sabato 28 aprile 2018

La piramide dell’attività motoria

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.  Confucio (551-479 a.C.)

I ricercatori studiando il comportamento degli uomini hanno costruito diverse teorie relative alle motivazioni dell’uomo, alla corretta alimentazione, al sano esercizio fisico. 
Per illustrare queste teorie gli studiosi si sono serviti graficamente di piramidi posizionando alla base rispettivamente le motivazioni di base, essenziali, quali il cibo; gli alimenti di cui far maggior uso quali frutta e verdura; gli esercizi fisici meno impegnativi quali la camminata; mentre agli apici delle piramidi hanno posizionato rispettivamente le motivazioni più difficili da realizzare quali l’autorealizzazione; gli alimenti da consumare nel mino quantitativo possibile quali dolci e alcool; attività fisica ideale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, quali la corsa, il nuoto, ciclismo o comunque sport ad alta intensità.
Le linee guida per godere di una buona salute riportate sul documento intitolato “Strategia per l'attività fisica OMS-2016-2020”, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prevedono l’ Obiettivo Fornire opportunità e consulenza in materia di attività fisica sui luoghi di lavoro:
Gli Stati membri dovrebbero valutare l’opportunità di introdurre misure adeguate per la promozione degli spostamenti attivi e dell’uso del trasporto pubblico per recarsi al lavoro. Queste potrebbero andare dagli interventi di natura regolamentare all’introduzione di linee guida o incentivi fiscali per le imprese che offrono ai propri dipendenti rastrelliere per le biciclette, spogliatoi, docce, e opzioni praticabili di trasporto pubblico.”


Anche per l’apprendimento i ricercatori hanno suddiviso in una piramide le modalità per l’apprendimento mettendo all’apice base quello che hanno meno effetto sull’apprendimento quali le modalità verbali, esempio leggere, ascoltare e man mano che si scende alla base della piramide hanno posizionato la modalità scritta ed alla base l’esperienza.
Edgar Dale, nel 1946, si è reso conto che non tutti i mezzi hanno la stessa probabilità di creare momenti di apprendimento. Dale riassume il suo pensiero attraverso la piramide di apprendimento, detta anche cone of experience. Alla base troviamo le esperienze dirette  mentre in cima alla piramide troviamo i simboli verbali. Se attraverso la lettura la probabilità di assimilare contenuti è circa del 10% attraverso
esperienze dirette la probabilità si avvicina al 90%. 
Gli strumenti relativi alla parte alta della piramide possono essere classificati come strumenti di passive learning,  ossia di apprendimento passivo, in cui la persona non si mette in gioco. Le persone generalmente ricordano: 10% di quello che leggono, 20% di quello che ascoltano, 30% di quello che vedono, 50% di quello che vedono ed ascoltano.
Alla base della piramide, invece, gli strumenti possono essere assimilati alla categoria di active learning, ossia di apprendimento attivo, in cui la persona apprende poiché utilizza la sfera emozionale. Le persone generalmente ricordano: 70% di quello che dicono e scrivono, 90% di quello che fanno (Forema, “Formazione esperienziale: istruzioni per l’uso, FrancoAngeli, Milano, 2012).
Quindi per imparare e apprendere, è importante provare,  bisogna sperimentare, fare l’esperienza diretta. Se vuoi guidare una macchina non lo puoi fare ascoltando solamente la teoria, è necessario mettersi al volante e condurre l’autovettura. 
Certo, all’inizio è importante avere una persona accanto, è importante prestare molta attenzione, fare le cose con calma e poi, gradualmente, incrementa la sicurezza, si ha il controllo della situazione, si diventa esperti e si può scoprire persino che si hanno delle doti per fare una particolare cosa.
Quindi in qualsiasi campo, attività, sperimentate e vedete se si tratta di qualcosa in cui riuscite e che vi appassiona per poterci dedicare tempo, impegno ed eccellere diventando maestri, esperti, campioni.
Scrivo articoli e libri dove parlo non solo di teorie, studi e ricerche ma anche di esperienze vissute da atleti che si sono formati anche attraverso lo sport.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Libri: http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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