L’italiano Carlo Salvetti si classifica in
terza posizione a una delle gare della 100 Miglia dell'Istria e precisamente
alla gara di 109,7 km con più di 4.000 metri di dislivello positivo. Lo hanno
preceduto lo slovacco Martin Halasz e il vincitore Roberto Mastrotto. I
vincitori della gara più lunga, 170 km e quasi +7.000 m, Francesca Canepa tra
le donne e lo scozzese Paul Giblin tra gli uomini che precede Luca Moro.
Di seguito, Carlo Salvetti descrive le sue
impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
E posso immaginare l’amarezza di un atleta
quando vede svanire il proprio obiettivo di vittoria, guardando le classifiche parziali
si può notare che la gara se la siano giocata i due italiani Carlo e Roberto
mentre nel finale lo slovacco si è infilato tra i due italiani. Infatti Carlo è
stato davanti per buona parte della gara mentre nella seconda parte della gara
è stato Roberto a condurre e poi a vincere.
Che
significato ha per te questa gara? “È stato un bellissimo
test delle mie capacità di corsa notturne con la lampada frontale e gestione
dell’alimentazione.”
In effetti ogni gara diventa un’occasione
per testarsi, per speriemntarsi, per fare il punto della situazione, si porta a
casa sempre tanta roba, insegnamenti, fatica, podi, incontri, confronti.
Avuto
problemi, criticità? “Ho sbagliato qualcosa nell’idratazione e
devo stare più attento alle segnalazioni del percorso.”
Nelle gare di endurance, soprattutto gare
di ultratrail si divetna manager di se stessi, bisogna considerare non solo
l’aspetto fisico, ma anche tanta attenzione, focalizzazione sul sentiero,
monitorarsi e monitorare l’ambiente, suardi dentro e attorno a se stesi,
guardare avanti, dietro, di lato, ascoltare propri passi e ciò che ci circonda.
Cosa
lasci e cosa porti a casa? “Più consapevolezza dei miei mezzi e
svariati kili di sudore sul percorso.”
Decine di ore di corsa con dislivello e
terreno sconnesso comporta un’eccellente forma fisica e mentale e tanto consumo
energetico, ci si arriva alla performance con
esperienza un passo alla volta, una gara alla volta, un successo alla
volta guardando sempre avanti e quello che c’è stato dietro per sintonizzarsi
sempre sul momento presente dove viviamo e ci esprimiamo dal punto di vista
atletico e non solo.
Hai
conosciuto altri atleti? “Tanti atleti simpatici ed
appassionati italiani.”
Quali
sono ora tue mete, direzioni, obiettivi? “Continuo il mio
percorso di miglioramento nelle gare lunghe: il 28/04 prenderò parte all’ABBOTS WAY.”
Si prendono strade, direzioni e percorsi
cercando di raggiungere mete e obiettivi sfidanti trasformando sempre più sogni
in realtà.
C'è
un alimento particolare che hai assunto in gara?
“Ho assunto alti dosi di carboidrati in forma liquida e BCAA.”
Come
ti prendi cura di te ora dopo questa gara di corsa?
“Cerco di dormire e mangiare al meglio per recuperare.”
Bisogna reintegrare serbatori e scorte e
ripristinare con il riposo mente e fisico per essere pronti per una prossima
avventura sempre sfidante e attivante.
Cosa
hai raccontato a casa, al lavoro, agli amici dopo la gara di corsa?
“I famigliari hanno vissuto la gara con me mentre gli amici il prossimo weekend
mi prenderranno in giro per questa follia di 110 km.”
Importante è essere convinti di quello che
si fa e godere appieno del momento presente seguendo passioni e istinti con
attenzione. Grazie Carlo per disponibiità a raccontare.
Psicologo, Psicoterapeuta
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