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sabato 28 marzo 2020

Erica Marchetti, atletica: La gara più difficile? Campionati mondiali Cali 2015

Lo sport è sfogo, soddisfazioni, crescita e rafforzamento della propria persona!
Matteo SIMONE  3804337230- 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta

Alla pagina FIDAL dedicata a Erica Marchetti, classe ’98, Bracco Atletica, è possibile visionarie la moltitudine delle gare delle svariate discipline dell’atletica leggera, dai 60 metri pani ai 1000 metri di marcia già alla sua giovane età di 22 anni presenziando anche in gare internazionali e mondiali.

Di questo passo c’è da aspettarsi che Erica possa continuare la sua carriera sportiva e non si sa mai che arrivi a correre una maratona o una 100km, oppure si dedichi anche al triathlon completando un full ironman oppure riesca a concludere una gara di decathlon.
Erica vanta i seguenti personali nelle svariate discipline dell’atletica: Alto: 1.78 - Campi Bisenzio; Lungo: 5.62 – Livorno; 200m: 27.66 – Livorno; 400m: 1:03.07 – Padova; 800m: 2:33.99 – Padova; 100 hs: 15.23 – Livorno; Triplo: 10.57 – Isernia; Peso: 8.51 – Padova; Eptathlon: 2815 – Livorno.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Erica attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Studentessa universitaria con allenamenti una volta al giorno per 5 o 6 giorni.” 
Quali fattori e persone contribuiscono nello sport al tuo benessere e/o performance?Il mio ragazzo, la mia famiglia e chi collabora per migliorare le mie doti agonistiche.”

Lo sport può andare a braccetto con lo studio, mente è sport è un ottimo abbinamento, non si può lavorare sempre di testa e non si può lavorare sempre di fisico, ogni tanto è importante mettere da parte il cervello e occuparsi del corpo così come non si può sviluppare solo capacità fisica, insieme è meglio cuore, testa e corpo ottimi alleati per sperimentare benessere, progredire nella vita e nello sport e cercare performance e successi nella vita e nello sport-
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?Mondiali di Cali del 2015, qualificazione per la finale e successiva finale.” 
La tua gara più difficile?Campionati mondiali Cali 2015.”

Nel 2015 ai Mondiali di Cali, Erica accede alla finale salto in alto saltando 1,77 e ottenendo il settimo posto tra le 12 finaliste. Erica otterrà poi in finale un ottimo decimo posto mondiale saltando 1,75 mentre la vincitrice è stata è stata Michaela Hruba che ha saltato 1,90.
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare?Brixia meeting del 2015 (Maggio) dopo il superamento al primo tentativo di tutte le misure, ma anche la qualificazione per la finale dei mondiali giovanili di Cali del medesimo anno (luglio).

Se lo fai una volta ci puoi riprovare, questo aiuta a incrementare la fiducia negli atleti, già in passato Erica ha mostrato di valere con prestazioni eccellenti, si tratta di ricordare come ha fatto, soprattutto chiudere gli occhi e risperimentare le sensazioni avute per poter replicare le condizioni della performance.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping?No mai, mi documento sempre prima di assumere qualsiasi medicinale anche se cerco di curarmi sempre con rimedi naturali.” 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, gara, post-gara)? Eccitazione ma talvolta paura prima della gara, adrenalina in gara e rilassamento post gara.”

La partecipazione a gare soprattutto importanti e internazionali può causare anche timore e paura di sbagliare, di non essere stavolta all’altezza, di essere battuti, di non andare oltre a quanto sperato e allora bisogna mettere a tacere queste paure con esercizi di controllo, soprattutto attraverso il respiro, focalizzandosi su se stessi, su quanto si è lavorato fino a quel momento, su cosa è importante ora nella nostra vita oltre allo sport e sul fatto che comunque vada le esperienze sono ricche e intense e insegnano moltissimo.
Nel tuo sport a cosa devi prestare attenzione?Devo far attenzione a quali sono gli esercizi più adatti a me con il coach, quanto mettere alla prova il mio corpo per il raggiungimento dell’obiettivo.”

Ottenere la performance richiede un’attenzione costante al minimo dettaglio, per capire quanto duramente si può lavorare, quanto di può osare senza avere effetti collaterali negativi e controproducenti, si tratta di un equilibrio tara atleta e allenatore, capire insieme come fare per salire un po’ ala volta la scala della performance.
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport?Sono molto contenti e ammirano il mio sport.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Sostegno familiare e del compagno essenziale.”

È essenziale non essere da soli, quando si vince e si gioisce meglio farlo in compagnia e quando si perde o ci si fa del male meglio avere vicino chi sostiene e aiuta ad attutire i colpi.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Ragazzi, lo sport è sfogo, soddisfazioni, crescita e rafforzamento della propria persona!”

Concordo, lo sport diventa una valvola di sfogo che allevia la routine quotidiana ma è anche fatica, gioia e soddisfazioni raggiungendo gradualmente obiettivi sfidanti e mettendosi sempre in gioco senza risparmiarsi.
Un messaggio per le ragazze del mondo?Lo sport è bello ma solo se fatto con la voglia!
Cosa hai scoperto nella pratica dell'attività fisica?
Che se ti alleni il corpo può rispondere in modi che mai avresti immaginato, e che c’è una grande soddisfazione a raggiungere gli obiettivi che ti predisponi.”

In effetti tutto sta a decidere e mettere nero su bianco obiettivi da voler raggiungere e poi stilare un programma di allenamento per seguire un percorso mirato che porti a raggiungere tali obiettivi, ci si accorge che man mano che passano i giorni si costruisce sempre più performance e cose ritenute impensate diventano reali e fattibili, ci si abitua a tutto, alla fatica ad allenamenti duri e anche a raggiungere propri sogni con duro lavoro e tanta motivazione.
Ritieni utile lo psicologo dello sport?Mai provato uno psicologo.” 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Personal best dopo anni di infortuni. Sogni realizzati in ambito sportivo la partecipazione ai mondiali giovanili di Cali ma ne vorrei realizzare anche altri ovvero partecipare a manifestazioni internazionali assolute con la nazionale italiana.” 
Come ti vedi a 50 anni?Spero di vivere con il mio attuale ragazzo, sposati, avere un lavoro e dei figli che pratichino lo sport che preferiscono.”

Indossare una maglia della nazionale è sempre un sogno di tanti atleti, vedremo cosa riuscirà a fare Erica godendosi questo lungo viaggio nel mondo dell’atletica.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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