martedì 24 aprile 2018

Puoti Gianfranco: La parte più difficile è l’alimentazione e il riposo adeguato

Matteo SIMONE 

Diventare campioni è il risultato di tanto lavoro e tanta passione che aiuta a impegnarsi duramente e a crederci andando sempre avanti. 

Di seguito, Puoti Gianfranco racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport?Mi sono sentito campione più volte quando, sotto pressione per la partita o la competizione da affrontare, ho saputo far prevalere la concentrazione ed accumulare le forze con successo soprattutto quando i compagni di squadra erano esausti.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato con il calcio, a 10 anni, per passare i pomeriggi assieme al mio migliore amico. Col tempo è cresciuta la passione che mi ha accompagnato per 6 anni dopo i quali ho deciso autonomamente di fare uno sport che mi permettesse di sfidare me stesso e concentrare tutto sulle mie forze e sui miei allenamenti: l'atletica leggera. Dopo cinque anni di gare e di soddisfazioni ho iniziato con la palestra e il bodybuilding.”
Chi contribuisce alla tua performance?Alla mia performance contribuiscono soprattutto gli amici che alleviano gli allenamenti e rendono tutto più divertente, oltre al grande sostegno degli allenatori e degli istruttori.”
Qual è stata la gara della tua vita? La gara più difficile?La gara più difficile e importante della mia vita risale a molti anni fa, quando ero ancora un bambino. Era la semifinale di un torneo nazionale di calcio in cui ebbi la grande responsabilità di portare avanti una squadra esausta da capitano.” 

E’ una grande messa alla prova sentire la responsabilità di motivare una squadra di atleti nei momenti difficili e in situazione di sconforto.
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare?Ciò che mi dà la forza e la sicurezza di poter raggiungere alti traguardi e di farcela è la consapevolezza che con il giusto allenamento, una corretta alimentazione e un buon impegno chiunque può migliorare la propria prestazione. Questi punti chiave mi hanno permesso di diventare campione regionale di salto triplo e quarto di pentathlon.”
C’è un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Mi è capitato di dover sospendere degli allenamenti per una forte dissenteria.” 
Quali sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pre-gara, gara, post-gara?Gli allenamenti sono il momento più difficile in assoluto. La gara dura un attimo, la preparazione mesi e non c’è nessuno che ti incoraggia o fa il tifo per te ma solo la tua forza di volontà e la stanchezza prevalentemente. Ma l'arma vincente è prendere ogni allenamento come una gara personale da vincere. 
Terminare in allenamento nei tempi prestabiliti è fondamentale per ottenere risultati vincenti. Più si soffre ogni giorno meglio si affronta la prestazione finale. Nel pre-gara si pensa soltanto a tutti i sacrifici e le sofferenze degli allenamenti, si sa bene quali sono le proprie capacità e nel profondo, senza ammetterlo, si conosce già il risultato, buono o meno che sia. Basta soltanto riscaldarsi bene e mantenere la calma. Nel post gara ci si rilassa veramente e ci si gode tutte le soddisfazioni.”
Quali sono difficoltà e rischi? Le difficoltà sono innumerevoli. Per ottenere risultati l’impegno non termina a fine allenamento. Non termina mai. La parte più difficile è l’alimentazione, sempre, e il riposo adeguato persino nei fine settimana e alle feste.”
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Credo che il miglior modo sia non pensarci e passarci sopra prendendosi qualche giorno di meritato riposo e di piena libertà. Gli infortuni sono molto temuti e si affrontano con professionalità fermandosi e per il tempo necessario.”
Quale può essere un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?Lo sport migliora l'ego, aiuta a maturare e da vantaggi in tutto al di fuori degli allenamenti. Migliora la qualità di vita e stimola le funzionalità del corpo.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping?Mai. Il doping è sempre discusso e criticato negli ambienti sani e professionali.”
Un messaggio per sconsigliarne l’uso?Sono dannosi per la salute ed è in primis una presa in giro personale.”
Famigliari e amici cosa dicono del tuo sport?Sono molto fieri e mi sostengono in qualsiasi modo, sia economico che morale.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport?Ho capito che posso raggiungere anch’io risultati alti e inaspettati e che non bisogna essere fenomeni o predisposti.
Ritieni utile lo psicologo dello sport?In alcuni casi può essere molto utile.”
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Sono molto soddisfatto del mio passato da atleta. Ho ricevuto dei riconoscimenti e sono stato apprezzatissimo dalla mia società e da tutto lo staff nonché da tutti compagni. Per il momento non ho obiettivi particolari ma pratico sport per benessere personale e per “staccare" dagli impegni quotidiani.” 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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