Lo
sport è un’ottima scuola di vita dove si sperimenta tanto, si apprende tanto e
si diventa sempre più capaci, maturi e responsabili. Di seguito, Giorgio
racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport? “No, ho sempre
cercato di rimanere con i piedi per terra.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “All’inizio è nato tutto
come semplice attività sportiva da eseguire regolarmente per rimanere in forma
e con il passare del tempo sono diventato sempre più abile fin quando i miei
istruttori notarono che era il momento di passare ad allenamenti più intensi e
mirati per partecipare alle prime competizioni.”
La prima cosa è la passione, se c’è questa c’è anche la voglia di impegnarsi sempre di più per far meglio e per ottenere sempre più buoni risultati.
Chi contribuisce alla tua performance? “Penso che la
motivazione e il fatto che mi piaccia nuotare a prescindere da tutto siano i
fattori che maggiormente contribuiscono alla mia performance, il resto si
ottiene soltanto allenandosi con dedizione.”
Qual
è stata la gara della tua vita? La gara più difficile? “La gara della
mia vita è stata a Manduria mentre la più difficile è stata la mia prima gara a
Lecce in cui mi classificai ultimo.”
Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Iniziare ad
ottenere risultati positivi nelle gare successive mi spingeva a fare sempre
meglio e a convincermi che se potevano farlo gli altri potevo farlo anch’io.”
Tutto
sta' a iniziare, il resto viene da sé, più sei motivati e più ti impegni, più ti
impegni e più migliori e sei sempre più motivato e determinato a far meglio e
sperimentare sempre più successo.
C’è un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva? “In una gara il mio costume non era allacciato
adeguatamente e tuffandomi dal blocco ho quasi rischiato di perderlo.”
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamenti, pre gara,
gara, post gara)? “Lo sport è per me oltre che un piacere, una valvola
di sfogo. Negli allenamenti pre gara c’è molto impegno e molta fatica mentre
nelle gare c’è un po’ di tensione e ansia da prestazione. Il post gara è in
relazione ai risultati ottenuti, se si perde è comunque un’esperienza e si
cerca di evitare di commettere gli stessi errori in futuro.”
Quali sono difficoltà e rischi? “Nel mio sport,
il nuoto, i rischi maggiori sono quelli legati all’ambiente in cui si pratica
ovvero in acqua dato che la mobilità è limitata in caso di strappi muscolari in
acqua alta o malori improvvisi. Una delle difficoltà invece è quella di rimanere
concentrati durante le ripetizioni in vasca per mantenere un ritmo costante.”
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Prendo atto di
ciò che è successo, mi concentro sul perché e cerco di evitare che succeda di
nuovo nella prossima occasione.”
Si
apprende sempre dall’esperienza, dai successi, dagli errori, dalle sconfitte.
Quale può essere un messaggio per avvicinare i ragazzi allo
sport? “Lo sport trasmette valori positivi, contribuisce al
benessere fisico ed inoltre è un’occasione in più per socializzare e ottenere
soddisfazioni nella vita.”
C’è stato il rischio doping? Quale può essere un messaggio
per sconsigliarne l’uso? “Nel mio caso mai. I risultati si ottengono solo
allenandosi con costanza e dedizione, ogni altro espediente ha effetti
temporanei e nel caso del doping è anche dannoso e può compromettere per sempre
la propria carriera sportiva.”
Famigliari e amici cosa dicono del tuo sport? “Mi hanno sempre
sostenuto e incoraggiato fin da quando ho iniziato.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho imparato a
riconoscere i miei limiti e le mie debolezze oltre che i miei punti di forza.”
Lo
sport diventa un buon metodo per conoscere approfonditamente se stessi, a
incrementare la consapevolezza delle proprie capacità, possibilità, competenze e
anche dei propri limiti.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? “Ritengo che una
figura specializzata in ambito sportivo possa essere più adeguata rispetto ad
un’altra che va più sul generico.”
E’
vero a volte si dice che è una questione di testa, a volte qualcuno si
improvvisa motivatore o mental coach, ma diventa importante una figura dedicata
che può comprendere l’atleta, si può confrontare con lui, può aiutarlo a
tirare fuori il meglio di sé, può essere una figura di riferimento in caso
di crisi, difficoltà, periodi particolari.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da
realizzare? “Attualmente non pratico più sport a livello
agonistico, ma non ho abbandonato il nuoto. Il sogno che ho realizzato era
quello di nuotare, il resto è stato un qualcosa in più che è venuto da sé e che
mi ha dato grandi soddisfazioni. Non mi dispiacerebbe ritrovarmi a competere e
confrontarmi con altri atleti in un futuro e vorrei riprendere l’attività
agonistica.”
http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
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