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mercoledì 23 agosto 2023

Agnieszka Wojtal: La 100 km del Passatore con mio figlio Samuel sul passeggino

 Quando corro con il bambino dico a lui: ‘mamma ti porta al traguardo’
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 


www.fotoincorsa.com
La 100km del Passatore è una bellissima ma durissima gara con partenza a Firenze il sabato pomeriggio alle 15.00 e arrivo a Faenza entro il tempo massimo di 20 ore.

Un lunghissimo viaggio attraversando città paesi, pianure, salite, discese che prevede un congruo periodo di preparazione adeguata e specifica.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Agnieszka (A.S.D. Centro Fitness Montello) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Non ho mai praticato sport. 8 anni fa, dopo la morte del mio Papà, ho iniziato a correre per colmare il vuoto che mi aveva lasciato e allontanare la tristezza. 

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Purtroppo nel corso della vita possono capitare un lutto, una crisi, una calamità e a tutto ciò non si è mai preparati all’accettazione, ci vuole tempo per metabolizzare, per farsene una ragione, per ritornare alla quotidianità, a volte c’è bisogno di aiuto e sostegno di amici, parenti e anche professionisti della salute fisica e mentale.
Molte volte, la pratica di uno sport aiuta a elaborare, a trovare una valvola di svago e di sfogo, a sentire il proprio corpo, a progettare il proprio futuro e la corsa sembra essere un’attività fisica adeguata a tutto ciò da soli o in compagnia.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei figli apprezzano molto, tra gli amici e conoscenti molti mi elogiano, pochi mi criticano perché, da prima che nascesse, porto sempre con me il mio bambino con il passeggino, idoneo per le corse. Mi dicono che sono incosciente soprattutto nelle ultramaratone, tipo la 100 km del Passatore. Di solito parlano senza sapere, durante le gare al mio bambino non gli ho fatto mai mancare nulla, lo allattavo anche e lui non ha mai sofferto di nulla, anzi si è sempre divertito.
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La tua gara più difficile? La 100 km del Passatore con mio figlio Samuel sul passeggino.
Sogni realizzati e da realizzare? Realizzato la 100 km del Passatore, da realizzare correre una maratona assieme al mio piccolo Samuel quando avrà 18 anni, visto che lui prima che nascesse a 3 mesi di gravidanza già ha corso una maratona.
 
Ognuno sa quello che fa, ha delle motivazioni e passioni da coltivare, sperimenta benessere facendo qualcosa che piace e sembra essere davvero una cosa unica ed esemplare fare attività fisica con il proprio figlio scorrazzando per decine di chilometri come se si trattasse di una passeggiata lunghissima attraversando luoghi, colori, odori, suoni.
Il 21 maggio 2022 Agnieszka ha corso, spingendo il suo bimbo nel carrozzino, la 100 km del Passatore in 12h29’43” e ricordo di averla incontrata al Passatore e in altre gare, apprezzando la sua forza di volontà, la sua resistenza, la sua voglia di godersi suo figlio in gara.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e performance? Il mio allenatore che è anche il Papà di mio figlio.
Cosa c’è dietro un successo? Sacrificio, amore, determinazione.
Quali sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? Per quanto mi riguarda i lunghi e le ripetute in salita.
Che significato ha per te una vittoria o sconfitta? La vittoria mi fa molto piacere, la sconfitta mi dà molta carica per riprovare e mi insegna molto

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Fa piacere vincere una gara, salire su un podio assoluto o di categoria. La sconfitta risulta essere un grande insegnamento per le prossime gare, per capire le criticità da migliorare.
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Prima molta ansia, durante il piacere di correre, il profumo di libertà, dopo l'emozione di aver raggiunto un altro obiettivo, l'emozione di abbracciare mio figlio
 
C’è tanta roba prima, durante e dopo la gara davvero un’opportunità per sperimentare sensazioni ed emozioni uniche, a volte negative ma spesso positive e multisensoriali.
Nella pratica dello sport quali sono difficoltà e rischi? Essendo una Mamma con 3 figli e un lavoro, la più grande difficoltà è trovare il tempo per allenarmi. I rischi sono gli infortuni.
In che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti? In particolare, mi sento un riferimento per le mamme, se c'è passione e determinazione si può fare benissimo la mamma e si può praticare lo sport.

Se c’è forte passione e motivazione elevata, si riesce a fare tutto e a trovare spazi, modi e tempi per allenarsi da soli o in compagnia.
Quali abilità fisiche e mentali bisogna allenare? A me piace molto correre le ultra maratone pertanto sicuramente serve una forza mentale particolare.
 
In effetti le ultramaratone si affrontano non solo con adeguata preparazione fisica ma anche molto mentale, con un approccio paziente, sereno, senza stress, con calma, senza fretta, attenzione, osservazione.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Credo di essere portata per la resistenza e sofferenza
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per la mia esperienza dopo una gara ultra. A esempio ultimamente ho partecipato a una 161km, dopo circa 30 km mi sono infortunata ma testardamente non ho voluto ritirarmi arrivando al traguardo in condizioni disastrose…in questo caso lo psicologo sarebbe stato utile a farmi capire che queste cose non si devono fare.
 
Il 21-23 aprile 2023 Agnieszka ha corso la “Tuscany Crossing TC100M 161km in 33h45’03”. A volte è difficile fermarsi, non si vuol mollare, si vuole arrivare fino alla fine in qualsiasi condizioni ma bisogna fare i conti con il proprio corpo, con la responsabilità del dopo gara se c’è qualcuno che aspetta a casa ed è in apprensione. Ognuno sa cosa può fare e come ed è importante sviluppare sempre più consapevolezza dei propri bisogni, obiettivi, capacità, risorse, caratteristiche, osando ma senza strafare.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Quando corro con il bambino dico a lui: ‘mamma ti porta al traguardo’…quando corro da sola penso al mio bambino che mi sta aspettando al traguardo
Una parola e frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Sei la mia forza (rivolto al mio bambino).
 
Molto bello avere il pensiero per il proprio figlio che spinge la mamma d'arrivare al traguardo apprezzando la fatica e la gioia di concludere gare con gioia e soddisfazione.
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Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Lo sport vi dà felicità, libertà, gioia di vivere
Cosa toglie e dà lo sport? A me non ha tolto nulla, mi ha dato tranquillità, libertà, gioia.
 
In effetti lo sport rende felici praticarlo e trasmett3e senso di libertà, scorrazzando per strade, sentieri, parchi, paesi, città.
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Sono molto credente, pertanto, mi appoggio a Dio.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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