lunedì 30 aprile 2018

Isabella Romanas, Team KM Sport: Voglio correre per stare bene e serena

Sogni realizzati? Aver gareggiato nella nazionale rumena
Matteo Simone 


Lo sport avvicina persone, culture e mondi, ho conosciuto Isabella in occasione della “Tutta Dritta”, gara internazionale di 10 km organizzata da Team Marathon a Torino da piazza San Carlo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, dove il keniano Douglas Kipserem, team run2gether si è aggiudicato la gara realizzando il nuovo primato della manifestazione con un tempo di 28'30".

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Isabella attraverso risposte ad alcune mie domande.

Lorenzo Pisani, Football Americano: Lo sport è maestro di vita

Matteo SIMONE 

Lo sport permette di conoscersi meglio, sviluppare consapevolezza delle proprie capacità, mezzi, risorse, caratteristiche, possibilità ma anche dei propri limiti che da una parte possono essere accettati e dall’altra parte ci si può lavorare per superarli gradualmente, alzando progressivamente e gradualmente l’asticella nello sfidare se stessi e gli altri.

Di seguito, Lorenzo racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.

Lorella Charrance: Con lo sport ho acquistato più fiducia in me stessa

I miei prossimi obbiettivi alcuni Vertical e una gara in Svizzera da 360km
 Matteo SIMONE 

A volte si scopre per caso uno sport, capita di avere amici o famigliari che fanno sport e che ci trasmettono la loro passione oppure vediamo campioni dal vivo o in TV che ci fanno innamorare di uno sport. Lorella ha coperto la corsa appassionandosi ad altri corridori che gareggiavano e poi la passione è cresciuto fino a diventare lei stessa una ultra trailer.

Come hai scoperto il tuo sport?Per caso...ho sempre amato ed ammirato chi fa gare di corsa.”

Lo sport permette di mettersi in gioco, di sperimentarsi, di sfidare se stessi, di sentirsi campione, è il caso anche di Lorella che è riuscita ad arrivare a correre una gara di corsa della distanza di 130 km.
Ti sei sentita campionessa?Nel mio piccolo sì...mi sono sentita campionessa quando ho portato ha termine una 130km.”

Con la pratica e con la passione, lo sport diventa qualcosa di importante nella vita di una persona, bisogna trovare tempo, attrezzatura e luoghi per allenarsi, con il tempo lo sport diventa anche qualcosa di delicato, bisogna fare attenzione a non infortunarsi, a non sovraccaricare troppo il fisico, le articolazioni, i muscoli; bisogna trovare un sano equilibrio tra sfera personale, lavorativa e famigliare.

Lo sport rende felici e libera la mente


La pratica dell’attività fisica fa sperimentare benessere fisico e mentale, permette di scaricare tensione e stress che possono derivare da una giornata lavorativa o da altri impegni quotidiani di disbrigo faccende domestiche o burocratiche.

Lo sport permette di trovare un tempo dedicato a se stessi da soli o in compagnia per fare qualcosa che diventa piacevole, fa sperimentare sensazioni ed emozioni, fatica e impegno per raggiungere obiettivi con determinazione e trasformare sogni in realtà.
Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di riuscire in qualcosa. Lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, crisi, difficoltà. Si possono fare grandi cose e se arriva un impedimento per qualsiasi motivo bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, non abbattersi ma cambiare solamente gli obiettivi, rimodularli in base alle proprie condizioni fisiche attuali. Per ogni problema c’è almeno una soluzione, chiuso un portone se ne possono aprire tanti altri.

Maria Elisabetta Lastri: Gara della vita? Ultra Trail di Corsica

Matteo SIMONE 

Nelle gare di ultratrail bisogna essere attenti e concentrati in quello che si sta facendo per non inciampare e per non sbagliare percorso.

Bisogna sapersi organizzare in tempo per non trascurare nessun dettaglio su cosa portare con sé, sull'abbigliamento adatto nelle lunghe ore di percorrenza di gara. 
Diventa una corsa non solo con le gambe e il corpo ma anche con la testa.
Di seguito, Maria Elisabetta racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Come hai scelto il tuo sport? Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho scelto di fare scherma dopo aver partecipato a una giornata di presentazione della società sportiva. Ho deciso di correre dopo aver visto la maratona di Berlino.”

Lo sport ti rimette al mondo

Matteo Simone 

Foto di Flavio Gioia (Scatti di Gioia F)

Lo sport rimette al mondo, fa sempre rialzare, fa apprendere, fa mettere sempre qualcosa di utile in valigia da portare a casa dopo l‘esperienza, lo sport è una vera scuola di vita, a volte meglio di corsi di alta formazione o master. 

Lo sport fa sperimentare un mondo diverso, fa vedere un mondo a colori, fa incontrare, prendere impegni, condividere fatiche e divertimento.
Lo sport fa consumare calorie, fa uscire fuori dalla zona di confort. Lo sport si può fare da soli o in compagnia, fa sperimentare benessere psicofisico e performance, fa ritornare ragazzino, fa seguire una direzione, rende liberi. 

Nicola Ciuffreda: É bello crederci, in fondo 100 km non te li regala nessuno


Lo sport fa sperimentare tante e diverse sensazioni ed emozioni, ti fa incontrare tanta gente, tanti amici di città e regioni diverse. 

In particolare la 100km del passatore diventa un incontro di popoli, persone provenienti dal sud, centro e nord Italia comprese le Isole e anche da altre parti del mondo.
Di seguito il mio ex amico di scuola Nicola, ora amico di corsa e camminate, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, gara di 100km del Passatore, cosa significa per te? La 100 del passatore rappresenta per me un viaggio emozionale a contatto con gli amici e altre realtà cittadine sportive che lungo il percorso ci unisce un po’ tutti.”

sabato 28 aprile 2018

Giada Paolillo,100Km: Il corpo ce la fa solo se la testa glielo permette

Mio marito Alessandro mi accompagnerà come tifoso insieme ai miei figli
Matteo Simone 

Giada scopre lo sport e in particolare la corsa, grazie alla sua amica che da tempo le chiedeva di provare.

Da subito si sente una campionessa quando riesce a correre per mezz’ora in occasione della sua prima gara di 4 km il 17 marzo del 2013 e da allora nessuno è riuscita a fermarla, ma ha macinato sempre più chilometri per arrivare non si sa dove.
Da allora Giada dice che sono aumentati i km. In effetti succede che la corsa ti prende e ti porta lontano per tanto tempo, diventa un mondo fantastico che ti cattura e ti allontana per sperimentare fatica e gioia. 

Alessandro Damato, runner: Lo sport è sinonimo di benessere fisico e mentale


La compagnia diventa una grande risorsa per affrontare allenamenti e gare, soprattutto se si tratta di sport di endurance che comporta tante ore di allenamento in condizioni anche avverse. 

Di seguito, Alessandro Damato racconta la sua esperienza di trail runner rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Sì, ogni allenamento o gara mi fa sentire campione nella consapevolezza che senza sport non riuscirei ad ottenere i medesimi risultati di benessere. Il confronto è con la mia persona.

La piramide dell’attività motoria

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.  Confucio (551-479 a.C.)


I ricercatori studiando il comportamento degli uomini hanno costruito diverse teorie relative alle motivazioni dell’uomo, alla corretta alimentazione, al sano esercizio fisico. 
Per illustrare queste teorie gli studiosi si sono serviti graficamente di piramidi posizionando alla base rispettivamente le motivazioni di base, essenziali, quali il cibo; gli alimenti di cui far maggior uso quali frutta e verdura; gli esercizi fisici meno impegnativi quali la camminata; mentre agli apici delle piramidi hanno posizionato rispettivamente le motivazioni più difficili da realizzare quali l’autorealizzazione; gli alimenti da consumare nel mino quantitativo possibile quali dolci e alcool; attività fisica ideale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, quali la corsa, il nuoto, ciclismo o comunque sport ad alta intensità.

L'esercizio fisico per il raggiungimento di benessere psicofisico, emotivo e relazionale

Matteo SIMONE 

C’è sempre più consapevolezza che l’esercizio fisico è una sorta di medicinale senza effetti collaterali per il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico, emotivo e relazionale.

Le linee guida per godere di una buona salute riportate sul documento intitolato “Strategia per l'attività fisica OMS-2016-2020”, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prevedono l’Obiettivo di Ridurre il traffico automobilistico e aumentare la viabilità a misura di pedoni e ciclisti
I governi nazionali e gli amministratori locali dovrebbero promuovere il trasporto a propulsione umana e istituire una rete integrata di infrastrutture pedonali e ciclabili accessibili nonché adeguate al contesto geografico e culturale del proprio paese. Le misure dovrebbero comprendere gli interventi per rimuovere le barriere ai danni delle categorie svantaggiate. Andrebbero inoltre previste strategie per potenziare il trasporto pubblico e renderlo un’opzione più invitante (in termini di costi, affidabilità e sicurezza).

Promuovere l’attività fisica nelle strutture prescolastiche e scolastiche


Lo sport contribuisce a trasmettere regole e valori e la cosa più importante è l’esperienza pratica che si può fare attraverso lo sport.

Possiamo paragonare la scuola a una madre sostitutiva protettiva e accudente che si occupa dei ragazzi e provvede alla loro crescita e maturità teorica e cognitiva; mentre possiamo considerare lo sport alla stregua di un papà sostitutivo che provvede a trasmettere più che altro l’arte del movimento, del cavarsela, dell’irrobustire il fisico e la mente.

venerdì 27 aprile 2018

Organizzazione Mondiale della Sanità: Strategia per l’attività fisica 2016–2025



Le linee guida per godere di una buona salute riportate sul documento intitolato “Strategia per l'attività fisica OMS-2016-2020”, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prevedono l’ Obiettivo di Promuovere l’attività fisica nelle strutture prescolastiche e scolastiche: “Le scuole dovrebbero prevedere un numero adeguato di lezioni di educazione fisica, in linea con le indicazioni scientifiche in materia e sulla base delle buone pratiche adottate dagli Stati membri. Le lezioni dovrebbero integrare una varietà di attività e capacità, dalle nozioni in materia di attività fisica alla pratica della mobilità e del movimento, del lavoro di squadra e degli aspetti competitivi dello sport, affinché tutti i bambini e gli adolescenti possano apprezzare l’attività fisica a prescindere dalle inclinazioni personali o dal livello di preparazione sportiva, traendone pieno vantaggio per la salute. Un simile approccio dovrebbe anche permettere di sviluppare quelle capacità e propensioni positive necessarie affinché bambini e adolescenti possano adottare uno stile di vita fisicamente attivo e sviluppare capacità motorie essenziali. Per perseguire questo fine, gli Stati membri dovrebbero prevedere un approccio intersettoriale che veda i settori dell’istruzione, dello sport e della sanità concorrere alla definizione dei programmi scolastici in materia di educazione fisica.”

Marina Di Biase: Amo correre, ho girato quasi tutto il mondo correndo

Prossimi obbiettivi ritornate in Oman a tappe

Negli sport considerati estremi, soprattutto gli sport di endurance dove si va avanti in condizioni di avversità climatiche o con percorsi difficili come può essere il deserto, si va incontro a crisi e disagi da affrontare, gestire e superare con cautela, senza stress e senza ansia. Di seguito, Marina racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport? Qual è stato il tuo percorso?Sì....a 13 anni giochi della gioventù ..vinto, da lì Atletica 400 mt...57 netto.” Hai dovuto lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa?No......io amo correre, mi sento bene nei panni da corsa.

La Capoeira, sport nazionale brasiliano


La capoeira nacque in Brasile da schiavi di origine Bantu provenienti dall’Angola che si esercitavano tra di loro a combattere mentre erano reclusi in celle molto basse. 

La Capoeira era vietata perché si temeva che gli schiavi si preparassero troppo bene a combattere e questo non era accettabile per le autorità locali, così quando i capoeiristi si accorgevano di essere visti simulavano di danzare. Capoeira non è solo giocare ma è anche suonare, cantare, conoscere la storia, educazione.

giovedì 26 aprile 2018

Il 28 Luglio 2018 “STRASIPONTO” KM 11,600 TROFEO Vittorio Di TARANTO

Matteo SIMONE

Conosci Siponto - Manfredonia? Avete organizzato le prossime vacanze estive? Un buon periodo potrebbe essere fine luglio e perché non trascorrere alcuni giorni in Puglia, alle porte del Gargano, in Manfredonia per conoscere tanti atleti runner e ultrarunner, tanti camminatori e ultracamminatori e partecipare anche ad allenamenti di corsa e di camminate di mattina e di sera e perché non partecipare ad una gara podistica per confrontarsi con gli atleti locali?

Dai! Ora è il momento di prenotare, iscriversi, informarsi, documentarsi contattare amici per pianificare una trsferta al sud, in Puglia dove c’è sempre qualcuno pronto ad accoglierti.

Di seguito le notizie inerenti la gara. 

Domenico Barbone, runner: Nello sport la mente è il fattore cardine

Correre una Maratona è da pazzi, ma ti lascia un bagaglio di esperienza notevole
Matteo Simone 

Concludere una maratona è il coronamento di un sogno per molti runner, è il raggiungimento di una meta a seguito di una pianificazione accurata di allenamenti e buone prassi per arrivare pronti e preparati il giorno della gara senza trascurare nessun dettaglio. 

Dopo la maratona ci si sente soddisfatti e con nuove consapevolezze di riuscita. Di seguito, Domenico Barbone racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Si, mi sono sentito campione nello sport, a confronto di chi non ha mai voluto credere in sé stesso. Per me chi si cimenta in una disciplina, a prescindere dal risultato, se è determinato e raggiunge lo scopo finale è sempre un campione.”

Domenico Barbone, runner: Nello sport la mente è il fattore cardine

Correre una Maratona è da pazzi, ma ti lascia un bagaglio di esperienza notevole
 

Concludere una maratona è il coronamento di un sogno per molti runner, è il raggiungimento di una meta a seguito di una pianificazione accurata di allenamenti e buone prassi per arrivare pronti e preparati il giorno della gara senza trascurare nessun dettaglio. 

Dopo la maratona ci si sente soddisfatti e con nuove consapevolezze di riuscita.
Di seguito, Domenico Barbone racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande
Ti sei sentito campione nello sport?Si, mi sono sentito campione nello sport, a confronto di chi non ha mai voluto credere in sé stesso. Per me chi si cimenta in una disciplina, a prescindere dal risultato, se è determinato e raggiunge lo scopo finale è sempre un campione.”

Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci


Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci, diventa un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva, l’esercizio fisico attraverso lo sport ti permette di elaborare pensieri e problemi, prendere decisioni ragionate, aiuta a pianificare progetti e mete, a stare con gli altri confrontandoti e condividendo gioia e fatica.

Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà, si è più attenti e gentili.

Valentina Pici: Questo Passatore me lo sto guadagnando giorno per giorno!

Matteo SIMONE 

Quando una persona si mette in testa una cosa è capace di andare avanti nei suoi propositi fino alla meta, fino all’obiettivo ambito e desiderato, ci può pensare su ma poi testa, cuore e corpo prendono il sopravvento e ti trascinano dove vogliono.

Valentina di seguito racconta le sue esperienze da atleta rispondendo a un mio questionario.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta?Mi sento molto più sicura di me stessa, anche se non potrò più ambire ai tempi del passato, l'importante è il viaggio che porta al traguardo non il traguardo in se.”

Alex Lionetti: Sogno da realizzare? Correre la mia prima maratona!


Mia moglie l'artefice del mio avvicinamento alla corsa!

Tutto sta a partire e poi il resto viene da solo, importante è farsi coinvolgerE soprattutto se si tratta di un partner e poi la via si spiana, tutto diventa più facile e allettante. Lo sport permette di sperimentare, oltra alla fatica, anche benessere e poi piano piano si va verso la performance e si comprende che si può fare sempre meglio affidandosi a persone competenti, familiari e amici che sostengono. Di seguito, Alessandro Lionetti, Responsabile tesseramenti ASD PUROSANGUE, conosciuto qualche tempo fa durante una mia lezione presso LBM sull’aspetto mentale e psicologico in ambito sportivo, racconta la sua esperienza di atleta.

Guidantonio Trusso, arti marziali: Bisogna sempre impegnarsi al massimo

Matteo SIMONE 

E’ una buona pratica fissarsi obiettivi e superarli gradualmente, obiettivi non troppo difficili ma comunque sfidanti, aiuta a crederci sempre di più. 

Aiuta a comprendere che a volte i limiti sono mentali, ma con passione, impegno e determinazione si può arrivare molto lontani. 
Di seguito, Guidantonio Trusso Forgia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato fin da piccolo e ho continuato negli anni con costanza e impegno.”
Chi contribuisce alla tua performance?La mia forza di volontà e i miei cari, cerco sempre di dare il meglio anche per loro.
Qual è stata la gara della tua vita? La gara più difficile?Per varie ragioni, non ho partecipato a molte gare, ma ogni competizione è un mondo a sé, con le sue caratteristiche e le sue difficoltà, quindi bisogna sempre impegnarsi al massimo.

martedì 24 aprile 2018

Puoti Gianfranco: La parte più difficile è l’alimentazione e il riposo adeguato

Matteo SIMONE 

Diventare campioni è il risultato di tanto lavoro e tanta passione che aiuta a impegnarsi duramente e a crederci andando sempre avanti. 

Di seguito, Puoti Gianfranco racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Mi sono sentito campione più volte quando, sotto pressione per la partita o la competizione da affrontare, ho saputo far prevalere la concentrazione ed accumulare le forze con successo soprattutto quando i compagni di squadra erano esausti.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato con il calcio, a 10 anni, per passare i pomeriggi assieme al mio migliore amico. Col tempo è cresciuta la passione che mi ha accompagnato per 6 anni dopo i quali ho deciso autonomamente di fare uno sport che mi permettesse di sfidare me stesso e concentrare tutto sulle mie forze e sui miei allenamenti: l'atletica leggera. Dopo cinque anni di gare e di soddisfazioni ho iniziato con la palestra e il bodybuilding.”

Lorenzo Zanet: Sogno nel cassetto è tornare a nuotare seriamente

Matteo Simone 21163@tiscali.it 

Lo sport aiuta a conoscersi e a cavarsela anche nella vita quotidiana, aiuta a scoprire proprie potenzialità, aiuta a scoprire mondi come quello acquatico.

Di seguito, Lorenzo racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Campione no, ma anche se non ti senti campione prima di una gara e duranti gli allenamenti, il livello d’impegno personale è sempre il più alto possibile. L’importante non è sentirsi un campione, ma lavorare sempre al massimo per superare i propri limiti. Sono questi i veri avversari di un atleta.”

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