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martedì 27 luglio 2021

Filippo Castriotta, ultramaratoneta: Il bello deve ancora venire

2° classificato alla 100km Caltagirone – Avola 2021
 Matteo SIMONE 21163@tiscali.it  

Il 17 luglio 2021 ha avuto luogo la 100km Caltagirone – Avola, corsa su strada organizzata dall’A.S.D. Palombella Running.  

Il vincitore è stato Paolo Bravi SM45 in 8h23’13” che ha preceduto Filippo Castriotta SM50 in 9h01’18”, al terzo posto si classifica Lorena Brusamento SF45 in 9h17’14”. 
Il podio femminile è completato da Francesca Ferraro SF in 10h27’50” e Luisa Zecchino SF50 in 11h22’26” che precede di pochi minuti Alisia Calderone SF45 11h28’33”. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Filippo, vincitore anche del titolo di Campione Italiano ACSI categoria SM50 100km, attraverso risposte ad alcune mie domande.  
Complimenti carissimo, come stai fisicamente e mentalmente? Questa volta, non so perché, ma mi sento molto bene fisicamente e felicissimo mentalmente rispetto ai 100 km di Imola. In più mi sono migliorato di quasi un'ora rispetto a Imola 

In effetti a Imola Filippo non è riuscito a esprimersi per quanto valeva impiegando 9h50’19” ma ha saputo aspettare e pazientare continuando ad allenarsi con l’obiettivo di fare bene le prossime gare come ha dimostrato alla 6 ore di Matera e alla 100km di Avola arrivando in entrambe le gare in seconda posizione e con ottime sensazioni che lo motivano e caricano ancora di più per affrontare le prossime gare.  
Qual è stata la parte di gara più tranquilla, difficile, noiosa? La parte iniziale mi sentivo molto bene e rilassato. L'assistente del vincitore Paolo è stato anche molto gentile nel prendermi un paio di volte acqua al ristoro. Difficile non direi perché lo sport è la mia passione, neanche noiosa perché io amo correre e fare sport da quando ero bambino, poi mi diverto anche con tantissimi amici che condividono con me la mia passione.  

Filippo ama lo sport ed è uno che non teme la fatica, si allena con tanti amici per arrivare preparato e pronto sulla linea di partenza per cercare di puntare al podio come spesso riesce.  
Filippo ha fatto tutto da sé, senza assistenza a seguito ma in autonomia, avvalendosi di tutti i ristori messi a disposizione dagli organizzatori. 
Cosa porti a casa da quest'esperienza? I momenti passati insieme alla mia ciurma e moglie prima e dopo la gara. Quelli dell'arrivo sono quelli più emozionanti perché sono arrivato molto bene e ancora pieno di energie, infatti non ho dormito, sono stato tutta la notte aspettando prima il mio amico Nicola Ciuffreda e poi insieme abbiamo bevuto una birra alla spina e abbiamo aspettato che arrivasse il nostro carissimo amico Avv. Mimmo D'Ascanio.
Poi, tutti insieme, come sempre, ci siamo fatti il bagno nel bellissimo mare di Avola.
Poi, siamo andati a fare colazione e pranzo, poi riposo, poi la santa messa in Chiesa della Madonna degli Angeli, infine cena la sera con la ciurma al completo e dormita fino alla mattina per poi ripartire, colazione e via verso il traghetto. Questo è una parte di tutto quello che si vive prima durante e dopo una 100 km con il Pirata del Gargano, tu ne sai qualcosa carissimo amico mio, il bello deve ancora venire. 

Per Filippo, ogni gara è una bellissima avventura, è solito godersi il lungo viaggio prima e dopo la gara con sua moglie Caterina e i suoi amici ultramaratoneti di avventura che conosco benissimo essendo tutti miei paesani di Manfredonia e amici di corsa e cammino, in particolare Nicola, amico di scuola da una quarantina d’anni e in questa gara è riuscito anche lui a centrare il podio di categoria arrivando secondo M60 in 13h11’05” dopo Antonio Tallarita 11h17’47” e prima di pochi secondi da Giovanni Giuliano 13h11’22”.  
Filippo è anche molto credente e ciò lo aiuta ad affrontare, gestire e superare tanti momenti difficili della vita quotidiana. 
Qual è la tua sfida ora: 100km, 12h, 24h?
La 6 ore di Cagnano Varano il 21
agosto e poi il rientro in Sicilia per la bellissima e unica al mondo, per bellezza e durezza, la strepitosa 100 km dell'Etna Extreme del Vulcano partenza il 4 settembre a Mezzanotte in fine dovrò decidere in base alle condizioni fisiche se fare la 9 Colli Running a fine settembre oppure la 50 km del Gargano e poi la super 6 ore di Lucera e infine chiudere la stagione con la pista di Lavello, da decidere se fare una 12 ore oppure una 24 0re.
 

Filippo ha le idee chiare con tante gare da partecipare e cercare di andare a podio come già fatto lo scorso anno arrivando secondo alla 100km dell’Etna, tante gare locali come la 6 ore di Cagnano Varano e considerato che la 9 Colli Running hanno deciso di annullarla mi sa che lo vedremo anche alla 50km del Gargano organizzata da Giovanni Cotugno, presidente della sua società “Ass. Gargano ONLUS 2000 Manfredonia”. 
Come proseguono i progetti di allenamenti e gare? I progetti sono molto interessanti e procedono molto bene per questo anno. 
Cosa dice di te la tua famiglia, amici, società, città? Sono molto felici e fieri delle bellissime affermazioni che sto avendo. 
Utilizzi metodi innovativi di allenamento? No, i soliti allenamenti, quelli che faccio sempre con tutti i miei amici e famiglia, facendo lunghissimi viaggi nella natura, all'aria aperta, camminando e scherzando come faccio sempre, facendoci un sacco di risate insieme, io sono all'antica, caro Matteo.  

Filippo è solito allenarsi con la propria famiglia facendo lunghi cammini insieme e correndo e camminando con altri amici ultramaratoneti, apprezzando le bellezze della natura considerate doni dello sport.  
Un’intervista a Filippo è riportata nel libro "La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza."
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza.
Lo stesso autore ha partecipato a questa gara sperimentandosi e comprendendo cosa significa fare sport per tante ore, andando incontro a crisi da superare, mettendo in atto strategie per andare avanti e portare a termine la competizione. È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione.
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su
se stesso.
 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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