Mi sono visto inserito il
pomeriggio del 20/03 nel gruppo whatsapp: europeo 2018 Timisoara
Matteo SIMONE
Nel 2017 Fausto Parigi (Sanremo Runners) ha indossato la maglia azzurra ai mondiali 24 ore di Belfast e nel 2018 per i prossimi Campionati Europei di 24 ore, che si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018, la FIDAL lo ha convocato insieme ai seguenti atleti: Nicola Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico Maggiola (Podistica Fiamma Trieste), Paolo Rovera (ASD Dragonero).
Approfondiamo la conoscenza di Fausto
Parigi attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti
per la convocazione, te l’aspettavi? Come ti è stata comunicata la notizia?
“Quest'anno sinceramente pensavo di essere convocato, la certezza è arrivata
quando mi sono visto inserito il pomeriggio del 20/03 nel gruppo whatsapp: europeo 2018 Timisoara.”
Quali
sono le tue consapevolezze? Ti senti pronto? “Dal 2011 ho
affrontato molte ultramaratone e l'unica consapevolezza che ho acquisito è che
ogni gara è sempre diversa, ma se non l'affronti nelle condizioni psicofisiche
migliori, avrai poche possibilità di fare bene. Se sono pronto... te lo saprò
dire il giorno dopo la gara, da dicembre tutta la mia preparazione si è svolta
in prospettiva di questo appuntamento che, probabilmente, vista l'età, potrebbe
essere l'ultimo con la maglia azzurra.”
In effetti nelle gare di ultramaratona è
necessario avere ottime condizioni psicofisiche, bisogna esserci preparato
fisicamente ma anche esserci con la testa proprio in quel momento, in quel
giorno pronto ad affrontare una gara del campionato Europeo di 24 ore di corsa
a piedi.
Hai
in programma allenamenti o gare test pre europei?
“Al momento continuo ad allenarmi con costanza, ma il lavoro incrementerà ad
aprile per poi decrescere in vicinanza della gara.”
Siete
un gruppo consolidato? In che modo dai il benvenuto al giovane entrante?
“Per ciò che riguarda il settore maschile della nazionale 24h, rispetto allo
scorso mondiale c'è una sola novità, Enrico Maggiola, un giovane di valore
assoluto, che onestamente ho incontrato una sola volta.
In cuor mio speravo di
condividere questa fantastica avventura, oltre a lui, con altri due atleti, non
faccio nomi ma gli interessati sanno, è andata così... avranno altre occasioni.
Con Nico e Paolo c'è un rapporto di reciproca stima, ognuno cercherà di fare
del proprio meglio per onorare la maglia. Enrico verrà sicuramente accolto
benevolmente, deve solo correre come sa fare senza sentire troppo il peso della
maglia che indosserà quel giorno. Speriamo come Nazionale di avere un buon
risultato, il movimento ne gioverebbe molto.”
In effetti, l’anno scorso ai mondiali di
Belfast 24 ore erano stati convocati solo 3 atleti che hanno comunque ben
figurato individualmente e come squadra ma è importante l’ingresso in squadra
di nuovi giovani ma validi allo stesso tempo. E’ importante la presenza degli atleti
più esperti, ma è altrettanto importante affiancarli giovani atleti che
accrescano la loro esperienza per le prossime gare internazionali.
L’anno
scorso c’erano almeno un altro paio di giovani di interesse Nazionale, uno di loro
Matteo Colombo. Nella vita ci sono treni che passano ed è importante farsi
trovare pronti per prenderli al volo e ben figurare, lo stesso Fausto in
passato ha perso dei treni importanti ma si sta rifacendo soprattutto
nell’ultimo biennio. E’ difficile selezionare, una grande responsabilità, è
importante affidarsi a tecnici, allenatori e ad atleti più esperti.
Ti
senti un riferimento per gli altri ultrarunner?
“Ribadisco spesso che sono un ragazzo fortunato perché mi sono regalato un
sogno, senza falsa modestia penso di poter essere un riferimento per altri ultraranners nella misura in cui, non
essendo un fuoriclasse, se sono riuscito a sognare io, allora molti altri ci possono
provare. Esempio personale, i modelli di atleti, a cui mi sono sempre
rapportato, sono stati Lucio Bazzana ed Antonio Tallarita non Yiannis Kouros, Ivan
Cudin o Giorgio Calcaterra.”
Belle parole sono quelle di Fausto,
parole che possono far davvero sognare tanti giovani ultrarunner, che possano trarre veri insegnamenti dal suo approccio
nel mondo dell’ultracorsa. La vita è un ciclo, passa tutto, tutto cambia, si
inizia, si attraversano periodi, si sperimenta, si apprende dall’esperienza e
poi si trasmettono insegnamenti utili agli altri.
Quale
esperienza ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita?
“Il segreto nello sport è divertirsi, io fino ad ora mi diverto e finché sarà
così, indipendentemente dai risultati, cercherò di continuare. Nella vita è più
difficile, non puoi fare ciò che maggiormente ti entusiasma, devi
quotidianamente scendere a compromessi, nel lavoro, in famiglia e allora ancor
di più diventa importante ritagliarsi dei momenti tutti propri, per me la corsa
è uno di questi momenti in cui mi sento libero.”
Leggere le parole di Fausto è quasi
terapeutico, trasmette tanta serenità e pace interiore, una sequenza di perle
di saggezza da farne tesoro.
C’è
una parola o una frase che ti aiuta in eventuali crisi?
“Tu mi chiedi in che modo la mente mi aiuti a superare i momenti difficili, tutt'altro
che facile risponderti, a Timisoara quando la crisi arriverà mi ripeterò: se
non ora quando, non puoi mollare perché non avrai un'altra occasione, spero che
basterà!”
Quale
aspetto del tuo carattere ti aiuta nell’affrontare gare importanti?
“Ho vissuto un periodo in cui l'attività sportiva era in contrasto con il resto
della mia vita e il mio karma ne risentiva molto, ora sono in armonia con me
stesso e con il mondo che mi circonda… la gara se è importante lo diventa
quando la corro, so che la devo preparare ma non deve diventare un'ossessione,
in sintesi non vivo per correre, corro per vivere meglio.”
Fausto sembra essere in pace con se
stesso, consapevole delle sue capacità e dei suoi limiti, sa come avvicinarsi
pronto e preparato alla gara, ha dalla sua parte tanta esperienza, tanta
passione e tanta serenità, e di tutto ciò ne trarrà beneficio sicuramente
l’intera squadra sia maschile che femminile.
Interviste a Fausto sono riportate nei libri:
“Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
“Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: novembre 2022.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230
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