martedì 27 aprile 2021

Nicola D’Alessandro, 12h 120,078 km: Vai più piano mi dicevano tutti

 La priorità è riuscire a finire la gara con il sorriso
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

Sabato 10 aprile 2021 ha avuto luogo a Provaglio D’Iseo (BS) il Campionato Italiano Individuale IUTA 12 ore su strada su un circuito di 1366 metri tra le vie e i vicoli del centro del paese.

Il titolo italiano è stato conquistato da Paolo Bravi, Grottini Team Recanati ASD, con km 141,62, precedendo Stefano Emma km 136,72 e Mattia Di Beo km 132,57.
Francesca Canepa SF50 ha vinto il titolo femminile arrivando 3^ nella classifica generale e ottenendo anche il record italiano con km 136,59. 
Il podio femminile è completato da Lorena Brusamento km 121,71 che era detentrice del precedente record di 134,368 km ottenuto proprio nel 2017 nella seconda edizione di Ultra Franciacorta e completa il podio Elisa Bellagamba km 114,09.
Nicola D’Alessandro, Road Runners Club Milano, si classifica all’11° posto della classifica generale con 120,078 km e di seguito racconta la sua impresa attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa e chi ti ha aiutato e/o ostacolato?La consapevolezza dello stato di forma, dell'allenamento e a metà gara di non avere problemi di stomaco”.

In gare di ultramaratona, a volte considerate estreme, bisogna presentarsi nel miglior modo possibile per cercare di fare del proprio meglio fino al termine della gara con la consapevolezza che ci si è allenati abbastanza e che non ci siano problemi di salute che possano ostacolare la prestazione.    
Dedichi a qualcuno questa prestazione?No, in quanto la considero una tappa di avvicinamento ad altri obiettivi di B.P. (Best Personal)”.
Criticità, odori, suoni, sensazioni durante la gara?Sensazioni in generale positive, costantemente alla ricerca del ritmo giusto da tenere per evitare deficit calorici e ripercussioni fisiche negative”.

Ogni gara diventa un test e un punto di ripartenza per gare successive in cerca di una prestazione migliore basata sull’esperienza e sul miglioramento di eventuale criticità.
Eventuali prossime prestazioni importanti?Il 15.05.21 alla 12 ore di Cinisello B.”.

La prima edizione del Cinisello Balsamo Running Festival si svolgerà il 15 e 16 maggio Cinisello Balsamo. La manifestazione è organizzata dal Comune di Cinisello Balsamo con il supporto dell’Associazione Impossible Target e del Club Supermarathon, sulle prove 6, 12 o 24 ore.
Nelle 12 ore il momento più piacevole e/o difficile?Il più piacevole sicuramente la partenza e nei momenti di freschezza atletica a inizio gara.  La più difficile dopo le prime h 4,30 per problemi intestinali e oltre i 100 km (alla 10^ ora) per riduzione obbligata della velocità causa crampi”.
Distrazioni, preoccupazioni in gara? La preoccupazione maggiore era la probabilità che si manifestassero i problemi digestivi che mi hanno fatto terminare anzitempo la 24 ore a Biella ma che a Provaglio, non si sono verificati”.

In gare di endurance della durata di tante ore di sport alla partenza c’è sempre voglia di iniziare ed entusiasmo e poi bisogna gestire le tante ore di fatica cercando di monitorarsi nel miglior modo possibile per capire il ritmo da tenere e l’alimentazione più idonea considerando che nel finale potrebbe non esserci più freschezza e lucidità.
Particolari pensieri, piani, progetti nelle 12 ore?Ridurre il B.P.”.
Cosa ti spinge a correre tante ore per tanti km?Il piacere di farlo”.

Per partecipare a gare di ultracorsa considerate estreme bisogna essere motivati e saper fare i conti con la fatica per poter cercare di superare i propri limiti, una sfida con se stessi cercando di fare sempre meglio.
Cosa c'è dietro e dopo questa prestazione? La gratificazione personale e la consapevolezza di star bene. Noi lo diamo per scontato, ma la possibilità di partecipare a queste ultra presuppone la presenza di alcune condizioni necessarie quali: un periodo di allenamento adeguato, uno stato di forma ottimale, un’integrità fisica mai scontata e la disponibilità di tempo per partecipare a eventi che durano giornate intere, senza considerare i giorni necessari per recuperare e smaltire gli indolenzimenti del post gara”.

Cosa diresti a Nicola di 10 anni fa?Vai più piano, che poi è quello che mi dicevano tutti”.
Quali sono gli ingredienti del successo?Sono un mix da ricercare nelle quantità di energia, metodo, impegno, passione e tempo che bisogna mettere in campo per poter correre queste distanze”.

Alla base del successo c’è una predisposizione personale, il talento, una grande passione e piacere nel fare un determinato sport, un metodo ricercato e aggiornato in base alla propria e altrui esperienza.
Con l'esperienza è cambiato il modo di allenarti e/o gestire la gara?Certamente, ti rendi conto che la prestanza atletica non è più fondamentale, con l'esperienza riesci a valutare meglio la gara e a spendere le energie in modo ottimale, ti rendi conto che la priorità è riuscire a finire la gara con il sorriso e non con il rammarico”.

E’ importante portare a casa prima se stessi integri e poi magari una prestazione eccellente.
Come ti vedi tra 10 anni?Spero di vedermi ancora in forma e in salute”.
Ti senti un riferimento per altri ultrarunner?Assolutamente no, anche se mi fa molto piacere quando le persone che non conosco e semplici conoscenti, mi salutano per strada perché hanno sentito parlare di me. Proprio l’altra sera mentre mi allenavo, un amico conosciuto sui campi di gara, è sceso dalla sua machina bloccando il traffico della ciclabile e solo il covid ha impedito che mi abbracciasse come un fratello. La stima e l’affetto che questi amici ti trasmettono sono fondamentali per proseguire con la giusta carica fisica e emotiva”.

La partecipazione a gare di ultramaratona considerate estreme prevedono un coraggio nel decidere di partecipare a tali gare e a seguire piani e programmi di allenamento per arrivare pronti e determinati alla partenza della gara.
Un messaggio per avvicinare persone allo sport?In questo periodo di pandemia, tante persone prima sedentarie, si sono attivate e hanno scoperto che fare attività all' aperto oltre che salutare è un privilegio, le piste ciclabili sono sempre più prese d’assalto.  A loro dico: Non fermatevi!”.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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