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mercoledì 3 agosto 2022

Carolina De Rosa: Credere in sé stessi e non darsi mai per vinti

 Matteo Simone 
 

Carolina De Rosa ha iniziato a correre e poi è passata alla marcia dai 2km fino ai 20km vincendo un titolo italiano e riuscendo a indossare la maglia azzurra in competizioni internazionali, per poi ritornare a correre con l’obiettivo, in futuro, di correre una maratona.

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Carolina attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? Sono del parere che ci si sente campioni non solo quando si riesce a indossare una medaglia al collo. Piuttosto ci si sente forti e campioni per se stessi quando si raggiungono obiettivi e traguardi che sembravano quasi irraggiungibili. Indubbiamente salire sul gradino più alto del podio in Italia nei 3km di marcia, qualche anno fa, mi ha resa molto orgogliosa di me stessa.
La gara più̀ difficile? La gara che mi ha visto campionessa italiana nel 2007, ricordo sicuramente una grande felicità, ma anche una grande responsabilità nel dover mantenere e difendere quel titolo.
 
Il 12 ottobre 2007, Carolina ha ottenuto il titolo italiano cadette marcia 3km a Ravenna, con il crono di 14'59"38.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato all'età di 8 anni praticando tutte le specialità dell'atletica fino a specializzarmi nella marcia, disciplina che mi ha accompagnato per 13 anni. Oggi sono un'appassionata podista.

Tra le sue prestazioni da menzionare il 1° ottobre 2005 ha corso 1.000 metri in 3h22’ad Avellino all’età di 13 anni.
Ha conquistato la medaglia di bronzo Juniores nella marcia 20km, con il crono di 1h55’32”, il 12 giugno 2010 a Molfetta, mentre la sua miglior prestazione 1h44’48” l’ha ottenuta il 27 gennaio 2013 a Montesilvano.
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? La passione, la costanza e la determinazione sono i 3 ingredienti fondamentali che mi aiutano a perseverare e a raggiungere gli obiettivi che mi prefisso.
 
Carolina ha centrato grandi obiettivi, indossare la maglia azzurra è un grande sogno che si può trasformare in realtà se c’è talento, grande passione, motivazione, impegno.
Un'esperienza che ti dà̀ la convinzione di potercela fare? Non ho un'esperienza in particolare ma ricordo bene tutte le volte che ho pensato di non potercela fare e invece alla fine sorprendermi nel raggiungere traguardi inaspettati. La chiave in questo caso, è credere in sé stessi e non darsi mai per vinti.
Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro nel tuo sport? Ricordo di una gara in particolare in cui dovevo garantirmi il tempo minimo per partecipare ai mondiali giovanili nella marcia. A metà gara sono caduta, rischiando di pregiudicare tutto, ma per fortuna non è andata così. Nonostante tutto, ho trovato la forza di rialzarmi e centrare quell'obiettivo per me importantissimo e la felicità è stata doppia.
 
E’ importante essere sempre fiduciosi nonostante tutto, essere resilienti nel credere di poter superare momenti critici e impegnarsi fino alla fine.
Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? Tutte le persone a me care mi hanno sempre sostenuta in tutti questi anni di sport. Credo sia un aspetto necessario e fondamentale per essere sereni e per fare bene. In particolare i miei genitori che mi hanno educata allo sport sono sempre stati molto presenti e grandi motivatori.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Ho scoperto di essere realmente me stessa. È un qualcosa di difficile da spiegare a parole ma quando corro sono più vera che mai. Questo sport mi aiuta a sentirmi forte e ad affrontare le sfide della vita di tutti i giorni.
 
E’ molto utile l’educazione allo sport fin da piccoli, sia in famiglia che a scuola. Lo sport risulta essere una grande palestra della vita per sentirsi in grado di stare al mondo con sicurezza e competenza affrontando problemi e situazioni, sia sportiva che familiari e lavorative.
Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Mi riconosco sicuramente una grande determinazione, molta pazienza nei momenti in cui non gira sempre nel verso giusto e infine una necessaria caparbietà.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? La corsa è uno sport che come dico sempre non regala nulla. Devi dare tanto se vuoi ricevere altrettanto. I rischi sono sicuramente i più svariati infortuni in cui si incorre se non si presta attenzione ai dettagli e se non ci si allena con un metodo appropriato.
 
Per ottenere grandi successi e traguardi importanti bisogna impegnarsi con costanza e fiducia, non trascurando dettagli minimi.
Cosa e chi ti ostacola nello sport? Non ho ostacoli al momento per mia fortuna, né tantomeno persone che non appoggiano questa mia passione.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Assolutamente sì, credo sia una figura molto importante. Per superare un fallimento, per acquisire maggiore consapevolezza in sé stessi, per imparare a gestire ansia ed emozioni nelle competizioni e per tirare fuori magari lati del proprio carattere che si fa fatica ad accettare!
 
E’ importantissimo sviluppare consapevolezza di se stessi, proprie possibilità e capacità, bisogni ed esigenze, obiettivi e mete sfidanti ma non impossibili.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più̀ belle? Due competizioni internazionali nei 5km di marcia dove ho potuto vestire con orgoglio la maglia della nazionale negli anni 2008 e 2009. Rispettivamente in Repubblica Ceca e in Spagna.
 
Il 12 aprile 2008, Carolina (A.S.D. Agg. Hinna) ha esordito esordio in maglia azzurra a Podebrady (Repubblica Ceka) all’incontro internazionale, classificandosi al terzo posto nella marcia 5km, gara vinta da Antonella Palmisano (A.S.D. Atletica Don Milani).
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, Covid? Dopo ogni sconfitta solitamente preferisco fermarmi e staccare la spina per qualche giorno in modo da analizzare lucidamente il tutto. Non mi abbatto e cerco di andare avanti per la mia strada consapevole che nello sport come nella vita non tutto si prospetta sempre facile e che anche le sconfitte sono parte del percorso.
 

Si apprende sempre in ogni esperienza e si riparte sempre con nuove consapevolezze e nuovi obiettivi

Un messaggio per invogliare persone a praticare sport? Fare sport aggiunge vita ai nostri giorni, regalarsi questo valore aggiunto all'inizio è difficile ma dopo un po' diventa una piacevole necessità.
Ti ispiri a qualcuno? Non ho un idolo, ma mi lascio ispirare ogni giorno da chi condivide la mia stessa passione. Mi piace confrontarmi e imparare nuove cose.
Una parola, frase, immagine, persona che ti aiuta nei momenti difficili? Qualunque sia il risultato, l'importante è esserci e divertirsi. Credo che il divertimento sia il segreto vero per ogni successo.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Correre una maratona tra qualche anno.

Grandi obiettivi ma raggiungibili, Carolina è partita da piccola con il mezzo fondo e piano piano si è orientata sulla marcia dai 2km fino ai 20km con eccellenti risultati e quindi la maratona sarà alla sua portata con una preparazione adeguata.
Cosa c'è prima, durante e dopo una gara? Sicuramente allenamento e impegno prima, durante divertimento determinazione e sana fatica, dopo benessere e felicità.
Quali sono gli ingredienti del successo?
Avere fiducia in sé stessi, essere perseveranti e non dimenticarsi mai di divertirsi e sorridere.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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