Il keniano Wilfred Kipkosgei Murgor è il vincitore assoluto della XX^ Maratona di Ravenna in 2h12'36" precedendo il connazionale Silah Kipkemboi Limo 02h13’05″ e l’etiope Sefe Wendemu Tigu 02h15’14″e battendo il record precedente che era di 02h14’05″ stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007.
L’etiope Aberu Ayana Mulisa ha vinto la
Maratona Femminile in 02h36’32″ precedendo la croata Nikolina Stepan in
02h48’07” e la lituana Ruta Simkunaite 02h58’38″ e battendo il record della
corsa che era di Catherine Bertone in 02h39’19″ nel 2015.
Il siciliano Alessio Terrasi è il Campione Italiano di Maratona facendo una grande gara in progressione in 02h19’14″ e battendo in volata Francesco Bona 02’h19’28″. In terza posizione si è classificato Luca Parisi con la sua miglior prestazione in maratona 02h22’51″. Di seguito Luca racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Luca, complimenti per la tua prestazione, come è andata? “La gara è andata molto bene nonostante qualche imprevisto… Ho impostato la competizione fin da subito a ritmi elevati, era la prima volta che correvo una maratona con una strategia così rischiosa, ma sapevo di essere in forma e quindi potevo valere un tempo attorno alle 2h20’/21’.”
Luca si sentiva pronto per attere il suo muro delle 2 ore e 20 minuti, ci è andato vicino, comunque porta a casa un podio importante ai campionati italiani e un tempo record per lui:.
Criticità, difficoltà, crisi? “Tutto molto bene per i primi 25km che ho corso a una media perfetta di 3’20’’/km, in seguito ho riscontrato diversi problemi allo stomaco, causati dai rifornimenti che dovrò sicuramente rivedere per il futuro, la proiezione al quarantesimo km era comunque di 2h21’ nonostante un lieve calo dopo il trentesimo km, che sono riuscito a recuperare nei km successivi. Ma gli ultimi 1500/2000m sono stati molto difficili per me, ho accusato dei problemi a livello muscolare, sommati ai problemi sopra citati allo stomaco, a quel punto messa da parte ogni genere di ambizione cronometrica l’unico obiettivo è stato quello di arrivare il prima possibile al traguardo, nonostante ciò sono riuscito a rimanere sotto le 2h23’ siglando il mio nuovo record personale con 2h22’51’’."
Luca ha dimostrato di saper gestire ogni
frazione di gara, ogni chilometro di gara di una lunga maratona, di saper
superare problemi durante il lungo viaggio di più di due ore uscendone con
nuove consapevolezze, nuovi insegnamenti e più fiducioso per il futuro.
Che sapore ti ha lasciato questa gara? “Questa competizione mi ha fatto capire che posso ambire a risultati di grande valore per il futuro, la preparazione si è svolta nel migliore dei modi, sto crescendo con gradualità migliorando di volta in volta, senza avere la fretta di un risultato immediato, sono sicuro che questa strategia mi garantirà longevità agonistica e tante soddisfazioni, ho molta pazienza e mi allenerò con dedizione e costanza per raggiungere i miei limiti.”
Che sapore ti ha lasciato questa gara? “Questa competizione mi ha fatto capire che posso ambire a risultati di grande valore per il futuro, la preparazione si è svolta nel migliore dei modi, sto crescendo con gradualità migliorando di volta in volta, senza avere la fretta di un risultato immediato, sono sicuro che questa strategia mi garantirà longevità agonistica e tante soddisfazioni, ho molta pazienza e mi allenerò con dedizione e costanza per raggiungere i miei limiti.”
Importante è portare a casa ottime
sensazioni, la consapevolezza di aver fatto del proprio meglio, di essere
riuscito nei propri impegni anche se in parte, di essere fiducioso per il
futuro, di continuare ad allenarsi e impegnarsi per far bene continuando a
sperimentare benessere:.
Che significato ha per te questo podio? Quali sono ora tue mete, direzioni, obiettivi? “Questo podio rappresenta il punto più alto della mia carriera agonistica in quanto non ho mai vinto una medaglia in un campionato Italiano assoluto, ma rappresenta anche la svolta verso nuovi orizzonti futuri dove voglio sicuramente migliorare ancora e ambire a traguardi sempre più prestigiosi come scendere sotto il muro delle 2h20’.”
Che significato ha per te questo podio? Quali sono ora tue mete, direzioni, obiettivi? “Questo podio rappresenta il punto più alto della mia carriera agonistica in quanto non ho mai vinto una medaglia in un campionato Italiano assoluto, ma rappresenta anche la svolta verso nuovi orizzonti futuri dove voglio sicuramente migliorare ancora e ambire a traguardi sempre più prestigiosi come scendere sotto il muro delle 2h20’.”
Un bel risultato arrivare terzo ai
campionati italiani di maratona, già alla presentazione dei top runner si parlava di Luca Parisi
come un atleta in crescita ed è stato importante confermarsi e non saltare
facendo un’ottima prestazione.
Cosa o
chi ti ha aiutato oppure ostacolato? “Questi
risultati sono frutto di una collaborazione avviata già da diverso tempo con;
Paolo Perniciano il mio fisioterapista, Marco Mancini ortopedico, Ilario
Scrocca del mio circolo e Marco Giangrande il presidente della mia società. Mi
sto allenando da solo, senza l’ausilio di una guida tecnica sé non con l’aiuto
di Chicca Falvo, anche lei con diverse mezze maratone e maratone all’attivo, la
quale mi dà sempre preziosi consigli e spunti per affrontare al meglio
allenamenti e competizioni, io e lei siamo una squadra vincente!”
Il vantaggio di Luca è credere e
avvalersi dei compagni del suo team, persone competente e professionisti del
proprio settore e assieme riescono a trovare un equilibrio tra salute,
benessere e performance senza strafare, senza eccedere ma migliorando
gradualmente e apprendendo nel corso di allenamenti e gare.
Un’intervista
a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di
correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo
Simone.
Editore:
Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data
di Pubblicazione: novembre 2022.
Psicologo,
Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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