un altro atleta, in una cornice di pubblico incomparabile, finendo poi al secondo posto, ampiamente col mio primato personale. Di quella gara, che avevo studiato per bene, ricordo tutto, metro dopo metro, così come la partecipazione e il supporto del foltissimo pubblico. Di altre occasioni, invece, ho quasi dimenticato tutto il “vissuto”, sensazioni comprese. Il risultato di Boston mi aprì di fatto la partecipazione all’Olimpiade di Mosca ‘80” 

Boston risulta essere una gara molto prestigiosa e ogni gara è un test, un risultato, una performance ma anche l’apertura di nuovi orizzonti, a scoperta di nuove consapevolezze e per Marco l’accesso alle Olimpiadi.
 
Un esperto di maratone è Eligio Lomuscio, sa come affrontarla, gestirla e portarla a termine nonostante gli imprevisti che possono essere sempre dietro l’angolo: Cambia qualcosa dopo questa maratona? Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare?Il traguardo di questa maratona mi ha fatto capire che con un po’ di buona volontà tutto è raggiungibile, prossimamente farò qualche altra maratona e tante mezze maratone per tenermi sempre in allenamento, perché in una maratona per me non ci vuole solo la forza delle gambe, ma ci vuole anche e soprattutto una grande forza mentale.”   
Alcuni fanno queste imprese anche per motivi solidali.
 
Gustavo Ismail: “La solidarietà per aiutare i bambini che non hanno il latte in casa ed ogni chilometro che corro equivale a casse di latte che la gente mi dona. (Causas Solidarias para ayudar a niños que no tienen su leche en la casa y cada Km que corro equivale a cajas de leche que la gente va donándome para entregar.) 
Domenica 17 marzo 2024 ci sarà la ‘Run Rome The Marathon’, ed è possibile correre la ‘Run Rome The Marathon’ per i bambini di ‘Sport Senza Frontiere’. 
La Mission di Sport Senza Frontiere è sport e inclusione sociale di bambini e ragazzi, che vivono in situazioni di disagio socio-economico, attraverso la pratica sportiva. 
Da un po' di anni sono venuto a conoscenza dell'Associazione ONLUS Sport Senza Frontiere e dei suoi progetti, attraverso lo sport, per i bambini in condizioni di disagio economico e sociale.  
 
Già 5 volte ho corso la maratona di Roma per i progetti di Sport Senza Frontiere e sarò presente sulla linea di partenza della Maratona di Roma anche il 17 marzo 2024.  
Sto coinvolgendo anche altri maratoneti ad aderire correndo l'intera maratona o una parte in squadra a staffette, sempre raccogliendo fondi per i progetti di Sport Senza Frontiere a favore dei bambini/ragazzi.   
Pertanto, aiutatemi ad aiutare, anche con un piccolo contributo, donando per i progetti di Sport Senza Frontiere.   
Sostieni l'Iniziativa di Matteo SIMONE per Sport Senza Frontiere Onlus
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Anche altri amici hanno aderito al progetto del 17 marzo 2024 correndo la maratona individualmente o in staffette e raccogliendo fondi per i progetti a favore dei bambini in condizioni svantaggiate, tra loro: Andrea Miro, Emma Caputo, Michele Fiale, Cinzia Febi, Laura Ligia, Massimo Castellano, Gianni Guarnera.  
Unitevi a noi correndo o donando, insieme è molto meglio. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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