Matteo SIMONE
Nelle gare di ultratrail bisogna essere attenti e concentrati in quello che si sta facendo per non inciampare e per non sbagliare percorso.
Bisogna sapersi
organizzare in tempo per non trascurare nessun dettaglio su cosa portare con
sé, sull'abbigliamento adatto nelle lunghe ore di percorrenza di gara.
Diventa
una corsa non solo con le gambe e il corpo ma anche con la testa.
Di
seguito, Maria Elisabetta racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad
alcune mie domande.
Come hai scelto il tuo sport? Qual è stato il tuo percorso per diventare
atleta?
“Ho scelto di fare scherma dopo aver partecipato a una giornata di
presentazione della società sportiva. Ho deciso di correre dopo aver visto la
maratona di Berlino.”
Quali meccanismi psicologici contribuiscono al tuo benessere e/o performance? “Disciplina e perseveranza .”
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Ultra Trail di Corsica.”
L'8 luglio 2017 si è svolto il 5° Restonica Ultra-Trail (FRA) 108.4km e il podio maschile è stato francese. vincitore Lambert Santelli 16h47'38", Nicolas Gregoire Curmer 16h54'34" e Renaud Rouanet 18h43'38".
Per quanto riguarda la gara femminile, le prime due donne sono state le italiane Marta Poretti 24h16'58" e Maria Elisabetta Lastri 27h58'21", completa il podio la spagnola Nuria Perez Garcia 28h01'13".
La tua gara più difficile? “Sky Race Apuane.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara,
gara, post-gara)?
“Pre-gara: ansia, impazienza, smania
Gara: controllo, contentezza
Post: appagamento.”
Quali sono le difficolta e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “Non cadere, non eccedere nella fatica,
gestire il freddo/caldo, l’idratazione, l’alimentazione e il sonno.”
Come hai superato crisi, sconfitte, infortuni? “Prendendo tutto il tempo che ci vuole
per recuperare.”
Sano
approccio, a volte noi atleti andiamo di fretta, non sappiamo aspettare, a
volte è importante prendersi il tempo che ci vuole per fare le cose, per
riposare, per recuperare, per aspettare.
C’è stato il rischio doping? Quale può essere un messaggio per
sconsigliarne l’uso?
“Barare è anzitutto barare con noi stessi, toglie tutto il gusto al gioco.”
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare attività fisica? “Che come con l’allenamento si migliora
la forma fisica, con il tempo si matura anche di testa.”
Nello
sport di endurance ci vuole tanta testa per andare avanti e saper gestire i
diversi aspetti: quello nutrizionale, l’abbigliamento adatto, le crisi
che come vengono così se ne vanno, i sabotatori interni che ci remano contro.
Prossimi obiettivi? “La laurea.”
Unitevi a noi correndo o donando, insieme è molto meglio.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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