Pagine

Pagine

lunedì 20 gennaio 2020

La Corsa di Miguel: Un gande contenitore di eventi sportivi, culturali, educativi, aggregativi

Matteo Simone

In tanti dobbiamo ringraziare la Corsa di Miguel, un grande contenitore di eventi sportivi, culturali, educativi, aggregativi. Un'opportunità per tanti per esserci con proprie modalità, possibilità, risorse, abilità, disabilità, diversità. 

Un'opportunità per avvicinare persone di età diverse, culture diverse, abilità diverse. Un'opportunità per confrontarsi, aiutatasi, fidarsi, affidarsi, condividere momenti preziosi e intensi di fatica, sudore, gioia, partenze, arrivi. Un’opportunità per sperimentare non solo performance ma anche benessere fisico e mentale, emotivo e relazionale.
In tanti dobbiamo ringraziare la Sod Italia Running Team per farci conoscere il mondo delle Joelette, sia degli occupanti le joelette che gli spingitori in gruppi più o meno numerosi.
In tanti dobbiamo ringraziare Sport Senza Frontiere Onlus, che permette a tante persone in condizioni disagiate di fare sport come recupero e riabilitazione, tanti giovani di culture e mondi diversi, tante persone che hanno attraversato traumi piccoli o grandi. Questo è lo sport che vogliamo.
La “Sod Italia Onlus”, associazione italiana displasia setto ottica e ipoplasia del nervo ottico, con i suoi atleti in Joëlettes, ha permesso a tante persone di conoscere il loro mondo e di sperimentarsi in una corsa di gruppo con coraggio. Solo chi fa sa, sa cosa significa vivere in un certo modo, in un modo diverso dall’ordinario.
Una grande opportunità di fare sport insieme mettendoci in gioco in gruppi e squadre formate da individui e atleta con diverse abilità o disabilità, dove ognuno contribuisce con le proprie risorse, condividendo fatica e traguardi
Una giornata di sport che unisce e rende liberi. Un'opportunità per faticare e gioire insieme cercando di sperimentare sia benessere che performance, avanzando insieme con proprie possibilità e modalità, per incontrare amici prima della partenza, durante il percorso, dopo l'arrivo; per conoscere nuovi amici; per apprendere sia da se stessi, mettendosi in gioco, che dagli altri diversi o più esperti.
Gli atleti in Joëlettes sono persone straordinaria che rendono uniti famiglie e gruppi, rendono felici persone che gli stanno vicine con i loro silenzi o con i loro sorrisi, con le loro richieste strane e bizzarre, con la loro voglia di stare per strada come gli altri scorrazzando per le vie della capitale su piste ciclabili, su sanpietrini sopra e sotto ponti osservando il mondo in modo diverso senza zona di confort, non a casa, non al chiuso ma all'aperto, sotto la pioggia sperimentando una vita ordinaria almeno per una mezza giornata.
La corsa di Miguel è anche un’opportunità per l’associazione “Sod Italia” di raccogliere fondi per poter comprare le Joëlettes, che per il momento sono fornite gentilmente da un’altra onlus, “Il cammino possibile”. Tanti i protagonisti della corsa di Miguel, forti e meno forti, runner e ultrarunner, giovani e meno giovani. Grazie Miguel Sanchez, grazie Valerio Piccioni, l'ideatore della manifestazione, molto sensibile, presente, coinvolgente, anch'egli runner e scrittore.
Tutto passa, tutto cambia, importante cavalcare in modo resiliente l'onda del cambiamento, individuare sempre nuove mete, nuove possibilità, nuove sfide e prendere la direzione verso dove vogliamo andare, dove vogliamo arrivare e come, cosa vogliamo raggiungere con la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti credendo sempre più in se stessi, fidandosi e affidandosi, together is much better
Lo sport è come un treno dove c'è posto per tutti, avanti o dietro e si può salire o scendere quando e come si vuole, non c'è un'età giusta, non c'è una modalità giusta; si è sempre in tempo per salire o scendere dal treno dello sport. Questo è lo sport che vogliamo, inclusivo, partecipante, aggregante, per tutti con ogni modalità e insieme è sempre meglio. 
La Corsa di Miguel non è solo una corsa podistica ma molto di più, è una manifestazione organizzata dal Club Atletico Centrale con l’Unione Italiana Sport per Tutti intitolata alla memoria di un maratoneta-poeta argentino desaparecido, Miguel Benancio Sanchez amava la vita, l’atletica, l’Argentina, il suo Paese.
Miguel a 18 anni, prese la sua valigia di cartone e seguì i fratelli che erano già partiti per Buenos Aires. Fu qui che cominciò una nuova avventura. Faceva l’imbianchino e il calciatore prima di scoprirsi innamorato dell’atletica. Giocava nella quarta divisione con il Gymnasia y Esgrima de La
Plata. Ma l’atletica lo conquistò. Si allenava di mattina presto e alla sera tardi con il tecnico Osvaldo Suarez, mitico personaggio che aveva vinto tre volte la Corrida di San Silvestro.
La sua giornata era infinita. Sveglia con una mela, primo allenamento, treno, lavoro, ancora allenamento, scuola serale per completare quegli studi che non aveva finito. A volte rientrava all'una di notte. Aveva tanti fratelli e sorelle, in tutti erano dieci. Era un poeta autodidatta. Il suo “Para vos atleta”, “Per te atleta”, fu pubblicato dalla Gazeta Esportiva di San Paolo, il 31 dicembre del 1977, nove giorni prima della sua sparizione. Era un inno alla corsa.

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

1 commento: