(Dedicato a: Luca Bonanni, organizzatori, vincitori, ultimi arrivati, tutti i partecipanti)
Matteo SIMONE
Domenica 31 luglio 2022 si è svolta l’11^ Ultramaratona del Gran Sasso 50 km, organizzata dall’A.S.D. Marathon Club Manoppello Sogeda, con partenza alle ore 08.30 da Santo Stefano di Sessanio (AQ).
Il panoramico percorso ha attraversato bellissime località, tra le quali Calascio (1210 m), Castel del Monte (1310 m), Valico Capo la Serra (1600 m), Fonte Vetica, la Piana di Campo Imperatore.
Il vincitore è stato Marco Visintini M45 (US Aldo Moro) in 3h22’17”, precedendo il giovanissimo Filippo Bovanini M20 (Atletica AVIS Castel S. Pietro) 3h24’14” e Antonio Fiadone M45 (ASD Passologico) 3h32’46”.
Marco Visintini quest’anno ha vinto l’Ultramarathon Festival Venice, totalizzando 255,693km in 24h e dopo tale prestazione dichiarò che l'obiettivo principale sarebbe stato l’Europeo a Verona per settembre.
Tra le donne, la vincitrice è stata Federica Moroni M50 (GS Gabbi) in 3h39’07”, classificandosi al 6° posto assoluto, precedendo Eleonora Rachele Corradini F30 (Grottini Team Recanati) 4h04’56” e Antonella Ciaramella F30 (AS Atletica Venafro) 4h11’42”.
Tra i tanti atleti giunti al traguardo, da menzionare una rappresentativa della città di Manfredonia, tra i quali Damiana Cinque (ASD Manfredonia Corre) che si è classificata al 3° posto della categoria F55 in 6h05’45” e Filippo Castriotta (ASD Gargano 2000 Manfredonia) che ha vinto la categoria m55 in 4h20’52”.
Filippo Castriotta, lo scorso 2 Luglio si è classificato 10° assoluto e 1° M55 all’Ultramaratona Asolo 100km con il crono di 10h47’06” e interessanti sono le risposte alle mie domande a seguito di tale prestazione.
Prossimi obiettivi? I più importanti la 100km di Torino 8 e 9 ottobre Campionato Italiano e la 6 ore di Lucera Campionato Italiano fine ottobre, poi farò la 50 km del Gran Sasso a fine luglio, la sei ore di Cagnano Varano ad agosto e 50 km del Gargano il 18 settembre nel mio splendido Gargano.
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi? I miei familiari dicono che sono una forza della natura, poi mia moglie Caterina mi coccola in tutto... seguendomi anche in vari allenamenti di cammino e gare. Gli amici mi riempiono di gioia e attenzioni, in più mi sopportano in tantissimi momenti miei di sfoghi personali, specialmente il mio amico Mimmo, poi insieme abbiamo anche tantissimi momenti di gioia e preghiera vissuti insieme dalle suore di clausura.
Ti ispiri a qualcuno? No, sono stato sempre uno sportivo a 360 gradi per me lo sport è una vera passione che faccio da quando ero bambino anche se per molti anni ho dovuto lasciare per motivi familiari e di lavoro.
Cosa diresti a te stesso quando era più giovane? Quando ero più giovane avevo tanti sogni e tante ambizioni che non ho potuto realizzare purtroppo. Sarei stato un ottimo atleta in varie discipline.
Come ti vedi tra 10 anni? Mi vedo sempre giovane e competitivo come lo sono adesso, è la passione che nutro per lo sport che mi dà forza e gioia infinita.
Filippo è un grande esempio di atleta e uomo di fede che si allena con motivazione e passione con tutti, aiutando tutti. Filippo racconta sempre le sue avventure sportive fin da ragazzo quando era un ottimo nuotatore, un grandissimo ciclista e un bravissimo runner e maratoneta fino a scoprire l’ultramaratona dove da subito si è dimostrato molto valido e performante. Lo sport l’ha sempre aiutato a distrarsi, a superare eventi critici e problematici. Avrebbe voluto studiare Scienze Motorie ma non se lo poteva permettere.
Ottima la prestazione di Sabrina Chiappa (Running Station Team ASD), che si classifica al 2° posto categoria F40 in 4h42’21”.
Interessante una testimonianza di Sabrina Chiappa a seguito della Strasimeno’ di 58km dove l’ho conosciuta e i suoi passi lungo il percorso mi hanno stimolato, soprattutto nel tratto finale dopo la maratona.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? Prima di tutto me stessa, il fatto di riuscire a trovare il tempo per allenarmi sei giorni su sette e di farlo con concentrazione genera un senso di benessere. È uno dei pensieri positivi che ‘tiro fuori’ nei momenti di crisi in gara. Poi il mio allenatore Fulvio Massini che mi segue dal 2017 e che ha intuito prima di me che ero fatta per le lunghe distanze, nonostante quando mi ha conosciuta avessi corso solo una maratona e infortunandomi. Io non avrei mai pensato di poter correre 100km. Nei momenti di sconforto dei periodi di carico, trovo di grande aiuto sapere che c’è ‘chi ci crede’ e mi supporta nel raggiungere i miei obiettivi. Altra cosa che mi fa stare bene è l’ambiente in cui vivo e mi alleno. Il posto dove ho scelto di vivere, lontano dalla città e vicino alla natura.
È importante avere le idee chiare su come vivere, con chi, dove, come e cercare di fare di tutto di andare incontro a propri bisogni ed esigenze credendoci e impegnandosi e poi se si riesce ad essere sostenuti e consigliati è molto meglio. Nello sport è importante un punto di vista altro che intravede risorse e potenzialità e può essere una guida importante, competente ed esperta. Aiuta a crederci e impegnarsi fino in fondo.
Ottimo l’esordio nelle ultramaratone di Giulia Paternò (ASD Cologna Spiaggia) che si classifica al 3° posto di una categoria fortissima F30 in 5h25’52, preceduta dalla 2^ e 3^ donna assoluta, Eleonora Rachele Corradini e Antonella Ciaramella.
…anche le ultra mi affascinano ma piano piano, un passo alla volta. Un altro sogno sarebbe chiudere un triathlon ma la bici mi spaventa ancora tanto è ci lavorerò.
Cosa c'è prima, durante e dopo una gara? Pre-gara ansia e adrenalina a mille cercando di gestire tutte le paure che ti fanno tremare le gambe, pensando di non essere mai pronti. Durante ci sono mille emozioni contrastanti: fatica, felicità, adrenalina. sensazioni belle e brutte. Dopo la felicità di aver finito, essere giunti al traguardo ma anche tante emozioni che dipendono dal modo in cui hai svolto la gara. Nei gg successivi con più lucidità riesci a capire meglio come sono andate le cose, hai la mente più lucida.
Quali sono gli ingredienti del successo? Costanza, impegno, sacrifici, forza di volontà, coraggio, ripartire sempre qualsiasi cosa dovesse succedere. Non dobbiamo mai mollare altrimenti il gioco è fatto.
https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/2022/03/giulia-paterno-prossimo-obiettivo-la.html Di recente Giulia è riuscita a centrare il suo obiettivo del triathlon e a porsi nuovi obiettivi sfidanti come ha dichiarato di recente.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? Prossimi obiettivi recuperare quello che non ho potuto fare a Roma perché ero infortunata, anzi nonostante la borsite l’ho corsa piano ma ce l'ho fatta, quindi anche lì ero fiera di me anche se è stata dura. Sogni da realizzare un Ironman tra qualche anno e il Passatore un po’ prima.
A quando l'ultramaratona? L’ultramaratona, se il ginocchio tiene duro, c'è quella del Gran Sasso il 31 luglio! Ma non voglio dire niente perché ancora non so, spero di iscrivermi presto, voglio vedere come vanno i lunghi queste due settimane.
Sembra che per Giulia il meglio debba ancora venire con consapevolezza, fiducia e resilienza, a partire con la maratona di cui ha un conto in sospeso e poi sfidando due grandi colossi: l'Ironman che consiste in 3,8km di nuoto, 180km di bici e la maratona di corsa e poi il Passatore di 100km.
Notevole menzione la prestazione dell’ultraottantenne Adriano Leidi (ASD Podistica Solidarietà) classe ‘41, che ha concluso in 6h01’10 e all’arrivo raccontava della sua prestazione sulla 100km all’età di 60 anni in 8h45’54”e già pensava alla prossima gara serale di Tagliacozzo il 4 agosto e “La Speata”,impegnativa gara di 12 km in salita, a distanza di una settimana, il 7 agosto.
In una precedente esperienza di Transumanza da Anzio a Jenne, Adriano raccontava di aver iniziato a correre all’età di 50 anni. Doveva accompagnare i suoi due figli per gli allenamenti allo stadio delle tre fontane e ha iniziato anche lui a correre e non si è più fermato, conseguendo primati importanti soprattutto in gare di lunga distanza come la 100km con un personale sotto le 9 ore e tanti record.
Da menzionare Valentina Pici con il pettorale n. 1 che gentilmente mi ha dato un passaggio in auto da Roma prima dell’alba sulla Palmiro Togliatti in attesa sulla strada.
Qualche anno Valentina dichiarò che questa gara per lei era un sogno.
Sogni realizzati e da realizzare? “Ho realizzato sogni che non pensavo di avere, ogni medaglia è un sogno … nel cassetto due gare: l'ultramaratona del Gran sasso e il Passatore.”
Il 27 maggio 2018 Valentina ha corso la 100km del Passatore e ha anche corso altre due edizioni dell'ultramaratona del Gran Sasso nel 2018 e nel 2021.
Un’intervista a Valentina è riportata nel mio libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”, Edizione Psiconline.
In gara c’era anche Tiziana Antonucci, di seguito approfondiamo la sua conoscenza attraverso risposte ad alcune mie domande di un po' di tempo fa.
Ti consigli con un team: famiglia, amici, figure professionali? “Sono seguita da un coach molto famoso e grazie a lui ho migliorato i miei tempi.”
Gli ultrarunner sviluppano una grande forza mentale per avere il coraggio di affrontare gare e allenamenti considerati fuori dall’ordinario e trovano dentro di sé le risorse occorrenti per presentarsi pronti alla partenza di grandi eventi.
C’è una parola o una frase che ti aiuta ad affrontare la gara? “Il mio motto è: Tizzy non accontentarti mai, tu puoi 42, 50, 60 km, tu ce la puoi fare.”
La vita offre diverse opportunità per sperimentare benessere, per cambiare stile di vita, a volte basta trovare la persona giusta che coinvolge in un’attività e il resto viene da solo, importante è partire, è iniziare e poi si continua da soli.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Una mia amica mi ha trascinato in palestra segnandomi ad un corso di walking e da li è scattato qualcosa in me …1 km, 2 km, 10 km e ora eccomi qua ultramaratoneta.”
La passione per qualcosa permette di coltivare quello che piace e trarre essenziali benefici, l’ultramaratona permette di conoscere un mondo di persone e di luoghi e di ricaricarsi ogni volta che si frequenta l’ambiente fatto di persone che si mettono in gioco nelle gare di lunga distanza condividendo fatica ed esperienze di sofferenza e di gioia.
Prossimi obiettivi? “Continuare per questa strada, questo ê il mio mondo la mia passione. Amare questo sport e farlo con passione è la chiave del successo, inteso come vittoria personale, contro se stessi e i propri limiti. Nello Sport e nella vita!”
Comunque il paesaggio stupendo, una gara turistica, divertente ed entusiasmante nonostante la fatica e le salite, incontri con persone speciali che si mettono in gioco fuori zona confort e lontani dal divano, ristori ricchi anche per vegani apprezzando pane olio e pomidoro, anguria, banane, arancia, limoni, bevande varie compreso birra, fotografi pronti, professionali e felici.
Cosa c’è dopo una gara? Relax, incontri, confronti, spensieratezza, soprattutto dopo l’ultramaratona.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Racconto emozionante e bellissimo, grazie di tutto.
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