Matteo Simone
Foto di Flavio Gioia (Scatti di Gioia F) |
Lo sport rimette al mondo, fa sempre rialzare, fa apprendere, fa mettere sempre qualcosa di utile in valigia da portare a casa dopo l‘esperienza, lo sport è una vera scuola di vita, a volte meglio di corsi di alta formazione o master.
Lo
sport fa sperimentare un mondo diverso, fa vedere un mondo a colori, fa
incontrare, prendere impegni, condividere fatiche e divertimento.
Lo
sport fa consumare calorie, fa uscire fuori dalla zona di confort. Lo sport si
può fare da soli o in compagnia, fa sperimentare benessere psicofisico e
performance, fa ritornare ragazzino, fa seguire una direzione, rende liberi.
La
bellezza dello sport è che permette di mettersi in gioco e apprendere
dall’esperienza sbagliando e facendo sempre meglio la prossima volta.
Tutto
ciò spinge persone a incontrarsi per allenarsi.
Lo
scrive anche Murakami nel suo libro “L’arte di correre”: “Naturalmente è stata dura,
a un certo punto stavo quasi per perdermi d’animo. Ma in questo sport la fatica
è data per scontata. Se non fosse parte integrante del triathlon o della
maratona, chi mai si darebbe la pena di mettersi alla prova in discipline che
succhiano le nostre energie e il nostro tempo? Proprio nello sforzo enorme e
coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un instante, la
sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità
della vita non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è
insita nell’azione stessa, vi scorre dentro.”
Lo
sport fa conoscere la fatica che diventa tua amica, ti fa compagnia fino al
traguardo, non ti abbandona mai, diventa il tuo angelo, ti ricorda che stai
vivendo proprio ora nel momento presente, che non stai sognando ma stai
faticando passo dopo passo, metro dopo metro, la fatica non ti abbandona, è lì
per te, per darti coraggio, per aiutarti a vivere.
La
fatica rende anche felici, è quello che sperimentano molti atleti di sport di
endurance come gli ultramaratoneti e i triatleti ironman. L’ho sperimentato
anch’io soprattutto nell’Iron elbaman.
Riporto
di seguito l’esperienza di Murakami: “Ciò che soprattutto mi ha
reso felice, oggi, è il fatto che questa gara me la sono proprio goduta. Non ho
ottenuto un tempo di cui andar fiero. Ho anche commesso diversi piccoli errori.
Però ho corso fino a esaurimento delle forze, e ne risento ancora l’effetto.
Inoltre, sotto molti punti di vista, credo di essere migliorato rispetto
all’ultima gara. E questo è un punto essenziale.”
Lo
sport, oltre all’amica fatica che non ti fa sentire mai solo, è anche tanto
calore e colore, musica e allegria; più è lunga la distanza è più c’è clima di
festa; lo sport trascina, coinvolge, ti prende, ti cattura, ti porta via e
fatichi sempre di meno; questo è il fantastico, sorprendente e gioioso mondo
dello sport amatoriale. Lo sport è di tutti e per tutti, con ogni modalità e in
ogni luogo, fa sentire sensazioni ed emozioni, fa incontrare e confrontare con
altri di altri mondi, altre culture e altre generazioni. Lo sport fa diventare
più produttivo e propositivo al lavoro; fa trovare tempo libero per dedicare a se
stessi perché la vita è ora.
Lo
sport fa elaborare situazioni e pensieri, fa scaricare energie e stress, apre
il cuore e la mente, mette alla prova, tenta, da una parte da e dall’altra parte
toglie quindi tanta attenzione, osare senza strafare rispettando se stessi e cercando
di non barare, accogliendo sconfitte, infortuni e crisi senza ricorrere a mezzi
scorretti che inquinano sia se stessi che lo sport.
Ringrazio
i miei amici di sport che mi danno tanti stimoli per approfondire argomenti di
psicologia dello sport, del benessere, della performance.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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