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sabato 6 giugno 2020

Luca Parisi: Ho migliorato il mio precedente record arrivando a 29’55’’

Sarò pronto per un ulteriore salto di qualità anche nella distanza di maratona
Matteo SIMONE 

Lo sport è un grande aiuto per tutti in ogni momento, è una grande opportunità di conoscenza di sé stessi e di altri, è un’opportunità per mettersi in gioco, una palestra di vita, a volte diventa un lavoro più o meno redditizio per un periodo di tempo, insomma anche uno stile di vita.

Tanti corrono per fuggire, per sfidare altri, per arrivare prima, per partecipare e tra tante gare di corsa la maratona è una grande sfida, un grande viaggio da affrontare con adeguata preparazione per superare ogni difficoltà ed eventuali muri lungo il percorso prima di arrivare al traguardo.
Da qualche anno sto seguendo e gesta di un atleta romano molto forte, umile e resiliente si tratta di Luca Parisi che ha una forte passione per il suo sport e una grande carica ed entusiasmo che gli permettono di fare delle cose ritenute incredibili e straordinarie migliorando di giorno in giorno, di mese in mese e di anno in anno fino ad arrivare tra i primi in Italia sulle distanze dai 10.000 metri alla maratona, vincendo gare e salendo su podi prestigiosi.
È molto seguito non solo dal suo allenatore, dai suoi fan, ma anche da tanti atleti che allena e altri che seguono i suoi consigli, le sue imprese ogni giorno, ogni periodo sempre con alta motivazione in gare anche di livello internazionale abbassando sempre i suoi primati in gare dai 3.000 metri alla maratona. 
Per lui non ci sono tabù e ogni ostacolo è superabile a aggirabile trovando sempre soluzioni di allenamento e prestazioni eccellenti.
Di seguito il suo pensiero a seguito del suo record personale sui 10.000 metri.
Ciao Luca, complimenti per il tuo record personale, come hai gestito il periodo del covid?Ciao Matteo, innanzitutto ti ringrazio pubblicamente perché tramite le tue interviste ci dai la possibilità di raccontare la nostra esperienza di vita, i traguardi ma soprattutto le sconfitte che alla fine ci rendono più forti di prima. 
Il periodo Covid non è stato per nulla semplice da gestire, inizialmente si poteva correre liberamente, successivamente le limitazioni alla pratica sportiva hanno reso quasi impossibile riuscire a allenarsi, salvo in un primo momento fatta eccezione per gli atleti in interesse nazionale, per circa un mese sono riuscito a allenarmi al campo di Roma Paolo Rosi e facendo qualche allenamento nei pressi della mia abitazione. 
In seguito quando anche gli accessi agli impianti mi sono stati negati per via delle nuove disposizioni del ministero, ho limitato i miei allenamenti a qualche esercitazione di potenziamento svolta all’interno della mia abitazione ho anche fatto il mio record di piegamenti sulle braccia… e con qualche uscita di corsa sempre nei pressi della mia abitazione”.

Tempo fa, sempre a seguito di mie domande, Luca dichiarò che un grande risultato poteva venire dalla maratona e così è stato, gara dopo gara è stato in grado di abbattere i suoi personali in maratona ad ogni gara da Ravenna fino a Valencia stabilendo un primato di 2h18’ e con la consapevolezza di poter fare ancora meglio a Londra dichiarando ad un workshop su “Sport e motivazione” alla presenza del sottoscritto, dell’organizzatrice Alessandra Penna e dell’atleta giornalista Aldo Zaino classe ’35, di poter correre in 2h14’, raccontando le sue vicende passate e le sue modalità di allenamento.
Sembra che ne sei uscito fuori nel migliore dei modi, quali sono le chiavi di questo successo?Riuscire a superare quel periodo molto negativo mi ha dato la forza per nuovi traguardi futuri e non appena ci è stata concessa la possibilità di allenarci nuovamente, quello stesso giorno avrò corso per 20km! 
Nel giro di circa quindici/venti giorni mi sono rimesso in moto e con rinnovate energie e pazienza ci siamo posti piccoli traguardi intermedi come correre distanze brevi come i 1000/2000m a buon ritmo, successivamente alcuni test come quello sui 3000m dove ho anche realizzato il mio record personale con 8’38’’, qualche giorno dopo ho partecipato al 10000 d’Italia (gara virtuale) dove ho migliorato di qualche secondo il mio precedente record arrivando a 29’55’’, a una ventina di secondi da Eyob Faniel e Stefano La Rosa due atleti di grande importanza del panorama Italiano e internazionale che hanno preso parte all’evento
”.

Luca, come tanti altri, ha trovato nel suo percorso il Covid che lo ha ostacolato nel suo percorso di performance e così non ha potuto portare a termine i suoi intenti, ma è stato capace, assieme al suo tecnico, di congelare i suoi sogni e obiettivi impegnandosi comunque nel mantenere la sua performance acquisita finora cercando anche di migliorarsi un po’ in attesa della riapertura delle gare per confrontarsi con altri e continuare nel suo sogno di indossare una maglia azzurra.
Il 2 giugno 2020 Luca si è classificato al 3° posto in una gara virtuale che ha visto al primo posto Stefano La Rosa, Carabinieri Bologna, che ha un crono in maratona di 2h11:08 nel febbraio 2018 a Siviglia.  
Mentre al 2° posto della gara virtuale si è classificato Eyob Faniel, Fiamme Oro Padova, primatista italiano di maratona il 23 febbraio a Siviglia con 2h07:19 migliorando il record del campione olimpico Stefano Baldini (2h07:22) e con un crono sulla mezza maratona di 1h00:44 nel 2020, terzo italiano di sempre.
Tra te e il tuo allenatore, chi è più motivato ed entusiasta?Sia io che il mio tecnico, Massimo Fucili, siamo molto soddisfatti di quest’ultimo risultato soprattutto alla luce del fatto che sia stato svolto con praticamente poco più di un mese di allenamento serio. 
Con Massimo, va alla grande direi! Siamo d’accordo sempre su tutto e questa nostra intesa penso proprio che ci porterà molto lontano!”.

Luca non è solo ma ha un grande tecnico che cerca di farlo esprimere al meglio cercando di tirare fuori tutte le sue risorse e insieme si focalizzano per obiettivi e mete imminenti per cercare di migliorare sempre senza stress e senza pressione ma con duro lavoro che porta frutti preziosi in termini di record personali, podi e vittorie non evitando la fatica ma mettendo in conto che si può fare qualsiasi cosa fintanto che c’è forte passione e motivazione e una grande carica sostenuta da qualità fisiche e mentali elevatissime e sorprendenti.
Sei ancora pronto per un crono in maratona di 2h14'?Tra qualche mese, ritorno alla normalità permettendo, sarò pronto per un ulteriore salto di qualità anche nella distanza di maratona dove per il momento ho un personale di 2h18’ ma conto di portarlo a 3’/4’ di meno già alla prossima”.

In precedenti mie interviste, pubblicate sul mio blog “Il sentiero alternativo”, Luca si espresse al riguardo con la seguente dichiarazione: “Voglio correre una maratona sotto le 2h20’!”.
Un mese dopo la sua dichiarazione fece il suo record personale di 02h22’51″ classificandosi 3° ai Campionati Italiani di Maratona a Ravenna e di seguito le sue parole a una mia intervista: “Questo podio rappresenta il punto più alto della mia carriera agonistica in quanto non ho mai vinto una medaglia in un campionato Italiano assoluto, ma rappresenta anche la svolta verso nuovi orizzonti futuri dove voglio sicuramente migliorare ancora e ambire a traguardi sempre più prestigiosi come scendere sotto il muro delle 2h20’.”
E finalmente il suo risultato sotto le 2h20’ a Siviglia.
La FIDAL si interessa a te? Hai ricevuto convocazione a raduni della nazionale?Per il momento non sono stato contattato da nessuno della Fidal che si occupi del settore maratona, ma se loro mi chiamano per un raduno o per comunicarmi di avermi inserito in qualche progetto magari in chiave Olimpica risponderò presente. Sarebbe un onore per me far parte della nazionale ed è il sogno di ogni atleta credo!”.

Luca sembra essere un atleta che può destare interesse nell’ambito di gare internazionali per quello che riesce a fare in termini di progressi enormi risultando un forte atleta soprattutto in maratona.
Cosa diresti a Luca di 10 anni fa?Al Luca di 10 anni fa direi di dare retta ad Armando e di non fare alcuni errori, come quello di essere approdato alla maratona quando non ero ancora pronto”.

Luca sembra aver appreso grandi insegnamenti dall’esperienza e ha un grande rispetto per le persone che lo hanno aiutato e soprattutto è sempre riconoscente nei confronti di Armando che è venuto a mancare un paio di anni fa ma che resta sempre un suo punto di riferimento.
Quanto conta il sostegno di Chicca e dei tuoi fan e come contraccambi?Un’altra persona che è determinante nei miei successi è la super Chicca (Franca Falvo) che vive le mie gare come se fossero le sue… ogni corsa la dedico a lei che in me ci crede veramente tanto! 
E io faccio il tifo per lei che combatte contro il diabete di tipo 1 che è un avversario davvero forte, ma lo teniamo a bada a suon di record sulle distanze sia brevi che lunghe che affrontiamo ogni volta ‘a razzetto! 
Fondamentali sono anche tutte le persone che mi seguono sia su Fb ma anche per Instagram che mi spronano a fare sempre meglio e che si entusiasmano guardando i video o le foto dei miei allenamenti”.

Questa è una bella e interessante dichiarazione, al mondo d’oggi è bello sentire un forte atleta occuparsi del benessere di altri atleti che allena solamente per farli sperimentare benessere e metterli in condizioni di provare a migliorarsi allenamento dopo allenamento, gara dopo gara, diventando una grande squadra di persone che si motivano a vicenda. 
Luca continua ad allenare tanti altri atleti che continuano a ottenere ottimi risultati come Carlo Poddighe.
A quale campione del passato o del presente ti senti più vicino?Un campione del passato a cui penso spesso è il grande Steve Prefontaine, ribelle e senza paura di nessuno! 
Piuttosto che Emil Zatopek, lavoratore e atleta instancabile capace di tre medaglie d’oro nella stessa Olimpiade che ha fatto suo un metodo di allenamento chiamato Fartlek un tipo di seduta che spesso eseguo nel mio piano di allenamento. Un saluto a tutti il vostro Luca”.

È interessante un evento di Steve che alle Olimpiadi di Monaco di Baviera 1972 arrivò 4° nei 5000 m ma in quella gara iniziò a spingere e condurre il gruppo dall'inizio alla fine, dove venne superato nell'ultimo tratto di pista perdendo oro, argento e bronzo. Questa tattica considerata folle e spregiudicata coinvolse però l'intero stadio, che seguì con il fiato sospeso l’impresa di Steve.
Zátopek fu il primo atleta a infrangere la barriera dei 29 minuti sui 10000 m piani (nel 1954). 
Ai Giochi olimpici del 1952 di Helsinki vinse tre medaglie d'oro nell'atletica leggera. 
Dopo aver primeggiato nei 5000 m e nei 10000 m piani, conquistò la terza medaglia nella maratona, gara in cui decise di competere all'ultimo minuto e che disputava per la prima volta in carriera. In ognuna di queste gare stabilì anche il record olimpico. Zátopek ansimava mentre correva e venne soprannominato la locomotiva umana.
Ringrazio Luca per la sua voglia di raccontare e per trasmettere tanta  passione per quello che riesce a fare, credendoci e dimostrando che il duro lavoro apre la strada per tanti successi.

Un’intervista a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data di Pubblicazione: novembre 2022.

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta
21163@tiscali.it +393804337230

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