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venerdì 23 luglio 2021

Angelo Ulisse, velocista: Vestire la maglia azzurra regala emozioni fantastiche

 Il prossimo obbiettivo è far bene ai prossimi campionati del mondo u20 

Angelo Ulisse, velocista delle Fiamme Gialle G. Simoni, la sua miglior prestazione sui 100 metri è di 
10”43, stabilita a Grosseto l’11 giugno 2021. 

Il 18 luglio 2021 Angelo ha indossato la maglia azzurra in occasione dei Campionati Europei U20 - Tallin (EST) e ottiene il bronzo nella staffetta 4×100 assieme agli altri componenti: Filippo Cappelletti, Federico Guglielmi e Matteo Melluzzo con il crono di 40”18, mentre la vittoria è andata alla Gran Bretagna (39”74) che ha preceduto l’Olanda (40”07). 
Di seguito Angelo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Cosa ti spinge a fare sport? Lo sport ti regala emozioni fantastiche, uniche. Inoltre amo mettermi sempre in gioco e sfidare me stesso e gli altri, è questo che mi spinge a fare sport. È qualcosa che va oltre al risultato! 
Cosa stai raccogliendo nello sport? Nello sport sto raccogliendo principalmente valori importantissimi per ognuno di noi come il rispetto, la lealtà, l’umiltà, il sacrificio, il dolore, la gioia. Un mix di emozioni e sentimenti che ti cambiano profondamente. Chiaramente si fanno anche esperienze belle o brutte che siano che ti lasciano sempre qualcosa dentro, che porterai per tutta la vita. 
 

Interessante e utile la risposta di Angelo, in effetti si fa sport non solo per vincere e fare i record per portare a casa medaglie, coppe, trofei e titoli ma anche per maturare e cambiare in persone migliori arricchiti dagli aspetti che entrano in gioco nella pratica dello sport, valori importantissimi come la fatica, l’onestà, l’umiltà. E tutte le esperienze sono utile per dare insegnamenti per conoscersi meglio, per approfondire, per potenziare criticità. 

Sperimenti più benessere o performance? In che modo? Direi performance, arriva sempre il momento in cui ci si sente al top della forma. Personalmente trovo nei termini benessere-performance un connubio perfetto, se c’è performance c’è anche benessere e viceversa. 

 

Angelo sta sperimentando di potercela fare benissimo a eccellere nello sport da solo e in gruppo, in staffetta esprimendo il meglio di  ed essendo un'ottima risorsa per il gruppo ma sempre non trascurando il benessere nel fare sport. 
Familiari e amici ti incitano a continuare o ti ostacolano? In che modo? Ovviamente sia familiari che amici mi sostengono, ma non troppo, non voglio persone col fiato sul collo, sono un atleta molto tranquillo che ama lavorare in pace e lontano da pressioni dunque tantissime persone mi sono vicine ma con la consapevolezza che mi piace star tranquillo! Generalmente ricevo tantissimo affetto sui social, visto il periodo di emergenza! 
 
Sembra avere le idee molto chiare Angelo e tanta consapevolezza di ciò che gli serve e gli è utile e di quello che è superfluo e che potrebbe distrarre dai suoi focus e obiettivi importanti. 

Un episodio divertente, curioso, triste, bizzarro nel tuo sport? Ricordo i primi anni di atletica, ero un mezzofondista con scarsissimi risultati, ogni gara e ogni allenamento erano una sofferenza continua, ho sofferto molto per questo ma ora finalmente posso dire amo ciò che faccio! 

 
Non è sempre facile individuare la strada giusta verso il benessere e la performance, a volte c’è bisogno di tempo e di sperimentare per conoscersi bene, per capire quali possono essere proprie qualità e 
caratteristiche, proprie potenzialità da coltivare ed esprimere, importante è non evitare l’esperienza ed essere disposti a modulare piani e programmi per raggiungere mete e obiettivi che possono cambiare nel tempo.
 
L'evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Assolutamente i recenti campionati europei u20 a Tallinn in Estonia, vestire la maglia azzurra regala emozioni fantastiche, fa venire i brividi. Il tifo, l’ambiente, avvolgersi nel tricolore dopo aver vinto la medaglia, tutto molto molto bello! 

Una bella opportunità indossare la maglia azzurra e per di più onorarla con un bronzo sperimentando emozioni uniche come ben descrive Angelo l’avvolgersi nella bandiera italiana, tutto molto bello. 
La tua situazione sportiva più difficile? La mia situazione più complicata è stata quest’anno nei mesi da marzo a giugno, dove ho avuto 2 infortuni consecutivi e tutto sembrava essere finito, sono momenti in cui ti senti triste e vorresti risolvere nel minor tempo possibile, faresti di tutto! 
 
Da subito lo sport può mettere l’atleta davanti a imprevisti e difficoltà ma ciò può essere accolto come apprendimento nell’aver fiducia che tutto si risolva applicandosi e gestendo ogni situazione con pazienza.
 
Come ti rapporti alle crisi, sconfitte, infortuni, COVID? Durante gli infortuni spesso ci sono dei momenti di down incredibili, la testa mi dice spesso di lasciare tutto, ma sono solo dei momenti che passano, amo talmente tanto alla follia questo sport che sono pronto ad affrontare qualsiasi cosa. Per quanto riguarda le sconfitte, cerco ci guardare sempre il bicchiere mezzo pieno ed affrontare I seguenti allenamenti nel migliore dei modi, con quella rabbia e quella voglia di riscatto che ti fa dare il 110% in campo. 

Nei momenti difficili bisogna essere forti e in linea con una motivazione che viene da dentro che ci permette di saper aspettare e aver fiducia che si possa ricominciare e continuare il nostro percorso verso sogni da trasformare in realtà. 
Un messaggio per avvicinare ragazzi e adulti allo sport? Ai ragazzi dico sempre che lo sport è vita, è benessere, può veramente cambiare una persona, che sia ad alto livello o a livello amatoriale è pur sempre emozionante, quindi perché no? Il mito Pietro Mennea diceva che la fatica non è mai sprecata, soffri ma sogni! 
 

Lo sport aiuta ad apprezzare la fatica, a porsi obiettivi da perseguire, a impegnarsi duramente, a gioire, a conoscersi sempre di più. 
Cosa hai scoperto nello sport di te e di chi ti circonda? Di me ho scoperto la grande determinazione e perseveranza nel fare le cose, nello sport e nella vita di tutti i giorni! Da chi mi circonda ho imparato a capire che non è tutto oro quel che luccica, non tutte le persone tengono veramente a te, è quindi importante capire sempre chi ci tiene davvero! 


Lo sport accelera tanti processi, responsabilizza, matura, fa essere più scaltri, fa guardarsi meglio intorno, fa avere una visione di insieme più ampia. 

Ti senti un riferimento per qualcuno? Me lo auguro con tutto il cuore, in campo e fuori cerco sempre di dare il buon esempio, quindi mi auguro di sì! 


Magari i più giovani possano capire il valore dell’impegno, del voler e poter fare cose importanti, perseguire sogni investendo in impegno e fatica e credendoci. 

Una parola o una frase che ti aiuta nei momenti più difficili? Ricordati perché lo stai facendo, e tutto quello che fai per questo! 

 
Questo richiede 
elevata consapevolezza, soprattutto quando si tratta di fare allenamenti o gare faticose e impegnative, essere lì presenti a se stessi con la coscienza a posto e una salda motivazione.
 
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati? Il prossimo obbiettivo è far bene ai prossimi campionati del mondo u20 di Nairobi in Kenya con la maglia azzurra, un sogno che si è realizzato è stato quello di indossare la maglia azzurra e rappresentare la nostra nazione, sognavo da anni quel momento! 

Una volta indossata la maglia azzurra non si vuole più lasciarla, si vuol continuare a rimanere in linea con nuove gare internazionali per dimostrare ancora una volta di voler dare il proprio importante contributo. E’ importante partire dai sogni per cercare di ottenere qualcosa di importante. 
Come ti vedi a 50 anni? A 50 anni mi vedo come tecnico, sulla scia del mio allenatore Claudio Licciardello, che dopo una carriera fantastica sta facendo cose speciali da coach e tra queste voglio menzionare il mio compagno di allenamento Yupun Abeykoon, atleta cingalese dello SriLanka, in Italia da molti anni che da qualche anno è passato sotto la sua guida tecnica e tra qualche giorno partirà per il suo sogno olimpico, Tokyo 2020! 
Come hai scelto la tua squadra e che intenzioni hai? Non ho scelto io la mia squadra, ho solo fatto i provini quando avevo 13 anni e sono entrato in questa splendida famiglia che spero di onorare per tanti 
tanti anni!
 

Lo sport è anche relazioni importanti, amicizia, fiducia in persone che possono consigliare, allenare, sostenere. 

Psicologo, Psicoterapeuta  
380-4337230 - 21163@tiscali.it  

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