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giovedì 31 ottobre 2024

Davide Rigo, trail: A volte, la mia stessa mente può ostacolarmi

  Matteo SIMONE

A volte la mente fa brutti scherzi, diventa un nostro sabotatore, ci convince che non ce la possiamo fare, altre volte la mente ci aiuta a superare qualsiasi ostacolo, dubbio, crisi.

Di seguito Davide racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato a praticare sport da giovane, partecipando a diverse attività. Con il tempo, ho trovato la mia vera passione, il trail e ho continuato a migliorare attraverso la dedizione e l'allenamento. 

Da piccoli si prova a giocare facendo sport e arriva il momento che lo sport diventa una vera passione che porta via tempo ma arreca piacevolezza, soddisfazione e prevede un tempo e spazio per allenarsi e dedicarci tempo sufficiente per migliorare e sperimentare benessere.
Quando ti sei sentita campione nello sport?
 Mi sento campione quando arrivo al traguardo o miglioro un record personale. È un momento di grande soddisfazione e orgoglio.

Gli allenamenti a volte sono faticosi ma poi in gara c’è il test per capire se si è lavorato bene, se si è migliorati per poter essere contenti e soddisfatti di quello che si è riusciti a fare.
Cosa e chi contribuisce al tuo benessere e performance? La mia famiglia e i miei compagni di squadra contribuiscono molto al mio benessere. Inoltre, seguo una dieta equilibrata.
Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? La mia famiglia e gli amici sono sempre stati molto supportivi. Spesso esprimono orgoglio per i miei risultati e mi incoraggiano a continuare.

Per continuare a fare sport ci vuole tanta passione e motivazione, ma anche il supporto di familiari e amici e oltre agli allenamenti mirati e specifici è importante seguire un’alimentazione equilibrata e mirata.
Un episodio curioso, divertente, triste del tuo sport? Ricordo una volta durante una competizione quando ho accidentalmente indossato scarpe di misura sbagliata. È stata una situazione divertente, ma ha anche reso la gara più impegnativa!
Quali capacità e caratteristiche possiedi nel tuo sport?
 Possiedo abbastanza resistenza.
Quali sono le difficoltà e i rischi? Cosa e chi ti ostacola? Le difficoltà includono la pressione competitiva e il rischio di infortuni. A volte, la mia stessa mente può ostacolarmi, creando dubbi o ansie.
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Sì, ritengo che uno psicologo sportivo possa essere molto utile. Aiuta a gestire la pressione e a sviluppare strategie mentali per affrontare le sfide.
La tua situazione sportiva più difficile? La mia situazione più difficile è stata un infortunio che mi ha tenuto lontano dalle competizioni per un lungo periodo. È stato un momento di grande frustrazione.

Lo sport produce tantissimo benessere ma ci può essere anche un prezzo da pagare in termini di possibili infortuni, eventuale pressione in gara, bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, incrementare l’autoefficacia ed essere sereni, pazienti e fiduciosi. 
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
In caso di sconfitte o infortuni, cerco di analizzare la situazione, imparare dagli errori e mantenere una mentalità positiva. Supporto da parte di amici e allenatore è fondamentale.

Serve tutto e si apprende da ogni situazione. Le sconfitte servono a ripartire con il piede giusto, a comprendere cosa è andato male e cosa si può migliorare e potenziare.
Cosa hai scoperto di te stesso nello sport? Ho scoperto di essere più resiliente di quanto pensassi, non sempre però 😀.

La pratica sportiva mette di fronte a situazioni difficili da gestire, affrontare e superare ma ogni superamento diventa una lezione appresa e ci si sente più forti e sicuri per le prossime situazioni, con la consapevolezza che si può fare tutto, provando e riprovando senza stress.
Quali allenamenti mentali utilizzi? Utilizzo tecniche di visualizzazione, meditazione e respirazione per migliorare la mia concentrazione e ridurre l'ansia.

Ottime strategie per gestire il momento presente con calma e fiducia e per centrarsi su ogni situazione cercando di prevedere ogni momento per capire a cosa si va incontro
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Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? I miei prossimi obiettivi includono UTMB e spero di realizzare il sogno un giorno.

L'Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB) è una corsa di 170 km con 10.000 metri di dislivello positivo in semi-autonomia che si svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco con partenza e arrivo a Chamonix nel mese di agosto, ha un tempo limite di 46 ore e un numero massimo di partecipanti di 2300 atleti.
Come vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? Pre-gara, mi concentro e visualizzo la mia prova. Durante la gara, rimango concentrato e determinato. Dopo la gara, rifletto sull'esperienza, sia che abbia vinto o perso.

Ottimo approccio prima, durante e dopo, c’è un tempo per focalizzarsi, un tempo per entrare in azione e un tempo per godere, riflettere, valutare.
Quali sono gli ingredienti del successo?
 Disciplina, passione, perseveranza e supporto da parte di altri sono ingredienti chiave del mio successo (se successo si vuol chiamare, più divertimento). 
A quale personaggio ti ispiri? Kilian, per la sua determinazione e il suo approccio al superamento delle difficoltà e la sua forza. 

Kílian Jornet (classe 1987), scialpinista, ultramaratoneta e skyrunner spagnolo. Campione mondiale sci alpinismo Individuale 2011 e 2015. Campione mondiale sci alpinismo Vertical race 2010, 2011, 2013, 2015 e 2017. Campione del mondo skyrunning Kilometro verticale 2014 (Mont-Blanc Vertical KM). Campione del mondo Skyrunner World Series Ultra 2010, 2014. Campione del mondo skyrunning 2010 (Giir di Mont), 2014 (Mont-Blanc Marathon). 1º alla Western States Endurance Run 2011 in 15h34', primo vincitore non statunitense.   

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it

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