giovedì 29 aprile 2021

Riccardo Martella, calcio: Ho raggiunto dei traguardi che non immaginavo

 Il duro lavoro ripaga sempre

Matteo SIMONE

http://www.psicologiadellosport.net 

La passione, l’impegno, la costanza, il duro lavoro portano a ottenere grandi risultati che potrebbero sembrare inimmaginabili. Di seguito Riccardo racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

Quando ti sei sentito campione nello sport?Ho sempre pensato che l'umiltà nello sport vada messa al primo posto. Ciò non significa non credere in se stessi, ma capire quali sono i propri limiti e che sicuramente c'è qualcuno che riesce dove noi abbiamo una mancanza. A tal proposito non mi sono mai definito un campione: ho raggiunto dei traguardi che non immaginavo, mettendo costanza e sacrificio in ciò che facevo e in cui credevo fortemente, e la frase celebre che mi sono sempre ripetuto, che rispecchia un po' quello che è il mio modo di vivere è: ‘Il duro lavoro ripaga sempre’. Il campione è colui che si allena per migliorare dove è carente, i risultati e le vittorie sono solo conseguenze”.
 

mercoledì 28 aprile 2021

Dino Valmori, Rugby: 14 fratelli in campo hanno bisogno di me come io di loro

 Matteo SIMONE 

Lo sport diventa un modo per vivere con altri in modo salutare, tendendo sempre il fisico allenato, avendo sempre uno stile di vita sano che ti fa curare l’alimentazione ed avere sane abitudini.

Di seguito Dino racconta la sua esperienza di atleta rispondendo a un mio questionario.

Ti sei sentito campione nello sport?Si è successo più di una volta.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a 12 anni con la squadra locale di rugby della mia città, ho preso parte in selezioni regionali nel corso degli anni nelle giovanili, finito il liceo ho fatto delle selezioni per poter partecipare al campionato con la primavera del Rugby Parma F.C. che in quell’anno gareggiava in ‘Top Ten’ e successivamente ho partecipato al campionato di serie A con il CUS Torino rugby.”

martedì 27 aprile 2021

Nicola D’Alessandro, 12h 120,078 km: Vai più piano mi dicevano tutti

 La priorità è riuscire a finire la gara con il sorriso

Sabato 10 aprile 2021 ha avuto luogo a Provaglio D’Iseo (BS) il Campionato Italiano Individuale IUTA 12 ore su strada su un circuito di 1366 metri tra le vie e i vicoli del centro del paese.

Il titolo italiano è stato conquistato da Paolo Bravi, Grottini Team Recanati ASD, con km 141,62, precedendo Stefano Emma km 136,72 e Mattia Di Beo km 132,57.
Francesca Canepa SF50 ha vinto il titolo femminile arrivando 3^ nella classifica generale e ottenendo anche il record italiano con km 136,59. 

lunedì 26 aprile 2021

Monica Casiraghi: La mia prima ultra è stato un mondiale di 100km

 Correre un ultra per me è una fantastica avventura 
Matteo SIMONE 


Monica Casiraghi esordisce nella 100km a 30 anni, età giovanissima per l’ultramaratona, il 15 maggio 1999 classificandosi in 16^ posizione al Campionato Mondiale 100km di Chavagnes en Paillers (FRA) in 8h08'54".

Ha vinto tre edizioni della “100km del Passatore” Firenze-Faenza: 26 maggio 2001 in 8h11’43”; 24 maggio 2003 in 7h59’41”; 30 maggio 2004, Campionessa Europea in 8h03’03”.
Il 26 agosto 2001 conquista il bronzo ai Mondiali 100km di Cleder (FRA) in 7h39’42”; il 21-22 giugno 2002 ottiene il bronzo ai Mondiali 100km di Torhout (BEL) in 7h40’; il 14 settembre 2002 conquista l’argento agli Europei 100km di Winschoten (NED) in 7h33’14”.

domenica 25 aprile 2021

Mattia Ceccarelli, Triathlon: Quando provi una cosa fallo fino in fondo

 Matteo SIMONE 

Mattia Ceccarelli (Cesena Triathlon) è campione di triathlon medio 2019, titolo vinto a Lovere (BG) sabato 2 giugno in 3h52’23” precedendo Federico Gregorio Incardona (No Limits Friends) 04h02’48” e Bruno Pasqualini (Torino Triathlon) 04h02’50”. 

Di seguito approfondiamo al conoscenza di Mattia attraverso sue risposte ad alcune mie domande. 

Quando ti sei sentito campione nello sport? “Quando ho vinto la mia prima gara internazionale”. 

La gara della tua vita? “Challenge Riccione 2019”. 


sabato 24 aprile 2021

Matteo Nocera, Caivano Runners: La preparazione mentale è importante

 Il mio team è veramente eccezionale 

Matteo Nocera, della Caivano Runners, proveniente dall’A.S.D. Napoli Nord Marathon ha esordito nell’ultramaratone il 18.03.2017 vincendo la “Sei ore della Reggia” con 74.905 km, successivamente ha ottenuto le seguenti vittorie: 23.04.2017 - 6 ore delle Carrere 75.674 km; 08-10.06.2017 - 1^ 6 Days UMF - 100 Miles in 18:09:30 h; 09.03.2019 - Sei ore della Reggia 72.870 km; 01-02.06.2019 - Race Across Apulia 100 (RAA100) 105km in 10:49:42; 05.10.2019 - 3^ Sei ore di Campobasso 69.744 km; 17.10.2020 - Ultra Beach 50 Km 4:16:02 h; 14-20.03.2021 - 6 Days UMF Winter Edition - 6 days 625.366 km. 

Da alcuni anni Matteo si è avvicinato al bizzarro mondo delle ultramaratone esordendo vittorioso in gare di 6 ore e poi con il tempo ha pensato di provare le gare di 6 giorni inizialmente con poca esperienza ma poi con sempre più preparazione, maturità ottenendo prestigiosi risultati fino alla vittoria con calma, senza fretta.  

venerdì 23 aprile 2021

Luigi Brugnoli, ultrarunner: Quando il mio corpo mi parla, rallento


Oltre i limiti non significa buttarsi a capofitto con il corpo oltre le proprie possibilità ma fare un’attenta analisi e valutazione, buttarsi sì ma non solo con il fisico ma anche con la testa sempre sul corpo che comanda le nostre azioni attentamente senza strafare troppo e con attenzione e cautela. 

Se non c’è passione non si fa niente di importante, non si può andare oltre senza una passione vera in quello che si sta facendo. 
Rispondendo ad alcune mie domande, di alcuni anni fa, Luigi racconta la sua esperienza di maratoneta intenzionato ad andare oltre. 

Ti puoi definire ultramaratoneta? No non sono un ultramaratoneta, ho cominciato a correre da 2 anni e finora ho fatto tantissime mezze e 2 maratone, ma l’idea di correre nel deserto per esempio o fare la 100 km mi ispira molto. 

martedì 20 aprile 2021

Fabio Giancarli: Un giorno per caso, appena dodicenne, ho scoperto la corsa

 Lo sport per me è un po’ come un incontro con me stesso 

Non c’è un’età per iniziare a fare sport e non c’è un’età per smettere, si è sempre in tempo per scegliere uno sport o smettere di praticarlo, importante è lo spirito con lui lo si pratica che può essere giocoso da ragazzini e forse un po’ più competitivi da giovani e adulti per ritornare a giocare con il passare degli anni, con l’adultità. 

Fabio, amico di allenamenti che alcuni anni fa sono riuscito a coinvolgerlo nell’Atletica La Sbarra, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 

Quando ti sei sentito campione nello sport? “Da ragazzino sognavo di diventarlo ma pur non realizzando i miei sogni so di avercela messa tutta, superando i limiti soprattutto quelli con me stesso”. 

Fabio è uno che si mette in gioco in allenamento, in gara non evitando l’esperienza e allontanandosi dalla zona di confort come ha dimostrato in alcune gare non facili come la 6 ore e la Resia Rosolino dove si trattava di correre anche di notte e con condizioni climatiche avverse. 

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