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lunedì 13 maggio 2024

Alessandro Gomiero, ultraciclyng e ultrarunner: Non ho ancora trovato un limite

Non puoi pensare di andare a podio se non ti alleni, se ci tieni 
Matteo SIMONE 
 

Più ci si mette in gioco, più si apprende dall’esperienza e si diventa più consapevoli di se stessi e più fiduciosi, cercando di alzare sempre l’asticella delle difficoltà con preparazione adeguata, osando un po’ di più.  

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Alessandro Gomiero (Vicenza Marathon), attraverso risposte ad alcune mie domande. 
L’evento sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle? Le maggiori emozioni penso di averle sperimentate nell'ultraciclyng 2023 da Cracovia a Tarifa, 4300km senza sosta e senza supporto, attraversi a volte uno Stato in un giorno, dalla foresta alla città, dai Pirenei al deserto spagnolo, tutto nel giro di poche ore e in bici. 
L’evento sportivo più estremo o più difficile? L'attraversamento solitaria dell'Europa centrale con una vecchia bici senza GPS, senza traccia, credo sia stato il più duro. 

La pratica dell’ultracycling permette di conoscere se stessi profondamente nella solitudine, sorpresa, fatica, soddisfazione, fiducia, organizzazione meticolosa, preparazione, progettualità, ottimismo. 
La ‘45-SouthWest’ è un'avventura in bicicletta da strada autoportante in un'unica fase che inizia da Cracovia, attraversa parchi nazionali, borghi antichi e città, siti patrimonio mondiale dell'UNESCO, regioni montuose, tra cui i Pirenei e le Alpi e si conclude a Tarifa, la parte più meridionale del continente europeo. 
Tre punti finali. Bronzo: Nizza, Francia / 1888 km. Argento: Pico del Veleta, Spagna / 3952 km. Oro: Tarifa, Spagna / 4384 km. Punti di controllo: Dieci posti di blocco.  
La partenza è avvenuta il 20 giugno 2023, ore 4.30, direzione sud-ovest.  
Alessandro è stato il sesto atleta ad arrivare a Tarifa, impiegando 427h18’. Il primo è stato Steffen Streich 330h45’, precedendo Peter Vansumere 394h23’ e Irena Sosinska 404h26’. 
Cosa sperimenti prima, durante, dopo una impresa sportiva? Prima di un'impresa sportiva sperimento la mia preparazione fisica in previsione di quella prestazione, durante ogni impresa scopri nuovi meccanismi mentali per sopportare e vivere al meglio la fatica, dopo acquisisci nuove consapevolezze, se termini una distanza più lunga del tuo normale sposti più in là i tuoi confini.  
Hai sperimentato il limite nello sport? Ogni volta che affronto una distanza sempre maggiore è un nuovo limite, non ho ancora trovato un limite.  

Più ci si mette in gioco, più si apprende dall’esperienza e si diventa più consapevoli di se stessi e più fiduciosi, cercando di alzare sempre l’asticella delle difficoltà con preparazione adeguata, osando un po’ di più. 
Ritieni utile lo psicologo nello sport? Lo psicologo nello sport serve, io non mi sono mai appoggiato a uno psicologo, credo che tutte le gare e avventure a cui mi sono sottoposto mi hanno mentalmente creato abbastanza strumenti utili per non mollare durante una gara e viverla bene. 
Sogni realizzati e da realizzare? Sogni realizzati, da amatore tanti, attraversare più volte l’Europa in bici, piazzarmi tra i primi in qualche ultratrail, andare qualche volta a podio, gente che mi chiede consigli e per ultima vincere una Backyard. 

La pratica di una disciplina sportiva come la bici permette di viaggiare in giro per il mondo scoprendo luoghi, persone, culture. 
Tra le ultime prestazioni di Alessandro, da menzionare: 
Il 6 aprile 2024, terzo classificato a “L'ultimo sopravvissuto Backyard Ultra”, correndo 33h e totalizzando 221,298 km, preceduto da Francesca Ferraro (35h-234,710km) e dal vincitore vito Intini (36h-241,710km).
Il 27 aprile 2024, si è svolta la Backyard “La via Francigena” e l’ultimo corridore rimasto in gara è stato Alessandro Gomiero che ha terminato la 29^ ora totalizzando 194.474 km, precedendo Rolando Marzorati. 
Prossimi obiettivi a breve, medio, lungo termine? Obiettivi prossimi, superare i 40 giri in una Backyard, fare ancora qualche trail fatto bene e a settembre terminare bene il Tor des Geants. 

Obiettivi sfidanti, difficili ma sembrano non impossibili per l’esperienza acquisita e i risultati ottenuti finora. 
Ti ispiri a qualcuno? Prendo come ispirazione a volte altri runners: Marco Olmo o Franco Collè. 

Marco Olmo e Fanco Collè, due fenomeni dell’ultramaratona, Marco soprattutto del deserto, avendo vinte diverse edizioni anche in età non più giovane e Franco il Re del Tor des Geants per averlo vinto più volte. 
Cosa dicono di te familiari, amici, colleghi di lavoro, fan? I familiari dicono che sono matto, amici che non mi stanco mai di correre dopo tutti questi anni, tanti mi stimano e complimenti quando raggiungo certi risultati. 

A volte lo sport come la corsa diventa una compagnia per tutta la vita quasi, non ci si stanca mai di uscire a correre per strade, parchi, sentieri, da soli o in compagnia, in allenamento o in gara. 
Cosa dà e cosa toglie lo sport? Lo sport da autostima, stimoli, obiettivi sani e forti, cosa toglie, toglie tempo a volte e può dare anche stress se si cerca di andare sempre più in là, ma se le soddisfazioni sono tante lo stress diventa energia. 

In effetti, sono tanti i vantaggi dello sport a iniziare dall’impegno e motivazione che ci si mette per poter raggiungere obiettivi stimolanti con preparazione adeguata e alzando sempre un po’ l’asticella, apprendendo da ogni esperienza e incrementando autoefficacia e fiducia in di poter far sempre meglio curando sempre più dettagli. 
Che significato ha per te un podio o personal best? Un podio è la chiusura di un cerchio, la benzina per tanti altri allenamenti. 

Quando c’è un risultato atteso significa che si è lavorato bene, che le aspettative erano giuste e si cerca di puntare a nuovi obiettivi con consapevolezza e impegno costante. 
Quali sono gli ingredienti del successo? Il successo… crederci veramente e fare tutto quello che va fatto, non puoi pensare di andare a podio se non ti alleni, se ci tieni. 

Non si inventa nulla, bisogna essere consapevoli delle proprie capacità, risorse, qualità, caratteristiche, talento, volere davvero qualcosa di importante, capire come fare e seguire un percorso, piano, programma di allenamento mirato. 
Gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti più importanti sono anche i micro-allenamenti ma costanti, quasi ogni giorno per anni e poi dipende cosa decidi preparare. 

Ogni allenamento è importante, anche il riposo è considerato un allenamento per recuperare, tutte mattonelle che aiutano a creare performance, apprendendo sempre ogni giorno, in ogni situazione. 
Cosa diresti a te stesso di dieci anni fa? Dieci anni fa, mi sarei dovuto allenare di più ma.… si cresce gradualmente e ho iniziato tardi a fare sul serio. 
Cosa ti spinge a fare sport? Cosa mi spinge a fare sport, è il mio stile di vita, sto più che in forma. 

La pratica di uno sport sarebbe da proporre a tutti come si propone lo studio e altre consuetudini. Lo sport insegna a conoscere il proprio corpo e la propria mente, a organizzarsi nella giornata, a essere progettuali e propositivi. 
Una parola o frase che ti aiuta nei momenti difficili? Nei momenti difficili resto con mente nel presente e non penso a nulla, ascolto il mio corpo e soddisfo o anticipo ciò di cui ha o avrà bisogno. 

Sembra essere un ottimo approccio focalizzarsi sempre sul momento presente, su stessi, su ciò che è possibile fare al momento, su quello che c’è ancora a disposizione, sulla fiducia di potercela fare o di trovare un piano B, senza fretta e senza stress. 
C'è qualcuno che ti incoraggia o scoraggia nelle tue imprese sportive? Si entrambi, ma quando vedi che hai qualche successo impari a rigare dritto come se avessi i paraocchi, dritto verso dove vuoi andare. 

Siamo noi che possiamo avere le redini della nostra vita e condurci dove e come vogliamo, senza troppe pressioni e giudizi ma
ascoltando cuore e testa.
 
In che modo lo sport ti aiuta nella vita quotidiana? Nella vita quotidiana mi fa più determinato, più in pace con tutto e tutti, mi sento completo.  

Lo sport sembra essere un completamento della persona che vive, lavora, studia, ama. Uno strumento in più di conoscenza e cura di se stesso, di scoperta del mondo. 
Cosa hai scoperto del tuo carattere facendo sport? Del mio carattere ho scoperto di essere molto tenace, forte e saper mantenere la calma anche nei momenti più assurdi. 

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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