sabato 7 aprile 2018

Giorgio Cruciano, nuoto: Lo sport trasmette valori positivi


Lo sport è un’ottima scuola di vita dove si sperimenta tanto, si apprende tanto e si diventa sempre più capaci, maturi e responsabili. Di seguito, Giorgio racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.

Ti sei sentito campione nello sport? “No, ho sempre cercato di rimanere con i piedi per terra.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “All’inizio è nato tutto come semplice attività sportiva da eseguire regolarmente per rimanere in forma e con il passare del tempo sono diventato sempre più abile fin quando i miei istruttori notarono che era il momento di passare ad allenamenti più intensi e mirati per partecipare alle prime competizioni.”

La prima cosa è la passione, se c’è questa c’è anche la voglia di impegnarsi sempre di più per far meglio e per ottenere sempre più buoni risultati.

Chi contribuisce alla tua performance? “Penso che la motivazione e il fatto che mi piaccia nuotare a prescindere da tutto siano i fattori che maggiormente contribuiscono alla mia performance, il resto si ottiene soltanto allenandosi con dedizione.”

Qual è stata la gara della tua vita? La gara più difficile? “La gara della mia vita è stata a Manduria mentre la più difficile è stata la mia prima gara a Lecce in cui mi classificai ultimo.”

Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Iniziare ad ottenere risultati positivi nelle gare successive mi spingeva a fare sempre meglio e a convincermi che se potevano farlo gli altri potevo farlo anch’io.”

Tutto sta' a iniziare, il resto viene da sé, più sei motivati e più ti impegni, più ti impegni e più migliori e sei sempre più motivato e determinato a far meglio e sperimentare sempre più successo.

C’è un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “In una gara il mio costume non era allacciato adeguatamente e tuffandomi dal blocco ho quasi rischiato di perderlo.”

Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamenti, pre gara, gara, post gara)? “Lo sport è per me oltre che un piacere, una valvola di sfogo. Negli allenamenti pre gara c’è molto impegno e molta fatica mentre nelle gare c’è un po’ di tensione e ansia da prestazione. Il post gara è in relazione ai risultati ottenuti, se si perde è comunque un’esperienza e si cerca di evitare di commettere gli stessi errori in futuro.”

Quali sono difficoltà e rischi? “Nel mio sport, il nuoto, i rischi maggiori sono quelli legati all’ambiente in cui si pratica ovvero in acqua dato che la mobilità è limitata in caso di strappi muscolari in acqua alta o malori improvvisi. Una delle difficoltà invece è quella di rimanere concentrati durante le ripetizioni in vasca per mantenere un ritmo costante.”

Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Prendo atto di ciò che è successo, mi concentro sul perché e cerco di evitare che succeda di nuovo nella prossima occasione.”

Si apprende sempre dall’esperienza, dai successi, dagli errori, dalle sconfitte.

Quale può essere un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? “Lo sport trasmette valori positivi, contribuisce al benessere fisico ed inoltre è un’occasione in più per socializzare e ottenere soddisfazioni nella vita.”

C’è stato il rischio doping? Quale può essere un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Nel mio caso mai. I risultati si ottengono solo allenandosi con costanza e dedizione, ogni altro espediente ha effetti temporanei e nel caso del doping è anche dannoso e può compromettere per sempre la propria carriera sportiva.”

Famigliari e amici cosa dicono del tuo sport? “Mi hanno sempre sostenuto e incoraggiato fin da quando ho iniziato.”

Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho imparato a riconoscere i miei limiti e le mie debolezze oltre che i miei punti di forza.”

Lo sport diventa un buon metodo per conoscere approfonditamente se stessi, a incrementare la consapevolezza delle proprie capacità, possibilità, competenze e anche dei propri limiti.

Ritieni utile lo psicologo dello sport? “Ritengo che una figura specializzata in ambito sportivo possa essere più adeguata rispetto ad un’altra che va più sul generico.”

E’ vero a volte si dice che è una questione di testa, a volte qualcuno si improvvisa motivatore o mental coach, ma diventa importante una figura dedicata che può comprendere l’atleta, si può confrontare con lui, può aiutarlo a tirare fuori il meglio di sé, può essere una figura di riferimento in caso di crisi, difficoltà, periodi particolari.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Attualmente non pratico più sport a livello agonistico, ma non ho abbandonato il nuoto. Il sogno che ho realizzato era quello di nuotare, il resto è stato un qualcosa in più che è venuto da sé e che mi ha dato grandi soddisfazioni. Non mi dispiacerebbe ritrovarmi a competere e confrontarmi con altri atleti in un futuro e vorrei riprendere l’attività agonistica.”

http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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